Blog di Krugman

L’uomo anziano e l’indice dei prezzi al consumo (25 luglio 2015)

 

Jul 25 9:02 am

The Old Man and the CPI

I don’t watch financial news, but CNBC was on in the gym, so I was treated to a long ad from Ron Paul, who wants you to buy his video explaining the coming crisis brought on by loose money. And I found myself thinking about the remarkable fact that there really are people who will buy that video.

After all, Ron Paul has been making the same prediction year after year — in fact, he’s been making this prediction at least since 1981! — and has been wrong year after year. It’s hard to think of a doctrine that has been as thoroughly refuted by events as goldbug economics. For a while gold prices did go up, although not for the reasons the goldbugs thought, but now even that has gone into reverse. So why would anyone pay money for this guy’s analysis?

Of course, we know why: it’s the Bernie Madoff effect, a.k.a. affinity fraud. People believed Madoff because he was their kind of guy, never mind the implausibility of his claims; they believe Ron Paul for the same reason. True, there’s no reason to suppose that Paul is deliberately misleading his market – he probably believes his own nonsense. But in terms of the underlying dynamics that makes no difference.

So who are the people who feel a deep affinity with a crotchety crank? Um, crotchety white guys feeling cranky. The whiteness is, I believe, an important part of the story, as I’ll explain in a minute.

The basic mindset of the kind of people who pay Ron Paul for his economic advice is pretty clear: they’ve made some money over the course of their lives, they believe that all of it reflects their own virtue, and they think they know from that experience what it takes to create wealth. They hear that the Fed is printing money, and it sounds to them like a violation of both the laws of economics and morality — and they surely think of it as a plot to take away their completely earned gains and give them to Those People (hence the whiteness issue).

You can try as hard as you like to tell such people that monetary policy is mainly a technical problem, that the Fed isn’t giving money away, and that predictions of runaway inflation have been utterly wrong; it will make no difference. You can point out that they would have done a much better job of investing if they had listened to the MIT gang; sorry, we’re just not their kind of people.

I’d say it’s sad, but I find it hard to feel much sympathy for the marks of this particular scam. Then again, that’s probably why they will never, ever listen to what I have to say.

 

L’uomo anziano e l’indice dei prezzi al consumo [1]

Non guardo i notiziari finanziari, ma c’era la CNBC in palestra, e così sono stato sottoposto al trattamento di un lungo annuncio pubblicitario di Ron Paul, che vuole che crediate al suo video secondo il quale la crisi prossima deriverà dal denaro facile. E mi sono ritrovato a pensare quanto sia rilevante il fatto che ci sia davvero gente che crederà a quel video.

Dopo tutto, Ron Paul viene facendo la stessa previsione un anno dopo l’altro – di fatto la sta facendo almeno dal 1981! – e un anno dopo l’altro ha avuto torto [2]. È difficile pensare ad una dottrina che sia stata così completamente confutata dagli eventi come l’economia dei patiti dell’oro [3]. Per un certo periodo i prezzi dell’oro sono saliti, sebbene non per le ragioni che quei fanatici pensavano, ma ora anche quello sta andando al rovescio. Perché, dunque, ci dovrebbe essere chi paga soldi per le analisi di questo soggetto?

Naturalmente, sappiamo perché: si tratta dell’effetto Bernie Madoff, anche detta la truffa che sfrutta i sentimenti identitari [4]. La gente credeva che Madoff fosse la persona che faceva al loro caso, non contava quanto le sue affermazioni fossero non plausibili; essi credono in Ron Paul per la stessa ragione. È vero, non c’è motivo di credere che Paul stia deliberatamente fuorviando il suo mercato – probabilmente è il primo a credere nelle proprie insensatezze. Ma da punto di vista delle dinamiche sottostanti, questo non fa alcuna differenza.

Dunque, chi sono le persone che sentono una profonda affinità con un eccentrico permaloso? Ehm, individui bianchi e irritabili che si sentono eccentrici. Il colore della pelle, io credo, è una parte importante della storia, come spiegherò in un attimo.

La mentalità di base del genere di persone che pagano Ron Paul per i suoi consigli economici è abbastanza chiara: essi hanno fatto un po’ di soldi durante la loro vita, credono che tutto sia dipeso dalla loro virtù, e pensano di sapere da quella esperienza cos’è che serve per creare ricchezza. Sentono dire che la Fed sta stampando moneta, e questo sembra a loro sia una violazione sia delle leggi che della moralità – e sicuramente pensano che si tratti di un complotto per privarli dei loro guadagni interamente prodotti dal lavoro e per consegnarli a Quella Gentaglia (da qua il fattore dell’essere bianchi).

Potete provare con tutto l’impegno che volete a dire loro che la politica monetaria è principalmente un problema tecnico, che la Fed non sta dando soldi in giro, e che tutte le previsioni di un’inflazione fuori controllo sono state completamente sbagliate; non farà alcuna differenza. Potete mettere in evidenza che avrebbero fatto una migliore attività di investimento se avessero ascoltato “la banda del MIT” [5]; spiacenti, non siamo il loro genere di persone.

Direi che è una cosa triste, ma ho difficoltà a provare molta simpatia per i bersagli di questo particolare imbroglio. D’altronde, ed è probabilmente la ragione per la quale non lo faranno mai, non ascoltano mai quello che ho da dire.

 

[1] Mi pare che sia l’acronimo più probabile, dato il contesto. Forse il riferimento è all’ansioso seguire l’andamento dei prezzi dell’oro per le persone anziane che hanno fatto investimenti su di esso?

[2] Ron Paul, che da questo post sembrerebbe essersi specializzato in una attività mediatica di consulenza finanziaria, è prima di tutto un politico della destra americana. Ma la sua specialità effettivamente, è quella di essere da sempre un fautore del ritorno al sistema aureo e della abolizione della Federal Reserve.

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[3] “Goldbuggism” è intraducibile, deriva da “gold bug” che significa “scarabeo d’oro”, ed era effettivamente una immagine coniata su una moneta aurea (all’origine del termine, e probabilmente del conio, era un omonimo racconto di Allan Edgar Poe, nel quale uno scarabeo di coloro oro conservava il misterioso segreto nientemeno del tesoro di “Capitan Kidd”) . “Goldbugs” vennero chiamati quei Democratici che uscirono dal Partito Democratico nel 1896, nel mezzo di un gran dibattito sulla politica monetaria, in polemica con il leader democratico William Jennings Bryan. Bryan e la maggioranza del Partito Democratico sostenevano una politica economica basata sul conio illimitato dell’argento, su bassi tassi di interesse, sulla proprietà statale delle grandi infrastrutture di trasporto, sulle riforme del lavoro ed su un inizio di tassazione progressiva. In sostanza, una piattaforma di espansione monetaria e di riforme sociali, nell’interesse di un blocco sociale ‘popolare’, di lavoratori e di coltivatori del Sud, in opposizione alla egemonia capitalistica e finanziaria dell’Est. Questa posizione di Bryan gli valse il sostegno del Partito Populista (“National People’s Party”), che su quei temi sociali e monetaristi era nato, e che fu per una ventina d’anni l’unico effettivo esempio di “terzo Partito” nella storia politica americana. Di contro, i “goldbugs” erano i sostenitori della parità aurea, accusavano gli avversari di radicalismo spregiudicato  e, dopo la separazione, fondarono un loro Partito, il “National Democratic Party”, che non ebbe lunga storia. Come si nota, questo contrasto tra una piattaforma populista e in termini economici “sperimentale” ed una piattaforma ispirata alla “ortodossia capitalista”, prefigurava aspetti della storia politica americana che tornarono ad essere rilevanti negli anni Trenta, col New Deal. Rimase famosa una frase di Bryan, nel corso della Convenzione democratica, quando in polemica con i “goldbugs” disse che non si poteva “crocifiggere il genere umano ad una croce aurea”.

[4] Per “affinity fraud” si intende un vero e proprio reato che è normalmente oggetto di procedure giudiziarie, allorquando l’affinità (spesso religiosa, ma anche sociale, culturale etc.) provoca comportamenti ispirati al raggiro ed alla truffa. Normalmente il raggiro è ai danni dei componenti del gruppo, la cui affinità viene utilizzata da qualcuno per trarne indebiti vantaggi. Il finanziere Madoff, che ha subito una condanna addirittura a 150 anni di carcere per un truffa finanziaria gigantesca, venne accusato di sfruttare l’affinità delle sue vittime verso azioni caritatevoli e di beneficienza (ma erano affini anche perché erano tutti molto ricchi).

[5] Vedi l’articolo “La squadra del MIT” del 24 luglio.

 

 

 

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