Blog di Krugman

Rimettere in discussione la svalutazione del dollaro (20 luglio 2015)

 

Jul 20 9:26 am

Undebasing the Dollar

Remember when the likes of Paul Ryan accused Ben Bernanke of printing too much money, solemnly intoning that “There is nothing more insidious that a country can do to its citizens than debase its currency”? A big part of the justification for this fear-mongering was that commodity prices were rising sharply from their 2009 low, which the usual suspects claimed was a harbinger of rising overall inflation.

So, look at what’s been happening to commodity prices, including gold, recently.

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Does this mean that deflation looms? Is it time to demand that Janet Yellen roll the printing presses?

I mean, it could be that the inflation hawks have learned their lesson, that they realize that volatile commodity prices aren’t a very good guide to policy, and that it makes sense to focus on core inflation. But I’ve seen no sign of a rethink.

Or it could be that inflation phobia is deep pure and simple, and no evidence will shake the state of perm-fear.

 

Rimettere in discussione la svalutazione del dollaro

Ricordate quando individui come Paul Ryan accusavano Ben Bernanke di stampare troppa moneta, dichiarando solennemente che “Non c’è niente di più insidioso che un paese possa fare per i suoi cittadini che ridurre il valore della valuta”? In buona misura la giustificazione per questo allarmismo era che i prezzi delle materie prime stavano crescendo bruscamente dai loro minimi del 2009, la qualcosa per i soliti noti era l’annuncio di una crescente inflazione generale.

Dunque, guardate cosa sta accadendo di recente ai prezzi delle materie prime, compreso l’oro:

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Questo significa una deflazione incombente? È il momento di chiedere a Janet Yellen di mettere in movimento le macchine per stampare le banconote?

Voglio dire, potrebbe darsi che i falchi dell’inflazione abbiano imparato la lezione, che comprendano che i prezzi volatili delle materie prime non sono davvero una buona guida per la politica, e che la cosa sensata è concentrarsi sulla inflazione sostanziale. Ma non ho visto alcun segno di un ripensamento.

Oppure potrebbe darsi che la fobia dell’inflazione sia puramente e semplicemente un fenomeno profondo, e che nessuna prova scuoterà la condizione di permanente paura.

 

 

 

 

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