Blog di Krugman

Trumpismo (17 luglio 2015)

 

Jul 17 5:13 pm

Trumpism

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Not surprisingly, Rick Perlstein, our foremost expert on the rise of movement conservatism, has the best take so far on the Trump phenomenon. As he says, nobody should be surprised to find that there are a lot of Republicans who are mad as hell and won’t take it any more:

This is important: conservatism is like bigotry whack-a-mole. The quantity of hatred, best I can tell from 17 years of close study of 60 years of right-wing history, remains the same. Removing the flag of the Confederacy, raising the flag of immigrant hating: the former doesn’t spell some new Jerusalem of tolerance; the latter doesn’t mean that conservatism’s racism has finally been revealed for all to see.

And crucially, it’s a key part of conservative mythology that the silent majority shares this hatred, that it’s only the liberal elite with its political correctness keeping Americans from saying what they know to be true. (It’s like the constant trope from the likes of Bill O’Relly that anyone who disagrees with him is a “far-left” type, no matter how mainstream their ideas.)

So why shouldn’t they rally around The Donald? The elite considers him ridiculous, but the base has been told again and again that the elite is corrupt and anti-American. The base has also been told again and again that it represents the true views of everyone except Those People. So why shouldn’t they go with someone who is their kind of guy, in style as well as substance?

 

 

 

Trumpismo [1]

Non sorprendentemente, Rick Perlstein, il nostro massimo esperto sulla ascesa del ‘conservatorismo di movimento” [2], ha sinora la presa di posizione migliore sul fenomeno Trump. Come lui dice, nessuno dovrebbe essere sorpreso di scoprire che ci sono molti repubblicani ‘fuori di sé dalla rabbia che non intendono più sopportare questo stato di cose’ [3]:

“Questo è importante: il conservatorismo è come il gioco del colpire la talpa che esce dal buco [4], nella versione del fanatismo. Il meglio che io posso dire dopo 17 anni di studi della storia di sessant’anni della destra, è che la quantità di odio resta la stessa. Rimuovere la bandiera della Confederazione, issare la bandiera dell’odio agli immigrati: la prima non implica alcuna nuova Gerusalemme di tolleranza; la seconda non significa che il razzismo conservatore si sia finalmente palesato agli occhi di tutti.”

E, fondamentalmente, una parte decisiva della mitologia conservatrice è l’idea che la maggioranza silenziosa condivida questo odio, che soltanto i gruppi dirigenti liberal con la loro correttezza politica stanno trattenendo gli Americani dal dire ciò che sanno essere vero (è come il ritornello di individui come Bill O’Relly secondo il quale chiunque non è d’accordo con lui è un “estremista di sinistra”, a prescindere da quanto si tratti di idee convenzionali).

Perché, dunque, non dovrebbero andar dietro a Donald? Le élite lo considerano ridicolo, ma alla base è stato raccontato in continuazione che l’élite è corrotta ed antiamericana. Alla base è stato anche raccontato che ciò rappresenta il punto di vista di tutti, fatta eccezione di Quella Gentaglia [5]. Perché dunque non dovrebbero andare con qualcuno che è il loro genere di personaggio, nello stile così come nella sostanza?

 

[1] Donald Trump è un magnate americano (in particolare nel settore immobiliare, ma anche finanziario, dell’intrattenimento in particolare sportivo etc. ) in corsa per la nomination del Partito Repubblicano in vista delle presidenziali del 2016. Stando ad un rilevamento del Washington Post – ABC attualmente avrebbe i consensi del 24% dell’elettorato repubblicano, contro il 13% di Scott Walker e il 12% di Jeb Bush.

Una forte caratterizzazione di destra (e una capigliatura insolita).

[2] Ovvero, una coalizione di tendenze della destra (tradizionaliste, libertariane, anticomuniste, ma anche neo conservatrici e legate a movimenti religiosi) che si distingue per un approccio più dinamico e volitivo alla politica, rispetto al conservatorismo più tradizionale, che nella storia americana di solito viene riferito a lontani esempi, come quello di Nixon. Un’altra caratteristica è quella del forte sostegno di ambienti affaristici, con una conseguente ricaduta di finanziamenti e di fondazioni pseudo culturali.

[3] Metto l’espressione tra virgolette perché l’intera frase (“mad as hell and won’t take it any more”) è normalmente utilizzata per indicare la condizione psicologica delle persone di destra.

[4] Questo è il gioco in questione, che consiste nel colpire animaletti che escono dai buchi del piano di gioco, e il significato mi pare sia che la sostanza sta nel menare colpi contro nemici intercambiabili, più che nella distinta e riflettuta natura di quei nemici.

 

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[5] Ovvero, delle minoranze, dei poveri, della gente di colore.

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