Blog di Krugman

Energico Voodoo (9 settembre 2015)

 

Sep 9 9:10 pm

Dynamic Voodoo

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We have a first score on the Jeb! tax plan — in answer to Matt O’Brien, I think we refer to this as the Bush! tax! cuts! It’s $3.4 trillion in lost revenue. But most of this will be made up through higher growth, Bush’s advisers, led by Glenn Hubbard, assure us.

And that’s highly credible, right? After all, Hubbard was a big booster of the Bush (as opposed to Bush!) tax cuts, which he assured everyone would lead to much faster growth and 300,000 jobs a month. He was especially proud of the 2003 tax cut.

And just look at the chart above, which compares private sector job creation after that pro-growth tax cut and after the job-killing 2013 Obama tax hike. As you can see — hmm, that doesn’t seem to go the right way, does it?

It’s almost pathological how Jeb! seems to have learned nothing from what didn’t work under Bro! Why, next thing he’ll be saying that he’s leaning on W’s advice for dealing with the Middle East. Oh, wait.

9 settembre 2015

 

Energico Voodoo

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Ho dato un primo punteggio al programma fiscale di “Bush!” [1] – in risposta a Matt O’Brien penso che possiamo riferirci a quel programma come “Bush! Sgravi! Fiscali!”. Si tratta di 3,4 migliaia di miliardi di entrate perse. Ma la maggioranza di quelle perdite sarà compensata da una crescita più elevata, ci assicurano i consiglieri di “Bush!”, guidati da Glenn Hubbard.

Ed è del tutto credibile, non è così? Dopo tutto Hubbard fu un grande sostenitore degli sgravi fiscali di Bush (da non confondersi con “Bush!”), che assicurava avrebbero portato ad una crescita molto più veloce e a 300.000 posti di lavoro al mese. Egli era particolarmente orgoglioso degli sgravi fiscali del 2003.

Potete dare appena un’occhiata alla tabella sopra, che confronta la creazione di posti di lavoro dopo gli sgravi fiscali a favore della crescita e quella dopo il rialzo delle tasse di Obama del 2013 [2], che doveva distruggere posti di lavoro. Come potete notare … non sembra che la cosa sia andata nel modo giusto, non è vero?

É quasi patologico come “Bush!” sembra non aver imparato niente da quello che non funzionò con il suo “Fratello!”, la prossima cosa che ci dirà sarà che egli fa affidamento sui consigli di “Walker!” [3] nell’occuparsi del Medio Oriente. Basta aspettare.

 

 

[1] Come qualcuno ricorderà, Krugman scrive Jeb Bush con l’aggiunta di un punto esclamativo perché intende ironizzare sul logo del candidato repubblicano (in realtà, il logo e solo “Jeb!”), che si presenta in quel modo, forse, per indicare la sua indifferenza al cognome, che pure gli crea qualche problema. Per non spiegarlo tutte le volte, direi che posso evitare il punto esclamativo. Ma non in questo post, nel quale sulla questione dell’esclamazione ci sono ironie ripetute.

[2] L’andamento della creazione dei posti di lavoro nel settore privato nel periodo di Obama è espresso dalla linea blu; quello del periodo di Bush fratello dalla linea rossa.

[3] Che sarebbe il secondo nome di George W. Bush, il fratello.

 

 

 

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