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Il Labour e l’indipendenza della Banca Centrale, di Simon Wren-Lewis (dal blog Mainly Macro, 14 settembre 2015)

 

Monday, 14 September 2015

Labour and Central Bank Independence

By Simon Wren-Lewis

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Sometimes Paul Krugman can be very annoying. On a number of occasions I have written a draft of a post, and while in the process of admiring editing it, have found that PK has just written something rather better. So I bin my post on why Corbyn’s resounding victory is partly the product of Labour’s failure to oppose austerity rhetoric: read this instead.

In any case it may be more useful to look forward to what Labour’s macroeconomic policy might become under Corbyn and the shadow Chancellor John McDonnell. There has been some suggestion, encouraged by what I insist on calling Corbyn’s QE, that Labour are contemplating getting rid of an independent Bank of England. I think in macroeconomic terms this would be a bad idea, and in political terms a terrible idea. It is best to say this sooner rather than later, before commitments are made.

In essence all the Bank of England normally does is decide how to change interest rates to hit a target decided by government. Whether it is an inflation target or some other target(s) is for the government to decide. There are plenty of macroeconomists who would favour a higher inflation target, or targeting a different measure, so there is a great deal of scope for change here. But once that target has been chosen, why are politicians better at trying to hit it than a bunch of technocrats some of whom have spent their lives studying this one task?

It is vital to appreciate how different the UK set up is from the Eurozone. Many years ago I was very suspicious of central bank independence (CBI), because I thought it might lead to just the kind of deflationary bias that we see today in the Eurozone. Partly because of decisions made by Ed Balls and Gordon Brown, the Monetary Policy Committee (MPC) in the UK is quite different. The target is symmetrical, and the MPC has independent members and is very transparent and accountable. So what is there not to like which the government cannot already change?

I fear the situation has become confused because of austerity at the Zero Lower Bound. What CBI prevents either the government or the central bank doing is a money financed fiscal stimulus: a fiscal stimulus paid for by creating money rather than issuing government debt. The central bank can create money, and has done, but cannot force the government to spend more or cut taxes. The government cannot force the central bank to permanently create money to finance these things.

But this is only a problem if you have a government committed to deficit fetishism. It would be ironic indeed that a Labour party now pledged to fight austerity decided it needed to print money because they were reluctant to borrow more. It would be the ultimate triumph of austerity, and also just daft.

It would also be a gift horse to those currently implementing austerity. It would allow them to say that the only alternative to austerity was printing money which would lead to inflation. They have already begun to say it. It is spin that can be fatally undercut as long as CBI is preserved. But if that independence is ended, then you will create an army of mainstream academic economists who will say that high inflation is now more likely.

There will be some of those who advise Corbyn and McDonnell who might be tempted to say what have mainstream economists ever done for us. But if Paul Krugman is right, and I think he is, one of the reasons that Corbyn got elected is that Labour party members could see that the government was pursuing a policy that went against mainstream, as well as some heterodox, economics. Corbyn and McDonnell will have enough enemies in the media and the City as it is. It seems just stupid to create enemies elsewhere by foolishly ending the Bank’s independence.

 

 

 

Il Labour e l’indipendenza della Banca Centrale

di Simon Wren-Lewis

Qualche volta Paul Krugman può essere proprio seccante. In un certo numero di occasioni ho scritto la bozza di un post, e mentre me ne stavo compiacendo avevo in corso la sua pubblicazione, ho scoperto che PK aveva appena scritto qualcosa di meglio [1]. Così ho cestinato il mio post sul perché la clamorosa vittoria di Corbyn è in parte il risultato della mancata opposizione del Labour alla retorica dell’austerità: leggete invece questo.

In ogni caso, può essere utile guardare in avanti, a quello che potrebbe diventare la politica macroeconomica del Labour sotto Corbyn e il Cancelliere Ombra John McDonnell. Ci sono state alcune indicazioni, incoraggiate da quella che insisto a definire la ‘facilitazione quantitativa’ di Corbyn, secondo le quali il Labour starebbe riflettendo di liberarsi di una Banca di Inghilterra indipendente. Penso che in termini economici sarebbe una cattiva idea, e in termini politici sarebbe un’idea terribile. La cosa migliore è dirlo subito, prima che si prendano impegni.

In sostanza, tutto quello che la Banca di Inghilterra normalmente fa è decidere come cambiare i tassi di interesse per raggiungere un obbiettivo fissato dal Governo. Che si tratti dell’obbiettivo di inflazione o di qualche altro obbiettivo, è compito del Governo decidere. C’è una quantità di macroeconomisti che sarebbero a favore di un obbiettivo di inflazione più elevato, dunque in questo caso ci sono grandi possibilità di cambiamento. Ma una volta che l’obbiettivo è stato scelto, perché sarebbe meglio che lo perseguissero uomini politici, anziché un gruppo di tecnocrati alcuni dei quali hanno speso la loro vita nello studiare questo compito?

É decisivo comprendere la differenza tra l’organizzazione del Regno Unito e quella dell’Eurozona. Molti anni fa io ero molto sospettoso verso l’indipendenza della banca centrale, perché pensavo che potesse condurre proprio a quel tipo di inclinazione deflazionista che oggi constatiamo nell’Eurozona. In parte a seguito delle decisioni prese da Ed Balls e Gordon Brown, il Comitato per la Politica Monetaria (MPC) nel Regno Unito funziona in modo piuttosto diverso. L’obbiettivo è simmetrico e il MPC ha componenti indipendenti ed è molto trasparente e responsabile. Come può accadere che ci sia qualcosa di non condivisibile, che il Governo non potrebbe già oggi modificare?

Io temo che la situazione sia diventata confusa a causa dell’austerità e del Limite Inferiore dello Zero (nei tassi di interesse). Quello che l’indipendenza di una banca centrale impedisce di fare sia al Governo che alla banca stessa, sono misure di sostegno pubblico direttamente finanziate con denaro: ovvero, forme di sostegno della finanza pubblica coperte dalla creazione di moneta anziché dalla emissione di titoli su debito pubblico. La banca centrale può creare moneta, e l’ha fatto, ma non può costringere il Governo a spendere di più o a tagliare le tasse. Il Governo non può costringere la Banca Centrale a creare in continuazione moneta per finanziare cose del genere.

Ma questo è un problema soltanto se si ha un Governo condizionato dal feticismo del debito. Sarebbe comico, in effetti, che il Partito Laburista, oggi impegnato a combattere l’austerità, stabilisse necessario stampare moneta perché riluttante a indebitarsi maggiormente. Sarebbe il definitivo trionfo dell’austerità, ed anche abbastanza stupido.

Sarebbe anche un regalo a coloro che attualmente mettono in atto l’austerità. Consentirebbe loro di dire che l’unica alternativa all’austerità era stampare moneta, la qualcosa avrebbe portato all’inflazione. Hanno già cominciato a dirlo. Si tratta di una interpretazione che può essere fatalmente minata finché è conservata l’indipendenza della banca centrale. Ma se quella indipendenza termina, si creerà un esercito di convenzionali economisti accademici che diranno che a quel punto è probabile un’alta inflazione.

Può darsi che tra coloro che danno consigli a Corbyn ed a McDonnell, alcuni siano tentati di dire a cosa gli economisti convenzionali siano sempre serviti, per tutti noi. Ma se Paul Krugman ha ragione, ed io penso che l’abbia, una delle ragioni per le quali Corbyn è stato eletto è che i membri del Partito Laburista potrebbero vedere che il Governo stava perseguendo una politica che andava contro l’economia convenzionale, così come contro alcuni eterodossi. Corbyn e McDonnell avranno abbastanza nemici tra i media e nella City, per come essa è. Sembra abbastanza stupido crearsi nemici dappertutto, per l’idea sciocca di porre fine all’indipendenza della Banca.

 

[1] Il riferimento è all’articolo dello stesso giorno di Krugman sul New York Times qua tradotto, dal titolo “La scomparsa del centro del Labour”.

 

 

 

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