Sep 22 8:49 am
Both Rob Johnson and Peter Temin direct me to a paper by Gerald Epstein and Thomas Ferguson on the Fed’s strange, destructive turn away from expansionary policy in 1932. They look carefully at the archival evidence, and find that a key factor was the complaints of commercial banks that low interest rates on government securities were squeezing their profits. That is, the turn to tight money in the face of deflation and a collapsing real economy was driven by the same narrow banker interests I have suggested explain current demands for higher rates despite low inflation.
Related: from what I hear, we really are talking in some cases about rage, with big-time financial players sounding like Rick Perry in private conversation.
La rabbia sui tassi nel 1932
Sia Rob Johnson che Peter Temin mi indirizzano ad un saggio di Gerald Epstein e Thomas Ferguson sullo strano, distruttivo abbandono della politica espansiva nel 1932 da parte della Fed. Essi hanno esaminato scrupolosamente le testimonianze di archivio, ed hanno scoperto che un fattore chiave furono le lamentele delle banche commerciali sui bassi tassi di interesse sui titoli pubblici che comprimevano i loro profitti. Ovvero, il passaggio ad una restrizione monetaria di fronte alla deflazione e ad una economia reale che collassa, fu provocato dagli stessi interessi ristretti dei banchieri che ho indicato come spiegazione per le attuali richieste di tassi più alti nonostante la bassa inflazione.
In connessione: da quello che sento, in qualche caso stiamo davvero parlando, nelle conversazioni private, di rabbia simile a quella che espresse Rick Perry [1].
[1] Perry è il Governatore repubblicano del Texas e giunse ad affermare pubblicamente che una visita nello Stato di Ben Bernanke sarebbe stata sgradita (peggio ancora, male accolta dalla gente).
By mm
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