Sep 14 2:21 am
One thing you encounter a lot in Europe these days are assertions that the “success” of Spain and Portugal proves that the critics of austerity were all wrong. To make this sort of claim, however, you have to do two things. First, you need to define success way, way down. Second, you have to willfully misread what Keynesians have been saying from the beginning about about the process of internal devaluation.
Let’s look at what passes for success in Spain, which has, somewhat incredibly, been elevated as a role model:
Eurostat
We see an awesome slump that leaves Spain far below its pre-crisis level of output, and even further below its pre-crisis trend, followed by an upturn that, even if it continues at the current pace, will take many years to recover the lost ground. This is a vindication of policy?
But isn’t any kind of recovery a refutation of what people like me have been saying? Sigh. Here’s what I wrote three years ago, drawing on standard international macro theory:
So over time gradual deflation (or deflation relative to trading partners) increases competitiveness, leading to recovery toward full employment; this implies a period of above-normal growth and, implicitly, above normal growth in exports as well. So if you see these things it isn’t a refutation of the approach, it’s actually what the model predicts.
The point, however, is that it may take a long time — and there’s massive pain along the way.
This is exactly the point Milton Friedman was making in his case for flexible exchange rates:
[U]nemployment produces steady downward pressure on prices and wages, and the adjustment will not have been completed until the deflation has run its sorry course.
If you ask me, it’s telling that defenders of current policies and attackers of their critics have to invent false claims the critics never made.
Storie di successo dell’austerità
Una cosa nella quale ci si imbatte di frequente nell’Europa di questi tempi sono i giudizi per i quali il “successo” della Spagna e del Portogallo dimostrano che le critiche all’austerità erano tutte sbagliate. Per avanzare questa specie di argomento, tuttavia, si devono fare due cose. La prima, c’è bisogno di classificare la direzione del successo molto in basso. La seconda, si deve aver testardamente frainteso quello che i keynesiani vengono dicendo dall’inizio sul processo di svalutazione interna.
Si osservi quello che viene fatto passare per successo nel caso della Spagna, che, abbastanza incredibilmente, è stata elevata ad un ruolo guida:
Eurostat
Quello che vediamo è una terribile crisi che lascia la Spagna assai al di sotto del suo livello di produzione precedente alla crisi, ed ancora più al di sotto della sua tendenza precedente alla crisi, seguita da un rialzo che, se anche continuasse al ritmo attuale, richiederebbe molti anni per recuperare il terreno perduto. É un risarcimento delle politiche fatte?
Ma non è comunque una ripresa che smentisce quello che le persone come me venivano dicendo? (Sospiro). Ecco quello che scrivevo tre anni orsono, attingendo alla normale teoria macroeconomica internazionale:
“Dunque, nel corso del tempo la graduale deflazione (o la deflazione relativa rispetto ai partner commerciali) incrementa la produttività, indirizzando la ripresa verso la piena occupazione; questo comporta un periodo di crescita al di sopra della norma e, senza dubbio, anche un periodo di crescita delle esportazioni al di sopra della norma. Cosicché, se si assiste a questo fenomeno, esso non è un confutazione dell’approccio, è effettivamente quello che prevede il modello.
Il punto, tuttavia, è che ciò può richiedere un tempo lungo – e per quella strada ci sono sofferenze molto ampie.”
É esattamente il punto che Milton Friedman avanzava nella sua argomentazione a favore di tassi di cambio flessibili:
“(l)a disoccupazione produce una spinta regolare verso il basso di prezzi e salari, e la correzione non sarà stata completata finché la deflazione non avrà fatto il suo spiacevole corso.”
Se volete il mio parere, ciò ci dice che i difensori della politiche attuali e i detrattori delle critiche che vengono loro rivolte, devono inventarsi argomenti falsi che quei critici non hanno mai avanzato.
By mm
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