Blog di Krugman

Una spiegazione dei “tontini” (30 settembre 2015)

 

Sep 30 9:04 am

Tontines Explained

Trying to drag myself back to the real world — although my head still feels stuffed full of cotton. But I did want to weigh in on a Wonkblog piece from a couple of days ago about the possible virtues of tontines — retirement schemes in which the payouts go only to surviving members of a group. The article does reference a Simpsons episode; but surely we can’t tackle this subject without mentioning the movie The Wrong Box, with a plot that hinges on two brothers who are the sole survivors of a tontine. Here’s how the rest of the group went:

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Una spiegazione dei “tontini” [1]

Sto cercando di rientrare nel mondo reale – sebbene il capo mi sembri ancora come riempito di cotone. Ma da un paio di giorni volevo intervenire su un articolo di Wonkblog sulle possibili virtù dei ‘tontini’ – che sono schemi pensionistici nei quali le restituzioni vanno soltanto ai componenti del gruppo che sopravvivono. L’articolo fa menzione di un episodio dei Simpson; ma di certo non possiamo trattare questo tema senza ricordare il film “La scatola sbagliata”, un complotto che si incentra su due fratelli che sono gli unici sopravvissuti di un ‘tontino’. Ecco come andò per il resto del gruppo:

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[1] Divertente scoprire (lo spiega l’articolo in connessione del blog del Washington Post, Wonkblog) che non ci si deve dar pena di trovare un equivalente in lingua italiana di “tontines”, perché il termine è italianissimo e deriva dal signor Lorenzo de Tonti, che nel XVII secolo propose – in qualità di esperto di finanze – un “tontino” a Luigi XIV. Il de Tonti finì alla Bastiglia, ma la sua idea ebbe grandi sviluppi cento anni fa in America, dove venne usata come un meccanismo per garantire ed accrescere i benefici previdenziali. In pratica, se ho ben capito, il trucco consiste nel mettere in comune i propri risparmi pensionistici con varie altre persone, e nel trarre vantaggio – coloro che sopravvivevano – dalla prima o poi inevitabile morte di quote di coloro che partecipavano all’impresa; la scomparsa dei deceduti potenziava il risparmio dei sopravvissuti. É rilevante che, agli inizi del Novecento, il mercato dei “tontini” rappresentasse i due terzi del mercato assicurativo (nove milioni di polizze, su una nazione allora di 18 milioni di famiglie). Successivamente, i ‘tontini’ finirono fuori legge, a seguito di una serie di scandali. Rimase la fama sgradevole di un meccanismo finanziario, in fondo, basato sul decesso di una parte dei partecipanti.

Ma adesso un certo numero di economisti e di legali si sta chiedendo se non sia il caso di tornare ai ‘tontini’. In effetti, i ‘tontini’ andarono in crisi, oltre che per gli scandali, per il maturare di un sistema pensionistico più moderno, incardinato sulle imprese nelle quali si era trascorsa la propria attività lavorativa. Quel sistema, negli USA, mostra segni di difficoltà, e gli americani hanno mantenuto una certa passione per la ‘scommessa’.

In questo caso, però, la scommessa si basa sul principio “mors tua, vita mea”, e quel principio – come mostrato dalla foto tratta dal film – può essere sottoposto a meccanismi di ‘accelerazione’!

 

 

 

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