Blog di Krugman

La febbre della fandonia (8 ottobre 2015)

 

Oct 8 4:57 pm

Flimflam Fever

Apparently desperate Republicans are pleading with Paul Ryan to become Speaker of the House, because he’s “super, super smart.” More than anyone else in his caucus, he has the reputation of being a brilliant policy wonk.

And that tells you even more about the dire state of the GOP. After all, Ryan is to policy wonkery what Carly Fiorina is to corporate management: brilliant at selling himself, hopeless at actually doing the job. Lest we forget, his much-vaunted budget plan proved, on even superficial examination, to be a ludicrous mess of magic asterisks. His big contribution to discussion of economic policy was his stern warning to Ben Bernanke that quantitative easing would “debase the dollar”, that rising commodity prices in early 2011 presaged a surge in inflation. This guy’s delusions of expertise should be considered funny.

Yet he may indeed be the best they have.

Nonetheless, it would be a huge mistake for him personally to take the job. Where he is, he can cultivate his wonk image, with nobody in the press willing to disturb the illusion. In a direct leadership role, he’d have no place to hide.

 

La febbre della fandonia

Gli apparentemente disperati repubblicani stanno implorando Paul Ryan affinché diventi Speaker della Camera, giacché egli è “super, super intelligente”. Più di ogni altro nel suo raggruppamento, ha la reputazione di essere un brillante esperto di politica.

E ciò vi dice persino di più sulla condizione tremenda del Partito Repubblicano. Dopo tutto, Ryan sta alla competenza politica come Carly Fiorina [1] sta alla gestione delle società: brillanti nel rivendersi, inetti nel fare effettivamente il lavoro. Perché non lo si dimentichi, il suo molto sbandierato programma di bilancio si dimostrò essere, ad una valutazione anche di superficie, una ridicola baraonda di magici asterischi [2]. Il suo grande contributo al dibattito di politica economica consistette nella dura messa in guardia di Ben Bernanke, secondo la quale la ‘facilitazione quantitativa’ avrebbe “eroso il valore del dollaro”, e nella affermazione che i prezzi in crescita delle materie prime agli inizi del 2011 facessero presagire un rialzo dell’inflazione. Le pretese di esperienza di questo personaggio dovrebbero essere considerate spiritose.

Tuttavia, è davvero possibile che egli sia il meglio che hanno.

Ciononostante, sarebbe una grande errore, dal suo personale punto di vista, accettare quell’incarico. Nella posizione in cui è, egli può coltivare la sua immagine di persona competente, con nessuno nella stampa che si prenda la briga di disturbare quella illusione. Il un diretto ruolo di guida, non avrebbe alcun posto dove nascondersi.

 

[1] In queste settimane, un’altra candidata alla nomination repubblicana. Ha provocato scalpore, almeno negli ambienti non repubblicani, il suo accreditarsi come manager di valore, a fronte di risultati noti piuttosto scadenti.

[2] I “magici asterischi” erano i “rimandi a piè di pagina” con i quali si dovevano specificare poste di bilancio che avrebbero permesso gli sgravi fiscali nei confronti dei redditi più alti. Sennonché – nel documento di bilancio presentato da Ryan, in qualità di Presidente, sia pure di minoranza, della Commissione Bilancio della Camera – a quegli asterischi non corrispondeva niente, se non rinvii a precisazioni future.

 

 

 

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