Oct 16 9:45 am
Corey Robin has an annotated response to David Brooks’s lament about how conservatives have lost their way. It is, after all, rather odd to talk about the virtues of conservatism-that-was without giving a single example of someone who embodied those supposed virtues. Who’s the poster child for the intellectually humble, incrementalist, humane creed that Brooks says we’ve lost?
Corey Robin says that there never was such a person — and buttresses his case with many quotations from conservative icons across the past couple of generations.
In a somewhat related observation, Paul Ryan is still posing as the thoughtful conservative of centrist dreams. So it’s worth saying, yet again, that Ryan is not a policy wonk. Leave aside left versus right: Where, in any of his budgets, is there any sign of intellectual curiosity or even minimal technical competence? Where is there any sign that he revels in policy details, as opposed to rattling off some jargon that impresses non-policy types but leaves actual budget experts rolling their eyes?
Look, Hillary Clinton is an actual policy wonk (which may or may not mean she’d be a good president.) When she talks about shadow banking or family leave policies, you can see her trying not to get too much into the weeds, bringing up all the analysis she really, truly has taken on board. Where are her counterparts on the other side? There aren’t any. Wonkery — the real thing, not the simulation — has a well-known liberal bias.
Sui conservatori pensosi
Corey Robin dà una risposta argomentata al lamento di David Brooks sui conservatori che hanno perso la loro strada. Alla fine, è piuttosto bizzarro parlare delle virtù del conservatorismo dei tempi andati senza offrire un solo esempio di qualcuno che incarni quelle presunte virtù. Chi sarebbe il l’esponente caratteristico [1] di quella dottrina basata sull’umiltà intellettuale, sul gradualismo e profondamente umana che Brooks sostiene avremmo perso?
Corey Robin dice che una persona del genere non c’è mai stata – e sostiene la sua tesi con molte citazioni da icone del conservatorismo nel corso delle due passate generazioni.
In una osservazione in qualche modo collegata, Paul Ryan sta ancora assumendo atteggiamenti da il conservatore pensoso dei sogni dei centristi. Merita dunque di ripetere che Ryan non è un competente esperto di cose di governo. Lasciamo da parte la sinistra e la destra: dov’è, in una sua qualsiasi proposta di bilancio, un segno qualsiasi di curiosità intellettuale o anche di minima competenza tecnica? Dov’è un segno qualsiasi che egli si esalti nei dettagli di una politica, anziché snocciolare qualche tecnicismo che fa impressione agli individui che non hanno competenza di governo, ma fa alzare gli occhi al cielo agli esperti di bilancio?
Si veda, Hillary Clinton è una effettiva esperta di cose di governo (il che può comportare o no che sia destinata ad essere una buona Presidentessa). Quando parla di sistema bancario ombra o delle politiche per il congedo familiare, vi accorgete che non sta cercando di entrare troppo nei dettagli, che si riferisce ad una analisi complessiva che ella per davvero, concretamente preso in considerazione. Dove sono i suoi omologhi nell’altro schieramento? Non ce n’è uno. É ben noto che la competenza profonda – quella vera, non la simulazione – ha una predilezione per i progressisti.
[1] Pare (WordReference, English only, 4 luglio 2012) che l’espressione “poster child” sia nata con l’idea di rappresentare in un manifesto la condizione di un bambino, al fine di rendere efficace una campagna pubblicitaria nella lotta contro particolari malattie. Altrove avevo trovato un riferimento a quei bambini che il secolo scorso venivano utilizzati per fare pubblicità a qualcosa, indossando ‘a tracolla’, due manifesti pubblicitari come un sandwich.
In ogni caso è diventata col tempo indicativa di una immagine, o di un soggetto, esemplare nella rappresentazione di una situazione, di un’idea etc.
By mm
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