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Si risveglia la farsa, di Paul Krugman (New York Times 20 novembre 2015)

 

The Farce Awakens

NOV. 20, 2015

Paul Krugman

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Erick Erickson, the editor in chief of the website RedState.com, is a serious power in right-wing circles. Speechifying at RedState’s annual gathering is a rite of passage for aspiring Republican politicians, and Mr. Erickson made headlines this year when he disinvited Donald Trump from the festivities.

So it’s worth paying attention to what Mr. Erickson says. And as you might guess, he doesn’t think highly of President Obama’s antiterrorism policies.

Still, his response to the attack in Paris was a bit startling. The French themselves are making a point of staying calm, indeed of going out to cafes to show that they refuse to be intimidated. But Mr. Erickson declared on his website that he won’t be going to see the new “Star Wars” movie on opening day, because “there are no metal detectors at American theaters.

It’s a bizarre reaction — but when you think about it, it’s part of a larger pattern. These days, panic attacks after something bad happens are the rule rather than the exception, at least on one side of the political divide.

Consider first the reaction to the Paris attacks. Lightsabers aside, are Mr. Erickson’s fears any sillier than those of the dozens of governors — almost all Republicans — who want to ban Syrian refugees from their states?

Mr. Obama certainly thinks they’re being ridiculous; he mocked politicians who claim that they’re so tough that they could stare down America’s enemies, but are “scared of widows and orphans.” (He was probably talking in particular about Chris Christie, who has said that he even wants to ban young children.) Again, the contrast with France, where President François Hollande has reaffirmed the nation’s willingness to take in refugees, is striking.

And it’s pretty hard to find anyone on that side of the aisle, even among seemingly respectable voices, showing the slightest hint of perspective. Jeb Bush, the erstwhile establishment candidate, wants to clamp down on accepting refugees unless “you can prove you’re a Christian.” The historian Niall Ferguson, a right-wing favorite, says the Paris attacks were exactly like the sack of Rome by the Goths. Hmm: Were ancient Romans back in the cafes a few days later?

But we shouldn’t really be surprised, because we’ve seen this movie before (unless we were too scared to go to the theater). Remember the great Ebola scare of 2014? The threat of a pandemic, like the threat of a terrorist attack, was real. But it was greatly exaggerated, thanks in large part to hype from the same people now hyping the terrorist danger.

What’s more, the supposed “solutions” were similar, too, in their combination of cruelty and stupidity. Does anyone remember Mr. Trump declaring that “the plague will start and spread” in America unless we immediately stopped all plane flights from infected countries? Or the fact that Mitt Romney took a similar position? As it turned out, public health officials knew what they were doing, and Ebola quickly came under control — but it’s unlikely that anyone on the right learned from the experience.

What explains the modern right’s propensity for panic? Part of it, no doubt, is the familiar point that many bullies are also cowards. But I think it’s also linked to the apocalyptic mind-set that has developed among Republicans during the Obama years.

Think about it. From the day Mr. Obama took office, his political foes have warned about imminent catastrophe. Fiscal crisis! Hyperinflation! Economic collapse, brought on by the scourge of health insurance! And nobody on the right dares point out the failure of the promised disasters to materialize, or suggest a more nuanced approach.

Given this context, it’s only natural that the right would seize on a terrorist attack in France as proof that Mr. Obama has left America undefended and vulnerable. Ted Cruz, who has a real chance of becoming the Republican nominee, goes so far as to declare that the president “does not wish to defend this country.”

The context also explains why Beltway insiders were so foolish when they imagined that the Paris attacks would deflate Donald Trump’s candidacy, that Republican voters would turn to establishment candidates who are serious about national security.

Who, exactly, are these serious candidates? And why would the establishment, which has spent years encouraging the base to indulge its fears and reject nuance, now expect that base to understand the difference between tough talk and actual effectiveness?

Sure enough, polling since the Paris attack suggests that Mr. Trump has actually gained ground.

The point is that at this point panic is what the right is all about, and the Republican nomination will go to whoever can most effectively channel that panic. Will the same hold true in the general election? Stay tuned.

 

 

 

Si risveglia la farsa, di Paul Krugman

New York Times 20 novembre 2015

Erick Erickson, il redattore capo del sito web RedState.com, è una potenza importante nei circoli della destra. Tenere discorsi al raduno annuale di RedState è un passaggio obbligato per gli uomini politici repubblicani, e il signor Erickson ha avuto quest’anno le prime pagine dei giornali quando ha revocato l’invito per le festività a Donald Trump.

Dunque è il caso di prestare attenzione a quello che dice Erickson. E come vi potete immaginare, egli non ha un’alta considerazione delle politiche del Presidente Obama contro il terrorismo.

Eppure, la sua risposta all’attacco di Parigi è stata sorprendente. I francesi stessi considerano importante il restar calmi, ovvero uscire e frequentare i caffè per dimostrare che ci si rifiuta di essere intimiditi. Ma il signor Erickson ha dichiarato sul suo sito di non avere intenzione di vedere il nuovo film “Guerre Stellari” il giorno della apertura, “perché non ci sono metal detector nei teatri americani”.

É una reazione bizzarra – ma se ci pensate è parte di uno schema più ampio. In questi giorni, gli attacchi di panico per tutto quello di brutto che accade sono la regola, piuttosto che l’eccezione, almeno da una parte dello schieramento politico.

Si consideri la prima reazione agli attacchi di Parigi. Spade laser a parte, le paure del signor Erickson sono in qualche modo più sciocche di quelle delle dozzine di Governatori – quasi tutti repubblicani – che vogliono mettere al bando i rifugiati siriani dai loro Stati?

Obama certamente pensa che stanno diventando ridicoli; ha ironizzato sui politici che pretendono di essere talmente duri da poter intimidire con lo sguardo i nemici dell’America, ma sono “terrorizzati da vedove ed orfani” (probabilmente si riferiva in particolare a Chris Christie, che ha detto di voler persino mettere al bando i figli giovani). É anche qua impressionante il contrasto con la Francia, dove il Presidente François Hollande ha riaffermato la volontà della nazione di prendersi carico dei rifugiati.

Ed è abbastanza difficile trovare qualcuno, su quel lato dello schieramento, persino tra le voci apparentemente rispettabili, che mostri un minimo cenno di prospettiva. Jeb Bush, sino a ieri il candidato del gruppo dirigente, vuole dare un giro di vite nell’accettazione di rifugiati, a meno che “non dimostrino di essere cristiani”. Lo storico Niall Ferguson, uno dei preferiti dalla destra, dice che gli attacchi di Parigi sono esattamente come il sacco di Roma da parte dei Goti. Ma guarda: gli antichi romani tornavano nei caffè pochi giorni dopo?

Ma in realtà non dovremmo essere sorpresi, perché questo film l’abbiamo visto in precedenza (senza che fossimo terrorizzati dall’andare al teatro). Vi ricordate il grande spavento per l’Ebola del 2014? La minaccia di una pandemia, come la minaccia di un attacco terrorista, era reale. Ma era grandemente esagerata, in gran parte grazie al battage delle stesse persone che oggi agitano il pericolo terrorista.

C’è di più, erano anche simili le presunte “soluzioni”, nella loro combinazione di crudeltà e di stupidità. Qualcuno ricorda il signor Trump che dichiarava che “la peste prenderà il via e si diffonderà” in America se non bloccavamo immediatamente tutti i voli aerei dai paesi infetti? O il fatto che Mitt Romney prese una posizione simile? Come si scoprì, i dirigenti pubblici del sistema sanitario sapevano cosa stavano facendo, e l’Ebola rapidamente finì sotto controllo – ma è improbabile che qualcuno a destra abbia imparato dall’esperienza.

Quale è la spiegazione di questa moderna propensione della destra per il panico? In parte, non c’è dubbio, si tratta della circostanza familiare per il quale molti spacconi sono anche codardi. Ma penso che ci sia anche una connessione con la mentalità apocalittica che si è sviluppata tra i repubblicani durante gli anni di Obama.

Ci si rifletta. Dal giorno in cui Obama è entrato in carica, i suoi avversari politici hanno messo in guardia su una catastrofe imminente. Crisi della finanza pubblica! Iperinflazione! Collasso dell’economia, provocato dal flagello dell’assicurazione sanitaria! E nessuno a destra osa mettere in evidenza che questi promessi disastri non si sono materializzati, o indica un approccio più sfumato.

Dato questo contesto, è solo naturale che la destra si aggrappi all’attacco terrorista in Francia come prova che Obama ha lasciato l’America indifesa e vulnerabile. Ted Cruz, che una probabilità reale di diventare il nominato dei repubblicani, si spinge sino a dichiarare che il Presidente “non ha voglia di difendere questo paese”.

Quel contesto spiega anche perché coloro che sono addentro alle cose nella Capitale siano stati così sciocchi da immaginare che gli attacchi di Parigi avrebbero sgonfiato la candidatura di Donald Trump, che gli elettori repubblicani si sarebbero rivolti ai candidati del gruppo dirigente che sono seri in materia di sicurezza nazionale.

Chi sono, esattamente, questi candidati seri? E perché il gruppo dirigente, che ha speso anni ad incoraggiare la base a indulgere alle sue paure ed a respingere ogni sfumatura, dovrebbe oggi aspettarsi che la base comprenda la differenza tra il linguaggio altisonante e l’effettiva efficacia?

Quello che è certo è che, a partire dall’attacco di Parigi, i sondaggi mostrano che il signor Trump ha effettivamente guadagnato terreno.

I fatto è che a questo punto il panico è tutto quello che la destra rappresenta, e la nomination repubblicana andrà a colui che potrà più efficacemente incanalare quel panico. Resterà vero anche per le elezioni generali? Stiamo a vedere.

 

 

 

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