Nov 12 3:36 pm
One curious aspect of economic debate these past five years or so has been the extent to which people demanding fiscal austerity and/or higher interest rates rely on what I think of as spurious authority figures — people who are well-known for some reason that has nothing at all to do with expertise in the subject at hand. I remember being told that the deficit must be a terrible threat because Admiral Mullen, the chairman of the Joint Chiefs of Staff, said so; so, are we going to rely on Janet Yellen to set naval strategy?
William Cohan’s latest attack on easy money is another illustration of the genre. (Here’s my reaction to an earlier venture.) Rather than making a coherent argument against Ben Bernanke, Cohan appeals to authority:
[His view] is also shared by, among others, a diverse group of smart people such as David Stockman, the former budget director for President Reagan; Kevin Warsh, a former Fed governor whom Mr. Bernanke thanks in his new best-selling memoir “The Courage to Act”; and Stanley Druckenmiller, the billionaire former hedge fund manager.
OK, so we have someone who Ronald Reagan appointed to high office almost 35 years ago, and who has spent recent years incessantly warning against looming hyperinflation (Neil Irwin calls his book “spittle-filled“); someone George W. Bush appointed to the Fed board, with no known track record of insightful pronouncements on economics, but a fairly long history of warning that something bad will happen any day now from loose money; and a very rich investor who got out of the business after making a bad bet on interest rates. This is not what I’d call a particularly diverse group. But more to the point, two out of the three are prominent only because someone appointed them to office, and the third has achieved impressive stuff, but not in an area relevant to this discussion.
Look, in general you should argue based on logic and evidence, not authority figures, whenever possible. Sometimes there is technical detail that forces reliance on experts to summarize the evidence — but in that case you should cite experts in the relevant area, not people who are or were important for reasons that have nothing to do with the subject. Arguments from irrelevant authority are a sign that you don’t have a substantive case, you’re lazy, or both.
Argomenti da autorità non attinenti
Un aspetto curioso del dibattito economico di questi quasi cinque anni passati è stata la misura nella quale le persone che chiedono austerità nella finanza pubblica e/o tassi di interesse più elevati si basino su personalità di una autorevolezza che definirei spuria – persone che sono ben note per una qualche ragione che non ha niente a che fare con una competenza sul tema in oggetto. Ricordo che, essendomi stato detto che il deficit deve essere una minaccia terribile perché l’aveva detto l’Ammiraglio Mullen, che presiede i capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, risposi in questo modo: saremo dunque costretti a basarci su Janet Yellen per definire la strategia navale?
L’ultimo attacco di William Cohan sulla moneta facile è un altro episodio del genere (in questa connessione la mia reazione all’azzardo precedente [1]). Anziché avanzare un argomento coerente contro Ben Bernanke, Cohan si appella all’autorità:
“[Il suo punto di vista} è anche condiviso, tra gli altri, da un gruppo vario di persone intelligenti come David Stockman, il passato direttore del Bilancio per il Presidente Reagan; Kevin Warsh, un passato Governatore della Fed che Bernanke ringrazia nelle sue nuovo libro memorie di grande successo “Il coraggio di agire”, e Stanley Druckenmiller, il miliardario già manager di un hedge fund”.
Perfetto, così abbiamo dunque un individuo che Ronald Reagan nominò ad una alta carica quasi 35 anni orsono, e che ha speso gli anni recenti a mettere incessantemente in guardia da una incombente iperinflazione (Neil Irwin definisce il suo libro una “diatriba sputacchiante” [2]); qualcuno che George W. Bush nominò nel Consiglio della Fed, senza alcun noto curriculum di illuminate prese di posizione sull’economia, ma con una storia abbastanza lunga di ammonimenti su quanto di negativo prima o poi sarebbe derivato dalla moneta facile, e un investitore molto ricco che se ne uscì dagli affari dopo aver fatto una pessima scommessa sui tassi di interesse. Non è quello che io definirei un gruppo particolarmente variegato. Ma, più nella sostanza, due dei tre sono persone di rilievo soltanto perché qualcuno li nominò ad un incarico, e la terza ha realizzato cose notevoli, ma in un settore che non attiene a questa discussione.
Si noti, in generale, ogni volta che è possibile, si dovrebbe argomentare sulla base della logica e dei fatti, non dei personaggi autorevoli. Talvolta c’è un dettaglio tecnico che costringe ad affidarsi agli esperti per sintetizzare le testimonianze – ma in quel caso dovreste citare esperti di un’area attinente, non persone che sono o sono state importanti per ragioni che non hanno niente a che fare con il tema in questione. Gli argomenti che derivano da autorità non attinenti sono un segno che non avete una argomentazione reale, che siete pigri, o di entrambe le cose.
[1] La connessione è con il post del 29 agosto 2015 dal titolo “Ottusità artificiale”, qua tradotto.
[2] L’espressione intera è nel commento di Irwin.
By mm
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