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Cuore di tenebra (dal blog di Krugman, 4 novembre 2015)

 

Nov 4 9:35 am

Heartland of Darkness

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This new paper by Angus Deaton and Anne Case on mortality among middle-aged whites has been getting a lot of attention, and rightly so. As a number of people have pointed out, the closest parallel to America’s rising death rates — driven by poisonings, suicide, and chronic liver diseases — is the collapse in Russian life expectancy after the fall of Communism. (No, we’re not doing as badly as that, but still.) What the data look like is a society gripped by despair, with a surge of unhealthy behaviors and an epidemic of drugs, very much including alcohol.

This picture goes along with declining labor force participation and other indicators of social unraveling. Something terrible is happening to white American society. And it’s a uniquely American phenomenon; you don’t see anything like it in Europe, which means that it’s not about a demoralizing welfare state or any of the other myths so popular in our political discourse.

There’s a lot to be said, or at any rate suggested, about the politics of this disaster. But I’ll come back to that some other time. For now, the thing to understand, to say it again, is that something terrible is happening to our country — and it’s not about Those People, it’s about the white majority.

 

Cuore di tenebra [1]

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[2]

Questo nuovo studio di Angus Deaton e Anne Case [3] sulla mortalità tra i bianchi di mezza età sta provocando molta attenzione, e ben a ragione. Come un certo numero di persone ha messo in evidenza, il più vicino parallelo ai tassi di mortalità crescenti in America – guidati da avvelenamenti, suicidi e malattie croniche al fegato – è il collasso nelle aspettative di vita in Russia dopo il crollo del comunismo (no, non stiamo andando così male, eppure …). Le statistiche danno l’immagine di una società colpita dalla disperazione, con una crescita di comportamenti insani ed una epidemia di droghe, l’alcol al primo posto.

Questo quadro va di pari passo con una declinante partecipazione alle forze di lavoro e con altri indicatori di disfacimento sociale. Sta accadendo qualcosa di terribile ai bianchi nella società americana. Ed è un fenomeno unicamente americano: non si vede niente del genere in Europa, il che significa che non è un fenomeno attribuibile alla mancanza di motivazioni dello stato assistenziali o a qualcun altro dei miti che sono così diffusi nel nostro dibattito politico.

C’è molto da dire, o in qualche misura da suggerire, sugli aspetti politici di questo disastro. Ma ci tornerò in qualche altra occasione. Per adesso, la cosa da capire, da ripetere, è che sta accadendo qualcosa di terribile al nostro paese – e non riguarda le persone di colore [4], riguarda la maggioranza bianca.

 

 

[1] Traduciamo con il titolo del famoso racconto di Joseph Conrad (leggermente diverso, “Heart of darkness”), anche perché il post in fondo si riferisce al fenomeno di una particolare crisi sociale della popolazione bianca a basso reddito, quasi suggerendo che un africano ‘cuore di tenebra’ ha oggi raggiunto anche quella minoranza.

[2] Il diagramma mostra l’evoluzione dei tassi di mortalità nella popolazione tra i 45 ed i 54 anni. La linea rossa riguarda gli statunitensi bianchi non-ispanici (USW). La linea blu (USH) riguarda invece gli statunitensi bianchi ispanici, che, diversamente da quanto si potrebbe supporre, hanno un andamento molto meno negativo.

Come si può notare dalle altre linee, anche le differenze tra altre nazioni sono significative: si va dalle circa 200 morti per 100.000 abitanti della Svezia, ai 320/330 della Francia. É rilevante che mentre in tutti gli altri casi la mortalità in quelle fasce di età sono in evidente diminuzione, nel caso dei bianchi statunitensi il fenomeno è opposto.

Si consideri che, se non sbaglio i conti, quei tassi comportano, in cifre globali assolute e in riferimento alla popolazione degli Stati Uniti (318 milioni circa), un numero totale di decessi che è attorno a 1 milione e 400 mila persone/anno, contro i circa 650 mila che si avrebbero con indici svedesi!

[3] L’articolo è stato pubblicato sulla rivista della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti.

[4] Come è noto, “those people” è l’espressione usata dai reazionari americani per indicare gli afro americani.

 

 

 

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