Blog di Krugman

Il sostegno dell’iperinflazione di Hamptons (31 ottobre 2015)

 

Oct 31 12:56 pm

The Hamptons Hyperinflation Endorsement

As a public service, some background to Marco Rubio’s latest campaign coup. As the Times reports, Paul Singer — a huge contributor to Republican causes — has thrown his support behind Rubio.

What it doesn’t mention are two facts about Paul Singer that are, I think, relevant.

First, he’s most famous for his practice of buying up distressed debt of Third World governments, then suing to demand full repayment.

Second, he’s an inflation truther — with an unusual twist. Inflation truthers in general insist that the government is understating the true rate of inflation, even though independent measure like the Billion Prices index closely track the CPI. The trick, usually, is to pick and choose items whose price has gone up a lot — e.g., beef — while ignoring those whose price has gone down — e.g., gasoline.

But Singer has taken a different tack: he knows, just knows, that inflation is running away because of what it’s doing to the prices of the things he cares about:

Check out London, Manhattan, Aspen and East Hampton real estate prices, as well as high-end art prices, to see what the leading edge of hyperinflation could look like.

But remember, Rubio is a regular guy in touch with the concerns of ordinary Americans.

 

Il sostegno dell’iperinflazione di Hamptons [1]

Alcuni retroscena – come servizio di pubblica utilità – sul colpo più recente di Marco Rubio. Come riferisce il Times, Paul Singer – un grande contribuente delle cause repubblicane – ha rimesso il suo sostegno a favore di Rubio.

Quello che il giornale non riferisce sono due fatti a proposito di Paul Singer, che a mio giudizio sono rilevanti.

Il primo, egli è soprattutto famoso per la sua attività di compratore di titoli sul debito precario degli Stati del Terzo Mondo, per poi avviare azioni giudiziarie con la richiesta dell’intera restituzione [2].

Il secondo, egli è un sostenitore delle tesi sul complotto sull’inflazione – con una particolare torsione. I sostenitori del complotto di solito insistono che il Governo stia sottostimando il tasso effettivo di inflazione, anche se misurazioni indipendenti come quelle dell’indice Billion Prices seguono da vicino l’indice ufficiale dei prezzi al consumo. Di solito il trucco consiste nell’estrarre a scelta oggetti i cui prezzi sono molto saliti – ad esempio, la carne bovina – nel mentre si ignorano quelli i cui prezzi sono scesi – ad esempio, la benzina.

Ma Singer ha un approccio differente: egli sa, sa senza alcun dubbio, che l’inflazione è fuori controllo, perché è quello che sta accadendo ai prezzi degli oggetti dei quali egli si occupa:

“Controllate i prezzi immobiliari a Londra, a Manhattan, ad Aspen e nell’East Hampton, oltre ai prezzi degli oggetti artistici di lusso, per vedere a cosa potrebbe assomigliare l’avanguardia dell’iperinflazione”.

Ma si ricordi: Rubio è un individuo normale, in sintonia con le preoccupazioni degli americani ordinari.

 

[1] Un quartiere di estremo lusso di New York.

[2] Si riferisce alla pratica in uso da parte di vari personaggi della finanza titolari di parte di quei debiti, di ostacolare (di solito con successo) iniziative di revisione del debito di paesi in condizioni di fallimento, opponendosi presso Tribunali nazionali statunitensi alle soluzioni concordate. É un tema del quale si parla nell’articolo qua tradotto di Stiglitz e Guzman del 15 giugno 2015.

 

 

 

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