Blog di Krugman

La politica nel terrore (23 novembre 2015)

 

Nov 23 7:02 pm

Terror Politics

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Cats of War.”Credit Slate.com

Update: Yes, I know there’s a cat in the picture; I took it from Slate, “The Cats of War.” I’ve used that image before, to lighten things up slightly. Apparently I didn’t succeed.

Conventional wisdom on the politics of terror seems to be faring just as badly as conventional wisdom on the politics of everything. Donald Trump went up, not down, in the polls after Paris — Republican voters somehow didn’t decide to rally around “serious” candidates. And as Greg Sargent notes, polls suggest that the public trusts Hillary Clinton as much if not more than Republicans to fight terror.

May I suggest that these are related?

After all, where did the notion that Republicans are effective on terror come from? Mainly from a rally-around-the-flag effect after 9/11. But if you think about it, Bush became America’s champion against terror because, um, the nation suffered from a big terrorist attack on his watch. It never made much sense.

What Bush did do was talk tough, boasting that he would get Osama bin Laden dead or alive. But, you know, he didn’t. And guess who did?

So people who trust Republicans on terror — which presumably includes the GOP base — are going to be the kind of people who value big talk and bluster over actual evidence of effectiveness. Why on earth would you expect such people to turn against Trump after an attack?

 

La politica nel terrore

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Cats of War.”Credit Slate.com (1)

Aggiornamento: Sì, so che c’è un gatto nella foto, l’ho presa da Slate, “I gatti di guerra”. Avevo usato questa immagine in precedenza, per prendere le cose un po’ meno sul serio. Pare che non sia successo.

Gli orientamenti prevalenti (2) sulla politica del terrore sembra passarsela altrettanto male degli orientamenti prevalenti sulla politica di tutto il resto. Nei sondaggi dopo Parigi Donald Trump è salito, non è sceso – gli elettori repubblicani non hanno comunque deciso di puntare su un altro “serio” candidato. E come nota Greg Sargent, i sondaggi indicano che l’opinione pubblica si fida di Hillary Clinton altrettanto, se non di più, dei repubblicani nel combattere il terrorismo.

Posso suggerire che questi dati sono connessi?

Dopo tutto, da dove derivava il concetto secondo il quale i repubblicani sono efficaci sul terrorismo? Principalmente dall’effetto dell’unirsi-attorno-alla-bandiera successivo all’11 settembre. Ma se ci pensate, Bush divenne il campione dell’America contro il terrorismo perché, insomma, la nazione patì un grande attacco terrorista sotto la sua sorveglianza. Non ha mai avuto molto senso.

Quello che Bush fece fu di parlare con durezza, vantandosi che avrebbe avuto Osama bin Laden vivo o morto. Ma sapete che non lo fece. E indovinate chi lo fece?

Dunque, le persone che si fidano dei repubblicani sul terrore – il che presumibilmente include la base del Partito Repubblicano – è inevitabile che siano il genere di individui che stimano i grandi discorsi e le spacconate di più delle prove effettive di efficacia. Perché diamine dovreste aspettarvi che gente del genere si rivolti contro Trump dopo un attacco?

(1) Provo a dare una spiegazione/interpretazione.

Spiegazione: la foto, come si ricorderà, mostra i massimi dirigenti della Amministrazione americana attorno ad Obama, mentre ricevone le notizie sulla uccisione di Osama bin Laden. Aver introdotto il gatto nella foto era stata una iniziativa della rivista Slate, che aveva presentato, pare, una galleria di foto significative di “gatti in guerra”. Può darsi che tale scherzo fosse derivato dalla notizia in apparenza seria di un utilizzo a fini non meglio specificati dei gatti da parte dell’esercito americano; notizia apparsa su Slate il 5 maggio 2011.  Krugman, come si vede, precisa che l’aveva già fatto in precedenza; dunque riconosce che la primogenitura è di Slate. Infine: nella primitiva edizione del post non compariva l’aggiornamento; probabilmente è diventato necessario per le rimostranze di Slate sulla primogenitura della foto felina.

Interpretazione: il post accenna ad un sondaggio un po’ sorprendente: pare che gli americani si fidino maggiormente della signora Clinton, in caso di vicende terroristiche. Krugman osserva che il suo passato tentativo di ‘alleggerire’ la foto della riunione di guerra con il gatto bianco non deve aver prodotto conseguenze, visto che gli americani si fidano maggiormente di Hillary, che è nel centro del gruppo alla Casa Bianca (i giornali dell’epoca notarono il suo gesto di esclamazione).

 (2) Mi pare, considerando i ragionamenti che Krugman esprime da tempo, che intenda riferirsi ai commentatori. La “conventional wisdom” (“letteralmente, “saggezza convenzionale”) si riferisce a loro, e al fatto che capiscono sempre di meno cosa stia accadendo.

 

 

 

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