Le reazioni della destra americana ai fatti di terrore di Parigi sono all'insegna del panico; panico anche al confronto con la maggiore compostezza dei francesi, e con la loro diffusa consapevolezza che la questione cruciale è non consentire uno stravolgimento della vita quotidiana. Ma il catastrofismo è stata la costante dei repubblicani, da quando Obama è in carica. Ed erano abbastanza sciocche le letture di questi giorni, secondo le quali i repubblicani sarebbero stati indotti - nelle primarie in corso - a scelte più ragionevoli. E' legittimo aver timore, semmai, che questa piega, considerati gli umori coltivati per anni nella base repubblicana, aiuti candidati come Trump, e forse anche rafforzi la destra nelle elezioni del prossimo anno.
[1] Probabilmente si riferisce alle recenti posizioni del repubblicano Rubio, che ripete che l’Islam radicale – e non i jihadisti – sono gli Hitler odierni. ...
[1] Una regola che consiglio nel tradurre Krugman, se non avete passioni e cultura fantascientifiche, quando vi imbattete in titoli che vi sembrano stravaganti, è ...
[1] Un razza aliena della serie televisiva di Star Treck. Pare che fosse dotata anch’essa di un Salvatore, secondo alcuni Gesù stesso, tanto che nella ...
[1] La connessione è con il post del 29 agosto 2015 dal titolo “Ottusità artificiale”, qua tradotto. [2] L’espressione intera è nel commento di Irwin. ...
Cosa cambiano i fatti atroci di Parigi? In generale, e in particolare nella storia degli anni passati, il tema di come reagire al terrorismo è stato rilevante soprattutto per il pericolo (o la volontà) di usarlo come pretesto per risposte sbagliate. L'ISIS non esporterà il califfato in Francia. Ciò di cui i terroristi sono capaci è esportare terrore. Il terrore di credere che la nostra civiltà sia agli sgoccioli, che tutta la nostra agenda sia cambiata, che sia in atto una guerra effettiva verso l'Occidente. Come si sosteneva dopo l'11 settembre; ma in realtà per quel verso non ci furono cambiamenti sostanziali. La risposta, anzitutto, deve essere quella di non cedere alla paura.
[1] La prima presa di posizione di Lacker contro Bernanke apparve in un resoconto di Business Insider del 2 dicembre 2009. La seconda è apparsa ...
[1] Da un post del gennaio 2011, praticamente riproposto per intero. [2] Si intende, un Presidente di una delle articolazioni statali o interstatali della Fed; ...
Nei dibattiti recenti, l'orientamento dei candidati repubblicani verso una politica monetaria restrittiva, e più precisamente verso il ritorno al gold-standard, sembra una novità incontrastata. Tradizionalmente, la politica monetaria repubblicana si ispirava a Milton Friedman: contrarietà assoluta alle ricette keynesiane della spesa pubblica, ma una eccezione per una politica monetaria più lassista nelle situazioni recessive. Ma un partito alla cui base si fa credere che il cambiamento climatico è una cospirazione di scienziati, perchè mai dovrebbe dar fiducia agli esperti della Fed? Pur sempre di burocrati si tratta! Si può supporre che, una volta alla Casa Bianca, ci si comporterebbe con maggiore realismo; ci si atterrebbe ai fatti e all'esperienza. Ma sia i fatti che l'esperienza, nel Partito Repubblicano odierno, sono sospettati di progressismo.
[1] Una più ampia spiegazione del concetto di “clausola di azione collettiva” si trovo nell’articolo di Stiglitz e Guzman del 1 ottobre 2014, qua tradotto. ...
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