Nov 21 3:50 pm
For those of us who worried a lot about Japan in the late 1990s and now find the whole advanced world facing similar problems, deja vu comes so often that we get deja vu about getting deja vu. A case in point is the rise and fall of European bank-blaming — that is, the argument that the weakness of banks is what’s holding European recovery back.
At FtAlphaville, Matthew Klein looks at the evidence, and is surprised to find that there’s little support for the bad-banks-did-it story, even though everyone repeats it. But look back at my 1998 BPEA on Japan, which is more or less where I came in. Back then it was almost universally insisted that the failure of monetary base expansion to filter through into bank lending showed that a dysfunctional banking system was the core of Japan’s problem. But I argued (154-158) that the nonresponse of monetary aggregates was exactly what you should expect in a liquidity trap, and that there was little evidence (174-177) that banking problems were actually central to the economy’s weakness.
So, deja vu all over again, all over again.
Sono le banche il problema dell’Europa?
Per coloro tra noi che si preoccupavano molto del Giappone sulla fine degli anni ’90 ed ora trovano che l’intero mondo avanzato sta di fronte a problemi simili, il deja vu si presenta così spesso, che abbiamo dei deja vu riguardo all’avere i deja vu. Un caso del genere è l’ascesa e la caduta del dare la colpa alle banche europee – ovvero, l’argomento secondo il quale la debolezza delle banche è quella che sta trattenendo la ripresa europea.
Sul blog Alphaville del Financial Times, Matthew Klein esamina le prove, ed è sorpreso di scoprire che c’è poco sostegno al racconto secondo il quale ‘le cattive banche sono responsabili di tutto’, anche se ognuno lo ripete. Ma si legga il mio studio per i Brookings Paper del 1998 sul Giappone, che è più o meno l’occasione nella quale avanzai le mie tesi [1]. Prima di allora si pretendeva quasi universalmente che l’incapacità della espansione della base monetaria a filtrare nei prestiti bancari dimostrava che il malfunzionante sistema bancario era il cuore del problema giapponese. Ma io sostenevo (pagine 154-158) che la mancata risposta degli aggregati monetari era esattamente quello che ci si doveva aspettare in una trappola di liquidità, e che c’erano poche prove (pagine 174-177) che i problemi bancari fossero effettivamente centrali nella debolezza dell’economia.
Dunque, deja vu ancora una volta, da capo.
[1] Penso che “came in” stia per “entrai in gioco”. I Brookings paper, in questo caso, fu la presentazione di un ampio studio di Krugman, in un dibattito nel quale esso venne commentato, tra gli altri, da Kenneth Rogoff.
By mm
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