Blog di Krugman

Le Persone Molto Serie e il FN (8 dicembre 2015)

 

Dec 8 10:09 am

VSPs and the FN

Kevin O’Rourke weighs in on the big showing of Marine Le Pen and friends in the French elections; like me, he argues that it has a lot to do with Europe’s economic failures.

Let me add, however, that it’s not just a matter of times being bad. It’s also important to realize the way in which traditional sources of authority have devalued themselves through repeated policy failure. Europe, much more than the U.S., is run by Very Serious People, who tell the public that it must accept Schengen, austerity, and regulatory harmonization (the eurosausage!), and that these are the right things to do because those who understand how the world works say so. But if things keep going badly, this authority based on the presumption of expertise erodes, and politicians who offer more visceral answers gain support.

Funke, Schularick, and Trebesch recently did some work asking whether the rise of right-wing extremism in the 1930s was paralleled in other times, and found that the answer is yes: “politics takes a hard right turn following financial crises.” Interestingly, this isn’t true for all kinds of crises. Financial crises, they suggest, are different, in part because

financial crises may be perceived as endogenous, ‘inexcusable’ problems resulting from policy failures, moral hazard and favouritism.

I would put it a bit differently: financial crises call into question whether respectable people know what they’re doing, in a way that other kinds of economic shocks often don’t.

The point for Europe is that the doctrinaire policies followed since 2010, and the unwillingness to rethink dogma in the light of experience, aren’t just economically destructive. They undermine the legitimacy of the whole European system, and may in the end lead to political catastrophe.

 

Le Persone Molto Serie e il FN

Kevin O’Rourke interviene sul grande piazzamento di Marine Le Pen e soci nelle elezioni francesi; come me sostiene che ha molto a che fare con gli insuccessi economici dell’Europa.

Consentitemi di aggiungere, tuttavia, che non è solo una faccenda di tempi negativi. É anche importante comprendere il modo in cui le tradizionali risorse dell’autorità si sono svalutate da sole attraverso molteplici fallimenti politici. L’Europa, molto di più degli Stati Uniti, è governata da Persone Molto Serie, che dicono all’opinione pubblica che deve accettare Schengen, l’austerità e l’armonizzazione dei regolamenti (l’eurosalciccia!), e che queste sono le cose giuste da fare perché coloro che capiscono come va il mondo dicono così. Ma se le cose continuano ad andar male, questa autorità basata sulla presunzione della competenza si erode e gli uomini politici che offrono risposte più viscerali guadagnano sostegni.

Funke, Schularick e Trebesch [1], di recente, hanno un po’ lavorato attorno alla domanda se l’estremismo della destra negli anni ’30 avesse qualche parallelo in altre epoche, ed hanno scoperta che la risposta è positiva: “la politica svolta verso la destra dura seguendo le crisi finanziarie”. In modo interessante, questo non è vero per tutti i tipi di crisi. Le crisi finanziarie, suggeriscono, sono diverse, in parte perché:

“le crisi finanziarie possono essere percepite come endogene, problemi ‘ingiustificabili’ che conseguono a fallimenti politici, ad azzardi furbeschi ed a favoritismi”.

La metterei in modo un po’ diverso: le crisi finanziarie chiamano in causa il fatto che le persone rispettabili sappiano quello che stanno facendo, in un modo nel quale altri generi di traumi economici di solito non fanno.

Il problema per l’Europa è che le politiche dottrinarie seguite sin dal 2010, e l’indisponibilità a ripensare i dogmi alla luce dell’esperienza, non sono soltanto economicamente distruttivi. Essi minano la legittimazione dell’intero sistema europeo, e possono alla fine portare alla catastrofe politica.

 

[1] Moritz Schularick e Cristoph Trebesch sono due giovani docenti delle Università di Bonn e di Monaco; Manuel Funke è docente all’Università di Berlino e all’Istituto di studi nordamericani. Il loro intervento, dal titolo “Conseguenze politiche delle crisi finanziarie: andare verso le estreme”, è apparso sul blog VOX.

 

 

 

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