dicembre 2015 Archive

Il debito e le spirali demografiche del debito (12 dicembre 2015)

[1] Ogni venerdì Krugman dedica un breve post ad eventi musicali, con relativi video ed audio. [2] Un economista portoghese che Krugman conobbe nel 1976, ...

La banalità del Trumpismo (9 dicembre 2015)

[1] Democratico, attualmente Senatore per lo Stato del Vermont e in lizza nelle primarie democratiche. Esprime la posizione più di sinistra tra i democratici; per ...

Essere compiacenti con i plutocrati (9 dicembre 2015)

[1] La Tabella scagliona i redditi di tutti gli americani in cinque quintili (i primi cinque dati sulla sinistra), dato che ogni quintile corrisponde al ...

L’evoluzione del lavoro, di Dani Rodrik (da Project Syndicate, 9 dicembre 2015)

[1] In finanza uno ‘spot market’ è un mercato di prodotti finanziari che sono commerciati per una immediata consegna. In questo caso, il riferimento sembra ...

Infamie autorizzate, di Paul Krugman (New York Times 11 dicembre 2015)

C'è una somiglianza tra quello che dice Trump e quello che dice la signora Le Pen? O meglio: tra i processi che hanno portato a quei due fenomeni, aldilà di quello che dicono, che è evidentemente simile? In entrambi i casi di tratta di posizioni xenofobe e razziste che preesistevano. La buona notizia è che sono ancora posizioni minoritarie; quella cattiva è che sono però piuttosto ampiamente condivise. Ma non si può dire che si tratti di sorprese. In Europa quel genere di destra è rimasta a lungo inammissibile, come in un congelatore. Ma stabilre cosa è ammissibile lo possono fare classi dirigenti relativamente indiscusse nella loro competenza, e i gruppi dirigenti europei hanno sperperato la loro presunta competenza e sicurezza negli insuccessi delle loro politiche per l'Europa. Negli Stati Uniti, i repubblicani hanno a lungo coltivato i pregiudizi della xenofobia, salvo comportarsi con maggiore realismo ogni volta che vincevano le elezioni. Oggi la destra è uscita dal congelatore europeo, nello stesso modo in cui Trump ha cominciato a dire sul serio quello che i repubblicani erano abituati a dire in codice.

Quando l’ineguaglianza uccide di Joseph E. Stiglitz (da Project Syndicate, 7 dicembre 2015)

[1] Mediano non significa medio, significa il reddito che si colloca alla metà di una graduatoria di scaglioni di reddito. Può accadere che – per ...

La riforma sanitaria di Obama e gli scarafaggi (8 dicembre 2015)

[1] La tabella mostra la percentuale dei non assicurati sul totale dei residenti di tutte le età, dal 1997 al giugno del 2015. [2] Giornalista ...

Come terrei sotto controllo Wall Street di Hillary Clinton (da New York Times, 7 dicembre 2015)

[1] Una norma che è stata inserita negli anni passati nella riforma del sistema finanziario, su proposta di Volcker, passato Presidente della Fed. [2] Suppongo ...

Le Persone Molto Serie e il FN (8 dicembre 2015)

[1] Moritz Schularick e Cristoph Trebesch sono due giovani docenti delle Università di Bonn e di Monaco; Manuel Funke è docente all’Università di Berlino e ...

Il movimento monetario in ‘due passi’, passività- aggressività (dal blog di Krugman, 7 dicembre 2015)

[1] Una tipologia di aggregato monetario. Tutte le banconote e le monete, dette moneta legale, perché per legge devono essere accettate in pagamento, e le ...

Quello spettacolo degli anni ‘30 (dal blog di Krugman 7 dicembre 2015)

(1) La tabella mostra l’andamento del PIL procapite durante la recente-attuale recessione dell’area euro (linea rossa) e l’andamento della Grande Depressione degli anni ’30 nell’Europa ...

L’economia che non-va-così-male, di Paul Krugman (New York Times 7 dicembre 2015)

L'economista Kevin O'Rourke sta studiando l'evoluzione della situazione economica in un confronto con l'andamento della crisi degli anni '30. E scopre che, alla stessa distanza dall'avvio delle difficoltà, la produzione industriale odierna è in condizioni relative peggiori, ovvero presenta una ripresa minore. Negli Stati Uniti le cose vanno meglio che in Europa; si potrebbe dire che l'economia "non-va-così-male". Questo è dipeso da scelte politiche che anch'esse "non-sono-state-così-male", da parte della Fed e della Presidenza (tutt'altro discorso vale per il Congresso americano). Ma la debolezza nel mondo, per il tramite di una rivalutazione del dollaro, si può trasmettere nuovamente all'economia americana. L'occasione potrebbe essere quella del tanto pronosticato aumento dei tassi di interesse. Pare che per soddisfare critici che hanno sbagliato sinora quasi tutto, la Fed si appresti a fare la cosa più incauta. Ma l'economia, semplicemente, "non-va-così-male".

Disancoraggi (leggermente per esperti) (dal blog di Krugman, 4 dicembre 2015)

[1] Vedi i termini nelle note della traduzione. [2] Relazione tra inflazione e disoccupazione. [3] La Legge di Okun, che prende il nome dall’economista Arthur ...

Le prove del moltiplicatore e la sua negazione (2 dicembre 2015)

[1] L’equilibrio strutturale di un bilancio rappresenta la situazione delle entrate e delle uscite di un bilancio se la produzione fosse al suo livello potenziale. ...

La negazione del negazionismo dei repubblicani sul cambiamento climatico, di Paul Krugman (New York Times 4 dicembre 2015)

I repubblicani americani sono quasi unici, anche tra i partiti conservatori, a negare la realtà del cambiamento climatico. Non solo la negano, ma la considerano una specie di complotto mondiale degli scienziati, e fanno il possibile per intimidirli anche personalmente. Non meno serio è il problema di chi nega il negazionismo, ovvero dei pochi repubblicani moderati che sperano in un soprassalto di buonsenso, e soprattutto nei media, per i quali la regola deve essere quella di trattare nello stesso modo i due schieramenti. In fondo, secondo questa regola del giornalismo centrista, le posizioni pazzesche sono inammissibili e debbono essere in qualche modo nascoste. Ma siamo in un epoca nella quale girare le spalle alla scienza può provocare catastrofi.

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