[1] Ogni venerdì Krugman dedica un breve post ad eventi musicali, con relativi video ed audio. [2] Un economista portoghese che Krugman conobbe nel 1976, ...
[1] Democratico, attualmente Senatore per lo Stato del Vermont e in lizza nelle primarie democratiche. Esprime la posizione più di sinistra tra i democratici; per ...
[1] La Tabella scagliona i redditi di tutti gli americani in cinque quintili (i primi cinque dati sulla sinistra), dato che ogni quintile corrisponde al ...
[1] In finanza uno ‘spot market’ è un mercato di prodotti finanziari che sono commerciati per una immediata consegna. In questo caso, il riferimento sembra ...
C'è una somiglianza tra quello che dice Trump e quello che dice la signora Le Pen? O meglio: tra i processi che hanno portato a quei due fenomeni, aldilà di quello che dicono, che è evidentemente simile? In entrambi i casi di tratta di posizioni xenofobe e razziste che preesistevano. La buona notizia è che sono ancora posizioni minoritarie; quella cattiva è che sono però piuttosto ampiamente condivise. Ma non si può dire che si tratti di sorprese. In Europa quel genere di destra è rimasta a lungo inammissibile, come in un congelatore. Ma stabilre cosa è ammissibile lo possono fare classi dirigenti relativamente indiscusse nella loro competenza, e i gruppi dirigenti europei hanno sperperato la loro presunta competenza e sicurezza negli insuccessi delle loro politiche per l'Europa. Negli Stati Uniti, i repubblicani hanno a lungo coltivato i pregiudizi della xenofobia, salvo comportarsi con maggiore realismo ogni volta che vincevano le elezioni. Oggi la destra è uscita dal congelatore europeo, nello stesso modo in cui Trump ha cominciato a dire sul serio quello che i repubblicani erano abituati a dire in codice.
[1] Mediano non significa medio, significa il reddito che si colloca alla metà di una graduatoria di scaglioni di reddito. Può accadere che – per ...
[1] La tabella mostra la percentuale dei non assicurati sul totale dei residenti di tutte le età, dal 1997 al giugno del 2015. [2] Giornalista ...
[1] Una norma che è stata inserita negli anni passati nella riforma del sistema finanziario, su proposta di Volcker, passato Presidente della Fed. [2] Suppongo ...
[1] Moritz Schularick e Cristoph Trebesch sono due giovani docenti delle Università di Bonn e di Monaco; Manuel Funke è docente all’Università di Berlino e ...
[1] Una tipologia di aggregato monetario. Tutte le banconote e le monete, dette moneta legale, perché per legge devono essere accettate in pagamento, e le ...
(1) La tabella mostra l’andamento del PIL procapite durante la recente-attuale recessione dell’area euro (linea rossa) e l’andamento della Grande Depressione degli anni ’30 nell’Europa ...
L'economista Kevin O'Rourke sta studiando l'evoluzione della situazione economica in un confronto con l'andamento della crisi degli anni '30. E scopre che, alla stessa distanza dall'avvio delle difficoltà, la produzione industriale odierna è in condizioni relative peggiori, ovvero presenta una ripresa minore. Negli Stati Uniti le cose vanno meglio che in Europa; si potrebbe dire che l'economia "non-va-così-male". Questo è dipeso da scelte politiche che anch'esse "non-sono-state-così-male", da parte della Fed e della Presidenza (tutt'altro discorso vale per il Congresso americano). Ma la debolezza nel mondo, per il tramite di una rivalutazione del dollaro, si può trasmettere nuovamente all'economia americana. L'occasione potrebbe essere quella del tanto pronosticato aumento dei tassi di interesse. Pare che per soddisfare critici che hanno sbagliato sinora quasi tutto, la Fed si appresti a fare la cosa più incauta. Ma l'economia, semplicemente, "non-va-così-male".
[1] Vedi i termini nelle note della traduzione. [2] Relazione tra inflazione e disoccupazione. [3] La Legge di Okun, che prende il nome dall’economista Arthur ...
[1] L’equilibrio strutturale di un bilancio rappresenta la situazione delle entrate e delle uscite di un bilancio se la produzione fosse al suo livello potenziale. ...
I repubblicani americani sono quasi unici, anche tra i partiti conservatori, a negare la realtà del cambiamento climatico. Non solo la negano, ma la considerano una specie di complotto mondiale degli scienziati, e fanno il possibile per intimidirli anche personalmente. Non meno serio è il problema di chi nega il negazionismo, ovvero dei pochi repubblicani moderati che sperano in un soprassalto di buonsenso, e soprattutto nei media, per i quali la regola deve essere quella di trattare nello stesso modo i due schieramenti. In fondo, secondo questa regola del giornalismo centrista, le posizioni pazzesche sono inammissibili e debbono essere in qualche modo nascoste. Ma siamo in un epoca nella quale girare le spalle alla scienza può provocare catastrofi.
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