Jan 12 8:31 am
The Wall Street Journal has a remarkable editorial titled The Carnage in Coal Country, accusing President Obama of destroying jobs through his terrible, horrible, no good regulations on coal: “According to the National Mining Association, 40,000 coal jobs have been lost in the U.S. since 2008.”
That’s a bigger number than the BLS figure, but never mind; you might want to put that in perspective by remembering that the US economy has added 14 million private sector jobs since 2010. You might also want to note that coal has been declining for a long time, of which more in a second.
But what really struck me were two things. First, the editorial sneers that we’re “still waiting for all those new green jobs Mr. Obama has been promising since he arrived in Washington.” Um:
BLS, Solar Foundation
Yes, that number is from the Solar Foundation, a private group; so is the Journal’s number on mining jobs. And while you might want to quibble with specific numbers, the boom in renewable energy is very real, as are the surging number of jobs in things like solar panel installation. I can’t imagine any calculation under which the number of green jobs added doesn’t exceed the loss in coal mining, which was already a shadow of its former self before Obama took office.
The other striking thing is that the editorial simply takes it as a given that any regulation is bad, including regulations on mercury and coal ash (which is also loaded with mercury and other heavy metals like lead). Let’s see: mercury is a neurotoxin, which can impair intelligence; other heavy metals can cause cancer and poison people in a variety of ways. In what moral or even economic universe is it obviously wrong to limit emissions of neurotoxins?
I know, I know: this article wasn’t intended as any kind of rational argument, it was just an anti-Obama Two Minutes Hate. But still kind of amazing to see in a paper that sometimes pretends to be a cut above Erick Erickson.
Bullismo a favore delle neurotossine
Il Wall Street Journal ha un notevole editoriale dal titolo “Carneficina nel paese del carbone”, che accusa il Presidente Obama di distruggere posti di lavoro con i suoi terribili, spaventosi, negativi regolamenti sul carbone: “Secondo la Associazione Nazionale delle Attività Estrattive, dal 2008 sono stati persi 40.000 posti di lavoro negli Stati Uniti”.
Si tratta di un numero più grande di quello fornito dall’Ufficio delle Statistiche sul Lavoro, ma non è importante: potreste desiderare di collocarlo in un certo contesto ricordando che l’economia degli Stati Uniti è cresciuta di 14 milioni di posti di lavoro a partire dal 2010. Potreste anche aver voglia di notare che il carbone sta declinando da lungo tempo, sul quale aspetto vengo tra un attimo.
Ma quello che realmente mi ha impressionato sono state due cose. La prima, l’editoriale afferma con irrisione che “stiamo ancora aspettando per tutti quei nuovi posti di lavoro verdi che il signor Obama ha promesso dal momento in cui è arrivato a Washington”. Ma guarda:
BLS, Solar Foundation
É vero, quel dato proviene da Solar Foundation, un gruppo privato; nello stesso modo del dato del Journal sui posti di lavoro nel settore estrattivo. E mentre si potrebbe cavillare sui dati specifici, il boom delle energie rinnovabili è del tutto reale, come lo è il numero dei posti di lavoro in crescita in cose come l’installazione dei pannelli solari. Non riesco ad immaginare alcun calcolo con il quale il dato dei posti di lavoro verdi aumentati non ecceda le perdite nel settore estrattivo, che erano già un’ombra della loro precedente prestazione prima che Obama entrasse in carica.
L’altra cosa che colpisce è che l’editoriale semplicemente considera un dato il fatto che ogni regolamentazione sia negativa, inclusa la regolamentazione sul mercurio e sulle ceneri del carbone (che peraltro sono cariche di mercurio e di altri metalli pesanti come il piombo). Vediamo: il mercurio è una neurotossina che può danneggiare l’intelligenza; gli altri metalli pesanti possono provocare il cancro e avvelenare le persone in vari modi. In quale morale o anche in quale contesto economico è ovviamente sbagliato limitare le emissioni di neurotossine?
Lo so, lo so: l’intenzione di quell’articolo non era quella di avanzare un qualche argomento razionale, erano solo Due Minuti di Odio anti-Obama. Ma resta una cosa sorprendente leggerlo in un giornale che talvolta pretende di essere una spanna sopra Erick Erickson [1].
[1] Un blogger della destra americana particolarmente rozzo.
By mm
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