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Docenti universitari e politica (dal blog di Krugman, 4 gennaio 2016)

 

Jan 4 7:44 am

Academics And Politics

Via Noah Smith, an interesting back-and-forth about the political leanings of professors. Conservatives are outraged at what they see as a sharp leftward movement in the academy:

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But what’s really happening here? Did professors move left, or did the meaning of conservatism in America change in a way that drove scholars away? You can guess what I think. But here’s some evidence. First, using the DW-nominate measure — which uses roll-call votes over time to identify a left-right spectrum, and doesn’t impose any constraint of symmetry between the parties — what we’ve seen over the past generation is a sharp rightward (up in the figure) move by Republicans, with no comparable move by Democrats, especially in the North:

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So self-identifying as a Republican now means associating yourself with a party that has moved sharply to the right since 1995. If you like, being a Republican used to mean supporting a party that nominated George H.W. Bush, but now it means supporting a party where a majority of primary voters support Donald Trump or Ted Cruz. Being a Democrat used to mean supporting a party that nominated Bill Clinton; it now means supporting a party likely to nominate, um, Hillary Clinton. And views of conservatism/liberalism have probably moved with that change in the parties.

Furthermore, if your image is one of colleges being taken over by Marxist literary theorists, you should know that the political leanings of hard scientists are if anything more pronounced than those of academics in general. From Pew:

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Why is this? Well, climate denial and hostility to the theory of evolution are pretty good starting points.

Overall, the evidence looks a lot more consistent with a story that has academics rejecting a conservative party that has moved sharply right than it does with a story in which academics have moved left.

Now, you might argue that academics should reflect the political spectrum in the nation — that we need affirmative action for conservative professors, even in science. But do you really want to go there?

 

Docenti universitari e politica

Per il tramite di Noah Smith, una interessante disputa sugli orientamenti politici dei docenti. I conservatori sono indignati per quello che considerano un brusco spostamento a sinistra negli ambienti accademici:

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Ma cosa sta realmente accadendo, in questo caso? I docenti si sono spostati a sinistra, oppure in America è cambiato il significato del conservatorismo, a tal punto da allontanare gli accademici? Quello che penso io ve lo potete immaginare. Ma ci sono alcune testimonianze. Anzitutto, utilizzando il sistema di misurazione definito “DW-Nominate” – che utilizza i voti di lista nel corso del tempo allo scopo di identificare uno spettro sinistra-destra e non impone alcun condizionamento di simmetria tra i due partiti – quello che osserviamo nel corso della generazione passata è un brusco spostamento verso la destra (in alto nella figura) da parte dei repubblicani [1], con nessun paragonabile spostamento da parte dei democratici, soprattutto a Nord:

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Dunque, al giorno d’oggi identificarsi come repubblicani significa associarsi ad un partito che si è spostato bruscamente a destra a partire dal 1995. Se preferite, essere repubblicani era solito significare il sostegno ad un partito che candidò George W. Bush, ma ora significa sostenere un partito nel quale la maggioranza degli elettori delle primarie sostiene Donald Trump o Ted Cruz. Essere democratici significava sostenere un partito che candidava Bill Clinton; ora significa sostenere un Partito che probabilmente candiderà, ehm, Hillary Clinton.

Inoltre, se il vostro riferimento è uno dei collegi nei quali sono subentrati teorici marxisti della letteratura, dovreste sapere che le tendenze politiche degli scienziati puri sono semmai ancora più pronunciate di quelle degli universitari in generale. Da Pew [2]:

Schieramento e ideologia

 
                                            Pubblico     Scienziati
Affiliazione ad
un Partito                            %                         %
Repubblicano                   23                         6
Democratico                     35                         55
Indipendente                   34                         32
Altro/nessuno                    4                           4
Tendenze degli
Indipendenti
Repubblicani o tendenti    35                       12
verso i repubblicani
Democratici o tendenti
verso i democratici               52                        81
Ideologia
Conservatori                       37                             9
Moderati                                38                           35
Progressisti                          20                           52
Molto progressisti               5                            14

Perché questo? Ebbene, il negazionismo sul clima e l’ostilità verso la teoria dell’evoluzione sono, per cominciare, due aspetti piuttosto utili.

Il generale, le prove sembrano più coerenti con una spiegazione per la quale i docenti universitari stanno rigettando un partito conservatore che si è spostato fortemente a destra, piuttosto che con una spiegazione per la quale i docenti si sono spostati a sinistra.

Ora, si può sostenere che i docenti dovrebbero riflettere lo spettro politico della nazione – che ci sarebbe bisogno di una azione positiva a favore dei docenti conservatori, persino nel settore della scienza. Ma volete davvero arrivare a quel punto?

 

 

[1] Si consideri che la linea verticale (progressisti-conservatori) indica, appunto, il grado di progressismo o di conservatorismo nei vari partiti (o, nel caso dei democratici, anche delle loro articolazioni nel nord e nel sud del paese). Come si legge, la tabella riguarda un andamento più che secolare; ad esempio, i democratici al Sud erano spostati a sinistra sino agli anni ’20, e si spostarono sensibilmente a destra a partire dagli anni ’30, sino agli anni ’90. Per i repubblicani, il netto spostamento a destra inizia con la metà degli anni ’70 e diventa molto netto con la metà degli anni ’90.

[2] Un Istituto di ricerche statistiche e sondaggi. (Alcuni passaggi li traduciamo sulla base di una lettura dell’intero articolo relativo al sondaggio, che chiarisce alcuni significati della tabella).

 

 

 

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