Blog di Krugman

Irritazioni fatali (5 gennaio 2016)

 

Jan 5 4:35 pm

Deadly Snits

Josh Marshall has a great term for what is happening in Oregon: white privilege performance art. We have people engaging in armed insurrection over the vast oppression of being asked to pay a small fee when grazing their animals on public land; surely an important part of the story is the fact that the perpetrators know that they won’t face the consequences that would follow if, you know, some nonwhite group pulled a similar stunt — and they’re be Fox News heroes forever after.

Something that strikes me, however — and which I don’t fully understand — is that when people like this turn to angry rhetoric, with at least a hint of violence, the trigger events tend to be trivial. There are plenty of real grievances that could be motivating working-class whites; but what sets them, or their would-be spokesmen, off are things like the belief that Obama is giving debt relief to Those People (which basically never even happened), or this. Here’s Erick Erickson engaged in what could be considered an incitement to violence:

At what point do the people tell the politicians to go to hell? At what point do they get off the couch, march down to their state legislator’s house, pull him outside, and beat him to a bloody pulp for being an idiot?

So what motivated this rage? Regulations banning phosphate in dishwasher detergent, which Erickson believed was causing his dishes to get inadequately cleaned.

There has to be some significance in the awesome triviality of the things that induce rage. But I don’t understand it.

 

Irritazioni fatali

Josh Marshall conia una grande espressione per quello che sta accadendo in Oregon [1]: performance d’arte [2] del privilegio bianco. Abbiamo individui che si danno all’insurrezione armata per l’immenso abuso di essere tenuti a pagare una piccola multa quando pascolano le loro bestie su terreni pubblici; di sicuro una parte importante della storia è che i suoi autori sanno che non dovranno fronteggiare le conseguenze che, come sapete, seguirebbero se qualche gruppo di persone non bianche se ne uscissero con una trovata del genere – e in seguito diventeranno per sempre eroi di Fox News.

Quello che tuttavia mi stupisce – e che non capisco pienamente – è che quando persone come queste ricorrono alla retorica arrabbiata, con almeno un cenno di violenza, gli eventi che l’innescano tendono ad essere banali. Ci sono una quantità di torti reali che potrebbero motivare la classe lavoratrice bianca; ma quello che sembra metta in moto costoro, o i loro aspiranti portavoce, sono cose come la convinzione che Obama stia offrendo una attenuazione dei debiti a Quella Gente (il che fondamentalmente non è ancora mai successo), oppure questo [3]. Ed ecco Erick Erickson in quello che potrebbe essere considerato un incitamento alla violenza:

“Quand’è che la gente dice ai politici di andare al diavolo? Quand’è che si smuovono dal loro sofà, si mettono in marcia verso l’abitazione del legislatore del loro Stato, lo tirano fuori e lo riducono ad una poltiglia sanguinolenta per la sua idiozia?”

Cosa era all’origine, in fondo, di questa rabbia? Regole che mettono al bando i fosfati nei detergenti della lavastoviglie, a seguito delle quali Erickson credeva che i suoi piatti fossero insufficientemente puliti.

Ci deve essere un qualche senso in questa incredibile trivialità delle cose che inducono alla rabbia. Ma io non lo capisco.

 

[1] In Oregon sembra ci sia stata di recente l’occupazione di un ufficio federale da parte di un gruppo di individui armati che protestavano contro la presenza stessa di tale ufficio o rifugio in un ambiente naturale, nonché forse per unq questione di multe sgradite. Una immagine dell’evento:

Ryan Bundy talks on the phone at the Malheur National Wildlife Refuge near Burns, Ore., Sunday, Jan. 3, 2016. Bundy is one of the protesters occupying the refuge to object to a prison sentence for local ranchers for burning federal land. (AP Photo/Rebecca Boone)

 

[2] La performance art, resa in italiano come performance d’arte o performance d’artista, è un’azione artistica, generalmente presentata ad un pubblico, che spesso investe aspetti di interdisciplinarità. Una performance o azione può essere scritta seguendo un copione o non scritta, casuale o orchestrata attentamente, spontanea o pianificata, con o senza coinvolgimento di pubblico. (Wikipedia)

L’espressione viene usata da Marshall in un breve articolo sul blog TMP.

[3] Nella connessione, un articolo del sito repubblicano Red State, nel quale ci si lamenta per regole più restrittive per i detergenti nelle lavastoviglie.

 

 

 

 

 

 

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"