Blog di Krugman

Neil Cavuto e la dinamica della disinformazione (15 gennaio 2016)

 

Jan 15 8:18 am

Neil Cavuto and the Dynamics of Misinformation

Josh Marshall notes that during last night’s debate Neil Cavuto seemed to imply that the financial crisis happened on Obama’s watch without saying anything explicitly false. Indeed. But there’s something else going on here, and it’s part of a larger pattern.

I’ve talked in the past about how negative views of Obamacare get propagated:

It goes like this: a lot of the untrue beliefs people have about Obamacare come not so much from outright false reporting as from selective reporting. Every suggestion of bad news gets highlighted — especially, of course, but not only by Fox, the WSJ, etc.. But when it turns out that the news wasn’t really that bad, these sources just move on. There are claims that millions of people are losing coverage — headlines! When it turns out not to be true — crickets! Some experts claim that premiums will rise by double digits — big news! Actual premium numbers come in and they’re surprisingly low — not mentioned.

Something similar applies to economic and market news. Cavuto spoke about the dip in stocks that took place in the very early days of the Obama presidency — which, not incidentally, led a lot of the usual suspects to declare that his policies had already failed — and about the decline in the past few weeks. Somehow no mention of what happened in between. Here’s the full picture:

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It would be interesting to poll Republicans about what happened to the stock market under Obama; my bet is that many, perhaps a majority, believe that it went down, thanks to this technique of only reporting the bad news.

 

Neil Cavuto e la dinamica della disinformazione

Josh Marshall osserva che durante il dibattito dell’altra sera Neil Cavuto [1] sembrava dare per scontato che la crisi finanziaria fosse avvenuta durante il governo di Obama, come se non fosse letteralmente falso. Proprio così. Ma c’è qualcos’altro che continua ad andare avanti in questo senso, e costituisce una aspetto di uno schema più ampio.

Ho parlato in passato su come vengono diffusi punti di vista negativi sulla riforma sanitaria di Obama:

“Avviene in questo modo: che una quantità di false convinzioni che la gente ha sulla riforma sanitaria di Obama provengono non tanto da un giornalismo apertamente falso, ma da un giornalismo selettivo. Ogni apparente cattiva notizia viene evidenziata – in specie, ma non soltanto, da Fox, dal Wall Street Journal etc. Ma quando si scopre che le notizie non erano realmente così negative, queste fonti semplicemente passano oltre. C’è la pretesa che milioni di persone stiano perdendo la copertura assicurativa – titoloni! Quando si scopre che non era vero – grilli [2]! Alcune esperti sostengono che le polizze saliranno a doppia cifra – grande notizia! Arrivano i dati effettivi sulle polizze e sono sorprendentemente bassi – nessuna menzione.”

Qualcosa di simile si applica alle notizie sull’economia e sui mercati. Caputo parlava del calo delle azioni che avvenne nei primissimi giorni della Presidenza Obama – che, non casualmente, portò molti soliti noti a dichiarare che le sue politiche erano già fallite – e del declino nelle poche settimane recenti. In qualche modo, nessuna menzione di quello che è avvenuto in mezzo. Ecco il quadro complessivo:

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[3]

Sarebbe interessante fare un sondaggio tra i repubblicani su quello che è successo al mercato azionario sotto Obama: scommetto che molti, forse la maggioranza, credono che esso sia sceso, grazie a questa tecnica di riportare solo le cattive notizie.

 

 

 

[1] Un conduttore televisivo di orientamento di destra, che opera su Fox News.

[2][2] Non ho trovato un riferimento a questo uso del termine “grilli”; suppongo che stia per “chiacchiere, parlar d’altro, incongrui rumori”.

[3] La tabella mostra l’andamento del mercato azionari nel periodo della Presidenza di Obama; la freccia rossa mostra il dato sul quale di concentra l’attenzione dei repubblicani (“quello che i repubblicani ricordano”).

 

 

 

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