Blog di Krugman

Classi e partiti (29 febbraio 2016)

 

Feb 29 12:36 pm

Partisan Classiness

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Many people in the commentariat are utterly committed to the view that the two major parties are mirror images of each other, despite vast evidence to the contrary. But until Harry Enten directed me to this interesting paper by Grossman and Hopkins, I hadn’t really registered the extent to which the same assumption of symmetry is often made by political scientists. What Grossman and Hopkins do is try to document the very real differences in the two parties’ structure — not in terms of value judgments, but in terms of how they work:

Scholars commonly assume that the American left and right are configured as mirror images to each other, but in fact the two sides exhibit important and underappreciated differences. We argue that the Republican Party is the agent of an ideological movement, while the Democratic Party is best understood as a coalition of social groups.

The next question, which they really don’t answer, is why. And I find myself thinking about Karl Marx.

I don’t know how many people read Capital these days, and to be honest I don’t recommend it unless you’re a historian of some kind. But I’ve always been struck by the very last chapter, which takes on the issue of class. Marx declares that workers, capitalists, and landowners are the three great classes, and that they are so defined in part by shared economic interests. But he identifies a problem:

However, from this standpoint, physicians and officials, e.g., would also constitute two classes, for they belong to two distinct social groups, the members of each of these groups receiving their revenue from one and the same source. The same would also be true of the infinite fragmentation of interest and rank into which the division of social labour splits labourers as well as capitalists and landlords-the latter, e.g., into owners of vineyards, farm owners, owners of forests, mine owners and owners of fisheries.

So, why aren’t physicians and officials, vineyard owners and mine owners, different classes given the divergence of at least some of their interests? We turn back to the book for the explanation, and find:

[Here the manuscript breaks off.]

Oops.

What does this have to do with partisan asymmetry? Well, the Democratic Party looks kind of like the class system Marx said was wrong, without ever getting around to telling us why. It’s a coalition of teachers’ unions, trial lawyers, birth control advocates, wonkish (not, not “monkish” — down, spell check, down!) economists, etc., often finding common ground but by no means guaranteed to fall in line. The Republican Party, on the other hand, has generally been monolithic, with an orthodoxy nobody dares question. Or at least nobody until you-know-who, which is why the establishment keeps imagining that “But he’s not a true conservative!” can make the nightmare go away.

So why are the parties so different? Well, the answer is

[Here the manuscript breaks off.]

OK, not really. But it is a puzzle. I do think that wingnut welfare is part of the story. But there has to be more.

Any suggestions from real political scientists would be especially welcome.

 

 

 

 

 

 

Classi e partiti

Molte persone nell’ambiente dei commentatori della politica sono completamente sbilanciate nell’opinione che i due partiti siano le immagini speculari l’uno dell’altro, nonostante ampie testimonianze contrarie. Ma finché Harry Enten non mi ha indirizzato a questo interessante studio di Grossman e Hopkins, non mi ero realmente reso conto della misura nella quale lo stesso assunto della simmetria viene spesso fatto proprio dai politologi. Quello che Grossman e Hopkins fanno è cercare di documentare le differenze indiscutibili nella struttura dei due partiti – non in termini di giudizi di valore ma dei modi nei quali essi operano:

“Gli studiosi assumono comunemente che la destra e la sinistra americana si configurano come immagini speculari l’una verso l’altra, ma di fatto i due schieramenti mettono in evidenza differenze importanti e sottovalutate. Noi sosteniamo che il Partito Repubblicano è l’agente di un movimento ideologico, mentre il Partito Democratico è meglio definibile come una coalizione di gruppi sociali”.

La domanda successiva, alla quale in realtà essi non rispondono, è perché. E mi sono ritrovato a riflettere su Karl Marx.

Non so quante persone leggono Il Capitale di questi tempi, e onestamente non è una lettura che raccomando, a meno che non siate in qualche modo degli storici. Ma sono sempre rimasto colpito dall’ultimissimo capitolo, che affronta il tema delle classi. Marx dichiara che i lavoratori, i capitalisti ed i proprietari terrieri sono le tre grandi classi, e che esse sono definite in tal modo in parte per gli interessi economici condivisi. Ma egli identifica un problema:

“Tuttavia, da questo punti di vista, anche i dottori e i funzionari, ad esempio, costituirebbero due classi, giacché fanno parte di due gruppi distinti, che ricevono i loro redditi dalla stessa unica fonte. Lo stesso sarebbe vero per l’infinita frammentazione di interessi e ceti sociali nella quale la divisione sociale del lavoro suddivide i lavoratori come i capitalisti ed i proprietari terrieri – questi ultimi, ad esempio, in proprietari di vigne, di fattorie, di foreste, di miniere e di allevamenti di pesce.”

Dunque, perché i medici ed i funzionari, i proprietari di vigne e di miniere, non sono classi differenti, data la divergenza di almeno alcuni loro interessi? Torniamo al libro per la spiegazione, e troviamo:

 

[qua il manoscritto si interrompe.]

 

Ohibò!

Cosa ha a che fare questo con le asimmetrie dei Partiti? Ebbene, il Partito Democratico assomiglia ad una specie di sistema di classi che Marx diceva essere scorretto, senza mai trovare il tempo di spiegarci il perché. É una coalizione di insegnanti, di avvocati di tribunali, di sostenitori del controllo delle nascite, di economisti wonkish (no, non “monkish” – suvvia, controllate l’ortografia! [1]), che spesso cercano un terreno comune ma non è in alcun modo garantito che obbediscano. Il Partito Repubblicano, d’altra parte, generalmente è stato monolitico, con un ortodossia che nessuna osa mettere in dubbio. O almeno nessuno sino a voi-sapete-chi [2], che è la ragione per la quale il gruppo dirigente continua ad immaginarsi che dire “Ma lui non è un vero conservatore!” possa scacciare l’incubo.

Perché, dunque, i partiti sono così diversi? Ebbene, la risposta è:

 

[qua il manoscritto si interrompe.]

 

Ebbene, non proprio così. Ma è un mistero. Io penso per davvero che gli interessi connessi con le carriere siano un pezzo della storia. Ma ci deve essere altro.

Ogni suggerimento da parte dei veri scienziati della politica sarebbe particolarmente gradito.

 

[1] “Wonkish” (termine che Krugman usa di frequente) sta per studiosi, esperti, sgobboni; mentre “monkish” sta per monaci, monacali ….

[2] Trump.

 

 

 

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