Blog di Krugman

Gli scarafaggi della ripresa (3 maggio 2016)

 

May 3 6:46 am

Recovery Cockroaches

Many years ago a long-time policy wonk gave me a very useful metaphor. Bad ideas, he explained, are like cockroaches: no matter how many times you flush them down the toilet, they just keep coming back.

And I guess this is always true. Still, economic debate since the 2008 crisis has seemed unusually cockroach-infested: bad arguments just keep coming back, no matter how totally they have been refuted by evidence.

Jonathan Chait finds Kevin Williamson of National Review reviving, for the umpteenth time, the claim that Obama is an economic failure — despite a record of job creation much better than that of his predecessor, or of any other major advanced country — because we didn’t have a rapid, V-shaped recovery from the 2007-2009 slump.

The key point here is that the sluggish recovery wasn’t a surprise. Chait stresses the Reinhart-Rogoff analysis of the aftermath of financial crises, which was certainly influential, but actually concerns about weak recovery were what a lot of people were predicting in advance — yes, including me.

The key point was that we had suffered from a postmodern recession. Unlike, say, the double-dip recession of 1979-1982, brought on by interest rate hikes to fight inflation, 2007-9 was brought on by private sector overreach: interest rates weren’t very high to begin with, and even cutting them to zero wasn’t enough to offset the downdraft from the housing bust and the banking crisis. So the normal recession-fighting weapons ran out of ammunition. Sustained fiscal stimulus could have led to a better recovery, but it didn’t happen: the Recovery Act was both too small and too short-lived, again something many of us predicted in advance.

But the larger point is that we’ve been through all of this repeatedly. The debate over the causes of sluggish recovery is part of the broader debate about economic models — in which one side predicted runaway inflation and soaring interest rates, while the other, using the same general approach that predicted sluggish recovery, predicted quiescent inflation and rates. Rarely in the history of economics has one side of a debate been so completely vindicated, and the other so completely discredited by events.

And yet the same old arguments just keep being trotted out, with no acknowledgment that we’ve had this debate before. Will nobody send this stuff to the roach motel, where it belongs?

 

Gli scarafaggi della ripresa

Molti anni orsono un vecchio cultore della politica mi fornì una metafora molto utile. Le cattive idee, mi spiegò, sono come gli scarafaggi: non conta quante volte li scarichi nel gabinetto, continuano semplicemente a tornar su.

E penso che questo sia sempre vero. Tuttavia, il dibattito economico a partire dalla crisi del 2008 è sembrato infestato da scarafaggi in modo inconsueto: i cattivi argomenti continuano proprio a ritornare, a prescindere da quanto siano stati completamente confutati dai fatti.

Jonathan Chait scopre che Kevin Williamson, della National Review, rimette in vita, per l’ennesima volta, la pretesa che Obama sia stato un fallimento economico – nonostante una prestazione nella creazione di posti di lavoro assai migliore di quella dei suoi predecessori, o di ogni altro importante paese avanzato – perché non abbiamo avuto una rapida ripresa a forma di “V” [1] dalla recessione del 2007- 2009.

La questione importante in questo caso è che la ripresa fiacca non era una sorpresa. Chait si concentra sull’analisi di Reinhart-Rogoff sulle conseguenze delle crisi finanziarie, che certamente è stata autorevole, ma in effetti le preoccupazioni su una ripresa debole erano quello che molte persone avevano previsto in anticipo – incluso, in effetti, il sottoscritto.

Il punto chiave è che abbiano sofferto di una recessione postmoderna. Diversamente, diciamo, dalle recessioni con un duplice picco degli anni 1979-1982, provocate da rialzi dei tassi di interesse per combattere l’inflazione, quella del 2007-2009 fu provocata dalla sovraesposizione del settore privato: per cominciare i tassi di interesse non erano molto alti, e persino tagliarli a zero non fu sufficiente a bilanciare l’andamento discendente causato  dalla bolla del settore immobiliare e dalla crisi bancaria. Dunque, le normali armi per combattere la recessione avevano esaurito le munizioni. Prolungate misure di sostegno della spesa pubblica avrebbero portato ad una ripresa migliore, ma non accadde: la Legge sulla Ripresa era troppo modesta e di troppo breve durata, anche in questo caso qualcosa che molti di noi avevano previsto in anticipo.

Ma l’aspetto più ampio è che abbiamo ragionato di tutto questo molte volte. Il dibattito sulle cause della ripresa fiacca è parte del dibattito generale sui modelli economici  – nel quale una parte aveva previsto una inflazione fuori controllo e tassi di interesse alle stelle, mentre l’altra, usando lo stesso approccio con il quale veniva prevista una ripresa fiacca, aveva previsto una inflazione e tassi stabili. Raramente nella storia dell’economia la tesi di uno schieramento in un dibattito è stata confermata in modo così completo, e l’altra è stata talmente smentita dagli eventi.

E tuttavia i medesimi argomenti continuano semplicemente ad essere tirati in ballo,  senza nessun riconoscimento che abbiamo avuto questa discussione in precedenza. Nessuno tratterà questa roba con l’insetticida per scarafaggi, con cui dovrebbe essere trattata [2] ?

 

 

[1] Ovvero, una ripresa nella quale, dopo il punto più basso delle recessione, l’economia rapidamente punta verso l’alto.

[2] Dobbiamo modificare la frase per renderla comprensibile, perché il “Motel scarafaggio (roach)” è semplicemente il nome commerciale di un famoso insetticida, come si vede nell’immagine:

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