Blog di Krugman

Saremo vittime della paura? (22 luglio 2016)

 

JUL 22 10:53 AM 

Will Fear Strike Out?

If you want to feel good about the state of America, you could do a lot worse than what I did this morning: take a run in Riverside Park. There are people of all ages, and, yes, all races exercising, strolling hand in hand, playing with their dogs, kicking soccer balls and throwing Frisbees. There are a few homeless people, but the overall atmosphere is friendly – New Yorkers tend to be rushed, but they’re not nasty – and, well, nice.

Yes, the Upper West Side is affluent. But still, I’ve seen New York over the decades, and it has never been as pleasant, as safe in feel, as it is now. And this is the big bad city!

The point is that lived experience confirms what the statistics say: crime hasn’t been lower, society hasn’t been safer, in generations. Which, of course, leads us to the Trump gambit from last night. Can he raise 1968-type fears in a country that looks, feels, and is nothing like it was back then?

I wish I were sure that he can’t. A lot of Republican-leaning voters apparently believe that the economy is terrible in the teeth of their own experience – that the pretty good job market they see is a local aberration. And “crime” may not really mean “crime” – it may just be code for “brown people.”

My guess is that it won’t work, if only because the Democratic coalition is fundamentally bigger than the Republican coalition, and Trump will be an excellent get-out-the-vote motivator. But a little certainty would be very welcome.

 

Saremo vittime della paura?

Se volete avere buone sensazioni sullo stato dell’America, ci sono cose assai peggiori di quella che ho fatto questa mattina: una passeggiata in Riverside Park.  Ci sono persone di tutte le età, che si esercitano per davvero in tutti i modi, andando a passeggio mano nella mano, giocando con i loro cani, dando calci ai palloni e lanciando frisbee. Ci sono alcune persone sfrattate, ma l’atmosfera generale è cordiale – i newyorchesi tendono ad essere frettolosi, ma non sono cattivi – ed è, insomma, gradevole.

È vero, l’Upper West Side è un luogo di benestanti. Eppure, ho visto New York nel corso di decenni, non è mai stata così piacevole, così in apparenza sicura, come è adesso. E questa è la grande città malefica!

Il punto è che l’esperienza vissuta conferma quello che dicono le statistiche: da generazioni la criminalità non è stata più bassa e la società non è stata altrettanto sicura. La qualcosa, naturalmente, ci porta alla mossa iniziale di Trump dell’altra notte. Può egli evocare paure del genere di quelle del 1968 in un paese che sembra, si percepisce ed è del tutto diverso da come era allora?

Vorrei essere sicuro che non può farlo. Molti degli elettori di tendenze repubblicane in apparenza credono che l’economia sia in condizioni terribili a dispetto della loro stessa esperienza – che il mercato del lavoro relativamente buono che constatano sia una forma di anomalia locale. E il “crimine” in realtà può non significare “crimine” – può essere semplicemente un modo di dire per significare “gente di colore”.

La mia impressione è che non funzionerà, non fosse altro perché la coalizione democratica è fondamentalmente molto più grande di quella repubblicana, e Trump sarà un eccellente motivo per portare la gente a votare. Ma un po’ di certezza sarebbe per davvero benvenuta.

 

 

 

 

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