Sembra che il dibattito tra la Clinton e Trump abbia consentito a milioni di americani di farsi un'idea diretta della natura dei due avversari, modificando nettamente impressioni che derivavano da una campagna giornalistica che stava tentando di applicare alla candidata democratica lo stesso metodo che venne usato nel 2000 contro Al Gore. Di fatto, la Clinton è apparsa informata, ironica, persino gradevole; mentre Trump è apparso disinformato, permaloso e persino villano. Il che apre una domanda: è mai possibile che il giornalismo non abbia sue regole implicite che possano garantire di non raggiungere tali livelli di irresponsabilità?
[1] Suppongo che in questo caso il riferimento sia all’imminente confronto televisivo. [2] Il New York Times, giacché il blog di Krugman è un prodotto ...
Spesso i commentatori della campagna elettorale si lamentano per la scarsità di nuove idee, salvo non accorgersene quando ci si imbattono. E' il caso delle proposte della Clinton in materia di assistenza ai lavoratori con figli. Ella ha proposto 12 settimane di congedi pagati per i genitori che devono assistere i loro bambini, i familiari ammalati, e anche per riprendersi da loro malattie. Queste proposte si vanno ad aggiungere alle misure di difesa e di estensione della riforma sanitaria di Obama, che da sole garantirebbero assistenza a dieci milioni di americani in più (mentre la abrogazione della riforma che vuole Trump la toglierebbe ad una ventina di milioni che ora l'hanno). E che la Clinton abbia a cuore queste tematiche è anche dimostrato dalla scelta che ha compiuto di mettere a capo della sua squadra di consiglieri economici una persona come Heather Boushey, esperta di tematiche della vita reale dei genitori, in particolare delle donne che lavorano. Che oggi sono per il 64 per cento madri di bambini con meno di 6 anni, mentre nel 1975 erano soltanto il 39 per cento.
[1] Si tratta del nome di un account twitter che è stato inaugurato da alcuni giornalisti americani, inserendo varie frasi di Mussolini. Finché non è ...
[1] Il Gerrymandering (parola d’origine inglese che rappresenta la fusione di due termini, quello di Elbridge “Gerry” e “salamander”, salamandra) è un metodo ingannevole per ridisegnare i confini dei collegi ...
Ancora un articolo sul tema della "veridicità" dei resoconti giornalistici americani, in attesa del primo dibattito televisivo della coppia Trump Clinton di lunedì prossimo. Krugman si spinge sino a suggerire in modo dettagliato quali potrebbero essere i criteri di condotta sia dei moderatori che dei giornalisti del giorno dopo. In un certo senso, egli analizza anche i fattori logici che possono spingere il mondo dell'informazione alle "false simmetrie". Ma niente può giustificare un giornalismo che si esenta dal raccontare i fatti. E il grado di ricorso alla bugia nel dibattito elettorale è diventato il tema di prima grandezza degli Stati Uniti. O meglio, oggi lo è con particolare evidenza, dopo varie disavventure passate.
[1] Sulla trasmissione televisiva nella quale il giornalista, evidentemente un bel po’ fazioso, Matt Lauer ha intervistato sia Trump che la Clinton, si sono lette ...
[1] La connessione nel testo inglese è con un articolo del 9 giugno su Project Syndicate di Bruce Krogh e Jonathan Ledgard. Quell’articolo mette in ...
[1] Le tredici colonie del Nord America che dopo la dichiarazione di indipendenza si unirono negli Stati Uniti: New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, North Carolina, South Carolina, e Georgia. ...
Una parte dell'elettorato americano giovane sembra attratta dal voto al candidato del movimento "libertariano" Gary Johnson. Occorrerebbe avere un'idea delle sue proposte: eliminazione delle tasse sui redditi, eliminazione di ogni regolamentazione ambientale, eliminazione delle scuole pubbliche, privatizzazione di tutto quello che è in capo alla amministrazione pubblica. Davvero così tanti giovani sono per un programma del genere? E' molto più probabile che questo fenomeno derivi da un equivoco. Ma il voto non può essere ridotto ad una mera affermazione di bizzarro individualismo; ci si deve pur chiedere quale paese si desidera.
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