SEP 27 1:19 PM
Last night’s debate was an incredible blowout — yet both candidates were pretty much who we already knew they were. This was the Hillary Clinton of the Benghazi hearing confronting the Donald Trump we’ve seen at every stage of the campaign.
But this then raises a question: how did the race get so close? Why, on the eve of the debate, did polls show at best a narrow Clinton lead? What happened to the commanding lead Clinton held after the conventions?
You might say that Clinton ran a terrible campaign — but what, exactly, did she do? Trump may have learned to read from a TelePrompter, but was that such a big deal?
Well, my guess is that it was the Goring of Hillary: beginning in late August, with the AP report on the Clinton Foundation, the mainstream media went all in on “abnormalizing” Mrs. Clinton, a process that culminated with Matt Lauer, who fixated on emails while letting grotesque, known, Trump lies slide. Here’s a graphic, using the Upshot’s estimate of election probabilities (which is a useful summary of what the polls say):
The thing is, it was all scurrilous. The AP, if it had been honest, had found no evidence of wrongdoing or undue influence; if meeting a Nobel Peace Prize winner who happened to be a personal friend was their prime example … But dinging the Clintons was what the cool kids were supposed to do, with normal rules not applying.
And this media onslaught pushed the race quite close on the eve of the first debate. It was feeling like 2000 all over again; and I think Jamelle Bouie got this exactly right:
But it all went off script last night, partly because HRC did so well and DJT so badly — but also, I think, because pressure from progressives ensured that there was a lot of real-time fact-checking.
Whether it turns out to have been enough to turn the tide remains to be seen. But anyone in the media who participated in the razzing of Hillary Clinton should think about what we saw on that stage, and ask himself what the hell he thought he was doing.
Come è successo che la competizione si è fatta ravvicinata?
Il dibattito della notte scorsa è stata un’incredibile vittoria a mani basse – tuttavia entrambi i candidati erano praticamente gli stessi che già conoscevamo. Hillary Clinton era la stessa della audizione sui fatti di Bengasi, di fronte a un Donald Trump come lo abbiamo conosciuto in ogni momento della campagna elettorale.
Ma questo solleva una domanda: come è stato possibile che la competizione si sia fatta così ravvicinata? Perché, al momento del dibattito, i sondaggi mostravano al massimo un lieve vantaggio della Clinton? Cosa è successo al vantaggio imponente che la Clinton deteneva dopo le convenzioni?
Si potrebbe sostenere che la Clinton abbia gestito assai male la campagna elettorale – ma perché, esattamente, lo ha fatto? Trump può aver imparato a leggere da TelePrompter, ma è stata una faccenda così grossa?
Ebbene, la mia impressione è che è stato il trattamento simile a quello di Al Gore ricevuto da Hillary: a cominciare dalla fine di agosto, con il rapporto della Associated Press sulla Fondazione Clinton, la parte prevalente dei media si è ritrovata in una “anormalizzazione” della signora Clinton, un processo che h avuto il suo picco con Matt Lauer, che si era fissato sulle email nel mentre consentiva la grottesca, ben nota valanga di bugie di Trump. Ecco un grafico, utilizzando la stima di Upshot sulle probabilità di elezione (che è una sintesi utile di quello che dicono i sondaggi):
Il punto è che è stato tutto osceno. La Associated Press, se fosse stata onesta, non avrebbe trovato alcuna prova di mala condotta o di influenza impropria; se incontrare un Premio Nobel che si dà il caso fosse anche un amico personale era il loro esempio più importante …. Ma picchiare sui Clinton era quello che si supponeva che i ragazzi per bene dovessero fare, non applicando le regole normali.
E questo attacco violento dei media ha ravvicinato abbastanza la competizione al momento del primo dibattito. Sembrava di respirare nuovamente l’aria del 2000; ed io penso che Jamelle Bouie lo ha espresso in modo del tutto giusto:
(nel Tweet della Bouie è scritto: “Si ha la sensazione che un certo numero di commentatori fossero delusi di non poter proclamare Trump vincitore”, e cita come esempio un giudizio di Greg Dworkin, secondo il quale i dibattiti non contano, la Clinton vincerà ma i dibattiti non influenzano i sondaggi)
Ma la notte scorsa è andato tutto storto, in parte perché la Clinton si è comportata così bene e Trump così male – ma anche, penso, perché la pressione dei progressisti ha assicurato che ci fosse un bel po’ di controllo di attinenza ai fatti in tempo reale.
Resta da vedere se sarà stato sufficiente per cambiare il corso degli eventi. Ma tutti quelli che hanno partecipato nei media a farsi beffe di Hillary Clinton dovrebbero riflettere a che cosa stavamo assistendo in quel momento, e chiedersi cosa diavolo pensavano di fare.
By mm
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