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E adesso? Pensieri personali (dal blog di Krugman, 9 novembre 2016)

NOV 9 5:00 PM

 

Now What? Personal Thoughts

 

Anyone who claims to be philosophical and detached after yesterday is either lying or has something very wrong with him (or her, but I doubt many women are in that camp.) It’s a disaster on multiple levels, and the damage will echo down the decades if not the generations. And like anyone on my side of this debate, I keep feeling waves of grief.

It’s natural, only human, to engage in recriminations, some of which are surely deserved. But while a post-mortem is going to be necessary, lashing out doesn’t seem helpful — or good for the lashers-out themselves.

Eventually those of us on the center-left will have to talk about political strategy. For now, however, I want to share some thoughts on how we should deal with this personally.

First of all, it’s always important to remember that elections determine who has the power, not who has the truth. The stunning upset doesn’t mean that the alt-right is correct to view nonwhites as inferior, that voodoo economics works, whatever. And you have to hold to the truth as best you see it, even if it suffers political defeat.

That said, does it make sense on a personal level to keep struggling after this kind of blow? Why not give up on trying to save the world, and just look out for yourself and those close to you? Quietism does have its appeal. Admission: I spent a lot of today listening to music, working out, reading a novel, basically taking a vacation in my head. You can’t help feeling tired and frustrated after this kind of setback.

But eventually one has to go back to standing for what you believe in. It’s going to be a much harder, longer road than I imagined, and maybe it ends in irreversible defeat, if nothing else from runaway climate change. But I couldn’t live with myself if I just gave up. And I hope others will feel the same.

 

E adesso? Pensieri personali

Chiunque, dopo ieri, sostenga di vedere le cose con filosofia e con distacco o sta mentendo o ha dentro di sé qualcosa di molto sbagliato (vale per gli uomini o per le donne, ma dubito che molte donne siano in questo campo). È un disastro a vari livelli, e il danno risuonerà per decenni se non per generazioni. E come tutti coloro che stanno dalla mia parte in questo confronto, continuo a provare ondate di dispiacere.

È naturale, semplicemente umano, impegnarsi in recriminazioni, alcune delle quali sono certamente meritate. Ma se una analisi retrospettiva sarà indispensabile, prendersela con gli altri non aiuterà – e non farà bene neanche a coloro che si lasceranno andare a quella reazione.

Alla fine quelli che tra noi si collocano nel centro sinistra, dovranno discutere di strategia politica. Per adesso, tuttavia, intendo condividere qualche opinione su come dovremmo misurarci con tutto questo sul piano personale.

Prima di tutto, è sempre importante ricordarsi che le elezioni determinano chi ha il potere, non chi ha la verità. La scioccante sconfitta non significa che la nuova destra abbia ragione a considerare i non bianchi come inferiori, o che l’economia voodoo, qualsiasi cosa significhi, funzioni. E si deve restare attaccati alla verità nel modo migliore in cui si riesce a capirla, anche se si patisce una sconfitta politica.

Ciò detto, ha senso a livello personale continuare a battersi, dopo una batosta di questo tipo? Perché non smetterla di cercare di salvare il mondo, e limitarsi a prendersi cura di sé stessi e di quelli che ci sono vicini? Il quietismo ha davvero un suo fascino. Lo ammetto: oggi ho speso molto tempo ad ascoltare musica, a tenermi in esercizio, a leggere un racconto, fondamentalmente a riposarmi il cervello. Non si può non sentirsi stanchi dopo una botta del genere.

Ma alla fine si deve tornare a battersi per ciò in cui si crede. Sarà una strada molto più difficile e più lunga di quello che avevo immaginato, e forse si concluderà con una sconfitta irreversibile, se non altro per un cambiamento climatico fuori controllo. Ma non potrei vivere con me stesso se mi dessi semplicemente per vinto. E spero che la stessa cosa la sentiranno gli altri.

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