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Cosa vogliono gli elettori di Trump? (dal blog di Krugman, 17 dicembre 2016)

DEC 17 10:24 AM

 

What Do Trump Voters Want?

Brad DeLong has an interesting meditation on markets and political demands — inspired by a note from Noah Smith — that offers food for thought. I wonder, however, if Brad’s discussion is too abstract; and I also wonder whether it fully recognizes the disconnect between what Trump voters think they want and reality. So, an entry of my own.

What Brad is getting at is the widespread belief by, well, almost everyone that they are entitled to — have earned — whatever good hand they have been dealt by the market economy. This is reflected in the more or less universal belief of the affluent that they deserve what they have; you could see this in the rage of rentiers at low interest rates, because it’s the Fed’s job to reward savers, right? In this terrible political year, the story was in part one of people in Appalachia angrily demanding a return of the good jobs they used to have mining coal — even though the world doesn’t want more coal given fracking, and it can get the coal it still wants from strip mines and mountaintop removal, which don’t employ many people.

And what Brad is saying, I think, is that what those longing for the return to coal want is those jobs they deserve, where they earn their money — not government handouts, no sir.

A fact-constrained candidate wouldn’t have been able to promise such people what they want; Trump, of course, had no problem.

But is that really all there is? Working-class Trump voters do, in fact, receive a lot of government handouts — they’re almost totally dependent on Social Security for retirement, Medicare for health care when old, are quite dependent on food stamps, and many have recently received coverage from Obamacare. Quite a few receive disability payments too. They don’t want those benefits to go away. But they managed to convince themselves (with a lot of help from Fox News etc) that they aren’t really beneficiaries of government programs, or that they’re not getting the “good welfare”, which only goes to Those People.

And you can really see this in the regional patterns. California is an affluent state, a heavy net contributor to the federal budget; it went 2-1 Clinton. West Virginia is poor and a huge net recipient of federal aid; it went 2 1/2-1 Trump.

I don’t think any kind of economic analysis can explain this. It has to be about culture and, as always, race.

 

Cosa vogliono gli elettori di Trump?

Brad DeLong pubblica una interessante riflessione sui mercati e sulle richieste della politica – ispirata da una nota di Noah Smith – che offre materia per il pensare. Ho l’impressione, tuttavia, che il discorso di Brad sia troppo astratto; e mi chiedo anche se esso riconosca pienamente il divario tra quello che gli elettori di Trump pensano di volere e la realtà. Dunque, un mio contributo.

Quello che Brad vuol ribadire è il convincimento generale da parte, diciamo pure, di quasi tutti di avere il diritto – di esserselo guadagnato – a ricevere qualsiasi buona opportunità dall’economia di mercato. Questo si riflette nel convincimento più o meno universale dei benestanti di meritare quello che hanno; in questo potreste scorgere la rabbia dei redditieri per i bassi tassi di interesse, giacché sarebbe compito della Fed premiare i risparmiatori, non è così? In quest’anno politicamente terribile, questa è stata in parte la storia della gente negli Appalachi, che chiede di riavere i buoni posti di lavoro a cui era abituata nelle miniere di carbone – anche se il mondo, con la fratturazione degli scisti, non vuole più carbone, e può avere il carbone che vuole ancora dalle miniere a cielo aperto e dalla rimozione delle cime delle montagne, che non occupano molte persone.

E quello che Brad sta dicendo, penso, è che quello che vogliono coloro che desiderano il ritorno al carbone sono quei posti di lavoro che meritano, dove guadagnano soldi, non l’elemosina dei Governi, nossignori.

Un candidato costretto a stare ai fatti non sarebbe stato capace di promettere a quelle persone quello che vogliono; Trump, ovviamente, non aveva problemi.

Ma è realmente tutto qua? Gli elettori di Trump della classe lavoratrice, di fatto, ricevono molta assistenza da parte del Governo – sono quasi totalmente dipendenti dalla Previdenza Sociale per le pensioni, da Medicare per l’assistenza sanitaria quando sono vecchi, sono abbastanza dipendenti dagli aiuti alimentari e molti hanno di recente ricevuto la copertura assistenziale dalla legge di Obama. Ma essi si sono sforzati di convincersi (con un bel po’ di aiuto da parte di Fox News e di altri) di non essere i reali beneficiari dei programmi del Governo, oppure di non essere loro coloro che ricevono la “assistenza buona”, che va soltanto a Quella Gente [1].

E nei modelli regionali si può, in effetti, vedere tutto questo. La California è uno Stato ricco, un contributore netto di peso al bilancio federale; ha votato per la Clinton 2 contro 1. Il West Virginia è povero e un ampio beneficiario netto dell’aiuto federale; ha votato 2 a 1 per Trump.

Io penso che nessuna analisi economica lo possa spiegare. Ha a che fare con la cultura e, come sempre, con la razza.

 

[1] Ovvero alle minoranze etniche, alla gente di colore.

 

 

 

 

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