febbraio 2017 Archive

Ragazzo, dov’è la mia politica? (dal blog di Krugman, 6 febbraio 2017)

[1] Si può supporre che il “voi-sapete-chi” si riferisca ad Hitler, dato che ‘autostrada’ viene scritto in tedesco. [2] Il mito del “little guy” (“ragazzino”, ...

L’argomento progressista a favore della abolizione della tassa sul reddito delle società, di Ed Dolan (dal blog Economonitor, 17 gennaio 2017)

[1] La traduzione è lunghina, ma la questione è complicata. Il “corporate free speech” possiamo tradurlo come il “diritto di espressione delle società”, ed è ...

La primavera dei truffatori, di Paul Krugman (New York Times 6 febbraio 2017)

Tra le iniziative di Trump, sta aprendosi anche il fronte di un attacco alla legislazione di riforma del sistema finanziario. Quella legislazione nacque con Obama come risposta alla crisi finanziaria, ed oggi Trump, i repubblicani del Congresso e il sistema finanziario cercano di rimetterla in discussione. Si concentrano in particolare sulle disposizioni relative alla informazione e alla protezione degli utenti del sistema finanziario; comportamenti che nel corso di un anno decidono, secondo uno studio della Amministrazione Obama, di qualcosa come 17 miliardi di dollari, che dalle tasche dei risparmiatori passano alle tasche dei consulenti. Un altro argomento per il quale definire Trump un populista appare un po' incongruo.

I leader europei dovrebbero lasciar perdere il Fiscal Compact, di Francesco Saraceno e Gustavo Piga (da Social Europe, 3 febbraio 2017)

[1] Si può tradurre semplicemente con “Accordo di finanza pubblica”.          

Donald la minaccia, di Paul Krugman (New York Times 3 febbraio 2017)

Nelle prime due settimane si è assistito ad un elenco pauroso di infortuni di Trump e dei suoi collaboratori: lo scontro telefonico con il Primo Ministro australiano che dovrebbe rimangiarsi un accordo siglato con gli Stati Uniti, l'altro scontro con il leader del Messico che è stato invitato a metter da parte le su forze armate ed utilizzare quelle americane, la tensione con l'Iran,i toni piuttosto arroganti con la Germania. E il guaio maggiore di tutti: che tutto questo non assomiglia per niente ad una provocazione calcolata; somiglia piuttosto ad uno squilibrio psicologico che non si ha idea di come correggere.

Il commercio nelle bugie di Trump, di J. Bradford DeLong (da Project Syndicate, 2 febbraio 2017)

[1] L’espressione idiomatica dice che si deve usare un cucchiaio assai lungo se si mangia una zuppa col diavolo, per evitare di stargli troppo vicini. ...

La Germania, l’euro e la manipolazione valutaria (dal blog di Krugman, 1 febbraio 2017)

[1] Il “deflatore” è un indice dei prezzi che consente di distinguere gli aumenti reali del prodotto nazionale da quelli dovuti all’inflazione. Lo specifico deflatore ...

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