marzo 2017 Archive

Un piano destinato a fallire (dal blog di Krugman)

[1] Ovvero, con una sanità interamente pubblica (“single-payer” significa con un unico centro di pagamenti, e dunque senza la funzione intermedia delle assicurazioni private). [2] ...

La tassa Americana al confine, di Nouriel Roubini (da Project Syndicate, 3 marzo 2017)

     

Un partito che non è preparato a governare, di Paul Krugman (New York Times 6 marzo 2017)

Gli attuali episodi del Governo dei repubblicani mostrano una impressionante incapacità ad operare, che non si può soltanto attribuire a Trump e chiama in causa i repubblicani nel Congresso. Dopo anni nei quali ci si è rifiutati di considerare le basi logiche della riforma sanitaria di Obama, promettendo di abrogarla senza sapere come evitare la perdita della assistenza per 20 milioni di persone, pare ci si orienti ad una pessima copia di quella riforma, che comunque lascerà molta gente senza assistenza, scontentando un po' tutti. La riforma delle tasse sulle imprese rischia di diventare anch'essa indigesta per molti conservatori, cosicché probabilmente ci si ridurrà soltanto a grandi sgravi fiscali sui ricchi. E' lo spettacolo avvilente di un Partito che ha rinunziato da tempo a ragionare affidandosi a vuoti slogan.

Ripensare la crescita della produttività, di Brad DeLong (da Project Syndicate, 3 marzo 2017)

     

Il carbone è una condizione mentale (dal blog di Krugman, 1 marzo 2017)

[1] La linea rossa indica l’andamento dal 199o al 2015 degli occupati nel settore socio assistenziale e quella blu nel settore minerario, nel West Virginia ...

Addio manipolazioni, siamo alla disonestà pura e semplice, di Paul Krugman (New York Times 3 marzo 2017)

Il numero di personaggi nominati da Trump ad incarichi pubblici nella squadra di Governo che hanno rilasciato dichiarazioni false al Congresso nel corso delle audizioni, è ormai quasi superiore a quello di coloro che non l'hanno fatto. Ovviamente, questo dipende dall'esempio del capo; ma dipende anche da un mutamento generale di stile e di moralità politica. Si mente con spudoratezza, senza stile e senza accorgimenti. Si contraddice quello che si era detto il giorno precedente. E se ci sono stati episodi luminosi di giornalismo di recente nell'accertamento della verità, è anche vero che il discorso congressuale di Trump è stato accolto con evidente servilismo. Si può sperare che sia stato solo un episodio.

Aggravare le crisi, di Jeffrey Frankel (da Project Syndicate, 21 febbraio 2017)

[1] La Volcker Rule è la norma che vieta il “trading proprietario” alle banche d’affari, vale dire l’utilizzo dei depositi per attività dirette sui mercati, ...

Come usare l’indignazione, di Paul Krugman (New York Times 27 febbraio 2017)

Un articolo - se mi è concesso stavolta di presentarlo in questo modo - che mostra a che punto è l'America (che di norma, nei nostri giornali, viene nei giorni pari trattata con un certo sbigottimento, o magari ammirazione, mentre nei giorni dispari si mette l'accento sul fatto che, comunque, agli americani andrebbe 'bene così'). Il tema è quello delle forme legittime di resistenza civile ad una svolta autoritaria. Perché Trump è ormai questo: un attacco ai valori democratici ed alla autonomia della società civile americana, e non solo una quotidiana sorpresa per il mondo intero. All'estero si fa fatica ad ammettere con chiarezza che la democrazia è a rischio nel paese più potente al mondo; è un dato di fatto sul quale si preferisce sorvolare. Ma per molti americani il problema è quello.

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