MARCH 10, 2017 6:36 PM
di Paul Krugman
I claim no special expertise in the legislative process. But reading a couple of pieces about what looks like a health care debacle from the good folks at Vox, I have some thoughts about what’s going on — namely, don’t presume that Ryan and company have any idea what they’re doing.
Start with Ezra Klein, who speculates that Ryan has advanced this ludicrous plan in the hope and expectation that it won’t pass. His reasoning is that Ryan is too skilled an operator to get caught off-guard as he seems to have:
Paul Ryan isn’t an amateur. He is, arguably, the most skilled policy entrepreneur of his generation. He is known for winning support from political actors and policy validators who normally reject his brand of conservatism. The backing he’s built for past proposals comes from painstaking work talking to allies, working on plans with them, preparing them for what he’ll release, hearing out their concerns, constructing processes where they feel heard, and so on. He’s good at this kind of thing. But he didn’t put in the work here. And there are consequences to that.
But has Ryan ever put together major legislation with any real chance of passage? Yes, he made a name for himself with big budget proposals that received adoring press coverage. But these were never remotely operational — they were filled not just with magic asterisks — tax loophole closing to be determined later, cost savings to be achieved via means to be determined later — but with elements, like converting Medicare into a voucher system, that would have drawn immense flack if they got anywhere close to actually happening.
In other words, he has never offered real plans for overhauling social insurance, just things that sound like plans but are basically just advertisements for some imaginary plan that might eventually be produced. Actually pulling together a coalition to get stuff done? Has he ever managed that?
What I’d say is that Ryan is not, in fact, a policy entrepreneur. He’s just a self-promoter, someone who has successfully sold a credulous media on a character he plays: Paul Ryan, Serious, Honest Conservative Policy Wonk. This is really his first test at real policymaking, which is a very different process. There’s nothing strange about his inability to pull off the real thing, as opposed to the act.
Meanwhile, Sarah Kliff, in the new VoxCare newsletter, is puzzled by the apparent disagreement among Republicans about what CBO is likely to say:
The only people who have advance access to the CBO numbers are the Republican legislators who actually worked on the bill. They’ve been working with the budget agency for months now to create a score.
But have they really been working with CBO for months? They may have been talking, but was it about anything resembling Obamacare 0.5? Everything else about the AHCA looks slapdash, like something thrown together in a few days by people who hadn’t thought at all about what a flat tax credit and a widened age band would mean for, say, people in Alaska with its expensive insurance, or low-middle-income Trump voters in their 60s. I have no inside information, but this sure looks as if they were still dithering about the whole principle of their Obamacare replacement until at most a few weeks ago, and didn’t work with CBO because they had nothing to work with.
In other words, maybe this looks like amateur hour because it is. Ryan isn’t a skilled politician inexplicably losing his touch, he’s a con artist who started to believe his own con; Republicans didn’t hammer out a workable plan because there is no such plan, and anyway they have no idea what that would involve.
Or to put it another way, this could just be more malevolence tempered by incompetence.
Repubblicani furbi?
di Paul Krugman
Non pretendo di avere nessuna particolare esperienza del procedimento legislativo. Ma, leggendo un paio di articoli scritti da persone capaci su VOX su quella che sembra una débâcle della assistenza sanitaria, mi vengono alcuni pensieri su quanto sta accadendo – in altri termini, io non suppongo che Ryan e compagnia abbiano alcuna idea di quello che stanno facendo.
Parto da Ezra Klein, che avanza la congettura che Ryan abbia proposto questo assurdo progetto nella speranza e nella aspettativa che non passerà. Il suo ragionamento è che Ryan è un operatore troppo esperto per essere colto impreparato come sembra:
“Paul Ryan non è un dilettante. È probabilmente l’organizzatore politico più preparato della sua generazione. È conosciuto per la sua capacità di ottenere consenso da parte di soggetti e analisti politici che normalmente non condividono il suo genere di conservatorismo. Il supporto che si è costruito nelle proposte passate deriva da un lavoro diligente di confronto con i suoi colleghi, lavorando assieme ad essi sui progetti, preparandoli a quello che renderà pubblico, ascoltando le loro preoccupazioni, costruendo procedure nelle quali essi si sentano ascoltati, e così via. In questo genere di cose è bravo. Ma in questo caso non ha svolto una attività del genere. E questo ha le sue conseguenze.”
Ma Ryan ha mai messo assieme importanti proposte legislative che abbiano possibilità reali di essere approvate? È vero, si è fatto un nome con grandi proposte di bilancio che hanno ricevuto una attenzione ammirata da parte della stampa. Ma queste proposte non sono mai state neanche lontanamente operative. Erano piene zeppe non solo di magici ‘rimandi’ – elusioni fiscali da essere determinate in un secondo tempo, risparmi sui costi da essere ottenuti con metodi che dovevano essere fissati successivamente – ma di elementi, come la conversione di Medicare in un sistema di voucher, che avrebbero provocato reazioni enormi se in qualche modo fossero arrivati davvero vicini a realizzarsi.
In altre parole, non ha mai offerto progetti reali per ristrutturare la previdenza sociale, soltanto cose che assomigliano a progetti ma che sono fondamentalmente annunci pubblicitari per qualche piano immaginario che alla fine potrebbe essere prodotto. Mettere davvero assieme una coalizione per fare cose del genere? Ha mai organizzato una cosa del genere?
Questa è la ragione per la quale io non direi che Ryan è, in pratica, un organizzatore della politica. È uno che si fa pubblicità, un personaggio che ha rivenduto con successo a media creduloni la parte che recita: Paul Ryan, Conservatore Serio ed Onesto, Esperto di Politica. Questa volta egli si trova dinanzi alla prima verifica di una reale operazione politica, che è un procedimento completamente diverso. Non c’è niente di strano nella sua incapacità a portare a termine una cosa reale, anziché una messinscena.
Nello stesso tempo, Sarah Kliff, nella nuova newsletter su VoxCare, si interroga sull’apparente disaccordo tra i repubblicani su quello che è probabile dirà l’Ufficio Congressuale per il Bilancio:
“Le sole persone che hanno un accesso preventivo ai dati dell’Ufficio Congressuale per il Bilancio sono i legislatori repubblicani che hanno effettivamente lavorato sulla proposta di legge. Stanno lavorando da mesi sino ad oggi con l’agenzia sul bilancio per dar vita ad una stima.”
Ma davvero stanno lavorando da mesi con il CBO? Forse ci hanno parlato, ma si tratta di qualcosa che aveva la minima somiglianza con la proposta di una ‘mezza’ Obamacare? Tutto il resto che ha a che fare con l’Agenzia per l’Amministrazione della Assistenza Sanitaria (AHCA) sembra essere stato abborracciato, come qualcosa che è stato messo assieme in pochi giorni da persone che non hanno affatto riflettuto su quello che avrebbero significato dei crediti di imposta ‘piatti’ e un più ampio raggruppamento anagrafico, ad esempio, per le persone in Alaska con le loro costose assicurazioni, o per gli elettori di Trump con redditi medio bassi che si collocano attorni ai sessant’anni. Non ho informazioni di prima mano, ma appare certo che questo sia come se stessero ancora tergiversando, come facevano al massimo sino a poche settimane fa, sull’idea generale della loro sostituzione della riforma di Obama, e non hanno lavorato assieme al CBO perché non avevano niente su cui lavorare assieme.
In altre parole, se questo somiglia ad un passatempo per dilettanti, è perché si tratta proprio di quello. Ryan non è un politico esperto che incomprensibilmente sta perdendo il suo talento, è un genio della truffa che ha cominciato a convincersi della sua propria truffa; i repubblicani non hanno elaborato un progetto funzionante perché un tal progetto non esiste, e in ogni modo non hanno idea di cosa comporterebbe.
Oppure, per dirla in altro modo, questa potrebbe essere soltanto una maggiore “cattiva disposizione d’animo temperata da incompetenza” [1].
[1] È la bella definizione che ha dato nei giorni passati l’esperto legale Benjamin Wittes a proposito del famoso ordine esecutivo di Trump sugli immigrati dai paesi arabi: ‘cattiveria con l’aggiunta di incompetenza”.
Appropriata anche in questo caso, se si considera che i disastrosi peggioramenti che vengono proposti alla riforma di Obama si riducono, in fondo, a far pagare molto di più gli anziani, soprattutto se di basso reddito.
By mm
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