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Consiste tutto nel disprezzo di Trump, di Paul Krugman (New York Times 26 maggio 2017)

 

It’s All About Trump’s Contempt

Paul Krugman MAY 26, 2017

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For journalists covering domestic policy, this past week poses some hard choices. Should we focus on the Trump budget’s fraudulence — not only does it invoke $2 trillion in phony savings, it counts them twice — or on its cruelty? Or should we talk instead about the Congressional Budget Office assessment of Trumpcare, which would be devastating for older, poorer and sicker Americans?

There is, however, a unifying theme to all these developments. And that theme is contempt — Donald Trump’s contempt for the voters who put him in office.

You may recall Trump’s remark during the campaign that “I could stand in the middle of Fifth Avenue and shoot somebody and I wouldn’t lose any voters.” Well, he hasn’t done that, at least so far. He is, however, betting that he can break every promise he made to the working-class voters who put him over the top, and still keep their support. Can he win that bet?

When it comes to phony budget math — remember his claims that he would pay off the national debt? — he probably can. We’re not talking about anything subtle here; we’re talking about a budget that promises to “abolish the death tax,” then counts $330 billion in estate tax receipts in its rosy forecast. But even I don’t expect to see this kind of fraud get much political traction.

The bigger question is whether someone who ran as a populist, who promised not to cut Social Security or Medicaid, who assured voters that everyone would have health insurance, can keep his working-class support while pursuing an agenda so anti-populist it takes your breath away.

To make this concrete, let’s talk about West Virginia, which went Trump by more than 40 percentage points, topped only by Wyoming. What did West Virginians think they were voting for?

They are, after all, residents of a poor state that benefits immensely from federal programs: 29 percent of the population is on Medicaid, almost 19 percent on food stamps. The expansion of Medicaid under Obamacare is the main reason the percentage of West Virginians without health insurance has halved since 2013.

Beyond that, more than 4 percent of the population, the highest share in the nation, receives Social Security disability payments, partly because of the legacy of unhealthy working conditions, partly because a high fraction of the population consists of people who suffer from chronic diseases, like diabetics — whom Mick Mulvaney, Trump’s budget director, thinks we shouldn’t take care of because it’s their own fault for eating poorly.

And just to be clear, we’re talking about white people here: At 93 percent white, West Virginia is one of the most minority- and immigrant-free states in America.

So what did the state’s residents think they were voting for? Partly, presumably, they supported Trump because he promised — falsely, of course — that he could bring back the well-paying coal-mining jobs of yore.

But they also believed that he was a different kind of Republican. Maybe he would take benefits away from Those People, but he would protect the programs white working-class voters, in West Virginia and elsewhere, depend on.

What they got instead was the mother of all sucker punches.

Trumpcare, the budget office tells us, would cause 23 million people to lose health insurance, largely through cuts to Medicaid — remember, the program that benefits almost a third of West Virginians. It would also lead to soaring premiums — we’re talking increases on the order of 800 percent — for older Americans whose incomes are low but not low enough to qualify for Medicaid. That describes a lot of Trump voters. Then we need to add in the Trump budget, which calls for further drastic cuts in Medicaid, plus large cuts in food stamps and in disability payments.

What would happen to West Virginia if all these Trump policies went into effect? Basically, it would be apocalyptic: Hundreds of thousands would lose health insurance; medical debt and untreated conditions would surge; and there would be an explosion in extreme poverty, including a lot of outright hunger.

Oh, and it’s not just about crucial benefits, it’s also about jobs. Coal isn’t coming back; these days, West Virginia’s biggest source of employment is health care and social assistance. How many of those jobs would survive savage cuts in Medicaid and disability benefits?

Now, to be fair, the Trump budget would protect West Virginians from the ravages of the estate tax, which affects around 20 — that’s right, 20 — of the state’s residents each year.

So many of the people who voted for Donald Trump were the victims of an epic scam by a man who has built his life around scamming. In the case of West Virginians, this scam could end up pretty much destroying their state.

Will they ever realize this, and admit it to themselves? More important, will they be prepared to punish him the only way they can — by voting for Democrats?

 

Consiste tutto nel disprezzo di Trump, di Paul Krugman

New York Times 26 maggio 2017

La settimana passata ha posto dinanzi ad alcune scelte difficili i giornalisti che si occupano di politica interna. Dovevamo concentrarci sugli inganni del bilancio di Trump –  non soltanto si appella a due mila miliardi di falsi risparmi, ma li conta due volte – o sulla sua spietatezza? Oppure dovevamo piuttosto parlare della valutazione dell’Ufficio Congressuale del Bilancio sulla proposta di Trump in materia di assistenza, che sarebbe devastante per gli americani più anziani, più poveri e più ammalati?

In tutti questi sviluppi, tuttavia, c’è un tema unificante. E quel tema è il disprezzo – il disprezzo di Donald Trump per gli elettori che l’hanno messo in carica.

Vi potreste ricordare l’osservazione di Trump durante la campagna elettorale, secondo la quale “potrei piazzarmi nel bel mezzo della Quinta Strada e sparare a qualcuno e non perderei alcun elettore”. Ebbene, almeno sinora non l’ha fatto. Tuttavia, sta scommettendo di poter stracciare ogni promessa che ha fatto agli elettori della classe lavoratrice che l’hanno messo alla Casa Bianca e continuare ad avere il loro sostegno. È una scommessa che può vincere?

A proposito dei suoi conti falsi sul bilancio – vi ricordate i suoi proclami per i quali avrebbe finito di pagare il debito nazionale? – probabilmente può vincerla. In questo caso non stiamo parlando di alcuna sottigliezza; stiamo parlando di un bilancio che promette di “abolire la tassa sulla morte” [1]  e poi calcola nelle sue rosee previsioni 330 miliardi di dollari di entrate dalle tasse immobiliari. Ma persino io non mi aspetto che inganni di questo genere abbiano molto effetto sulla politica.

La domanda più importante è se qualcuno che si presenta come un populista, che ha promesso di non tagliare la Previdenza Sociale o Medicaid, che ha promesso agli elettori che tutti avrebbero avuto l’assicurazione sanitaria, possa mantenere il suo sostegno tra i lavoratori nel mentre persegue un programma così anti populista da lasciare sbigottiti.

Per fare un esempio concreto, parliamo della Virginia Occidentale, che ha votato per Trump con un percentuale superiore al 40 per cento, preceduta solo dal Wyoming. Per chi pensavano di votare i virginiani dell’Occidente?

Dopo tutto, si sta parlando dei residenti di uno Stato povero che trae immensi benefici dai programmi federali: il 19 per cento della popolazione è assistito da Medicaid, quasi il 19 per cento dai programmi della assistenza alimentare. L’espansione di Medicaid con la riforma sanitaria di Obama è la principale ragione che ha portato ad un dimezzamento della percentuale dei virginiani dell’Occidente privi di assicurazioni sanitarie.

Oltre a ciò, più del 4 per cento della popolazione, la percentuale più elevata della nazione, riceve i sussidi per disabilità della Previdenza Sociale, in parte per l’eredità di condizioni di lavoro insalubri, in parte perché una quota elevata di popolazione è composta da persone che soffrono di malattie croniche, come i diabetici – dei quali Mick Mulvaney, il direttore del Bilancio di Trump, pensa che non ci dovremmo curare, perché è colpa loro se si alimentano male.

E, tanto per esser chiari, in questo caso stiamo parlando di popolazione bianca: la Virginia Occidentale, con il 93 per cento di bianchi, è uno degli Stati americani più sgombro di minoranze e di immigrati.

Dunque, per chi pensavano di votare i residenti di quello Stato? Presumibilmente, in parte avevano sostenuto Trump perché aveva promesso – con l’inganno, ovviamente – di riportare i posti di lavoro nelle miniere di carbone del tempo che fu.

Ma pensavano anche che egli fosse un repubblicano di tipo diverso. Forse avrebbe tolto i sussidi a Quella Gente [2], ma avrebbe protetto i programmi da cui dipendono gli elettori della classe lavoratrice bianca, nella Virginia Occidentale ed altrove.

Quello che invece hanno trovato è stata la madre di tutti i colpi a tradimento.

L’assistenza di Trump, ce lo dice l’Ufficio del Bilancio, provocherà la perdita della assicurazione sanitaria per 23 milioni di persone, in gran parte attraverso i tagli a Medicaid – il programma, lo si ricordi, del quale beneficiano quasi un terzo dei virginiani del West. Farà anche salire alle stelle le polizze – stiamo parlando di incrementi dell’ordine dell’800 per cento – per gli americani più anziani i cui redditi sono bassi, ma non così bassi da renderli idonei per Medicaid. Questo raffigura molti degli elettori di Trump. Poi dobbiamo aggiungerci il bilancio di Trump, che si pronuncia per ulteriori drastici tagli a Medicaid, in aggiunta a grandi tagli sui sussidi alimentari e a quelli per i disabili.

Cosa accadrebbe nella Virginia Occidentale se tutte queste politiche di Trump entrassero in funzione? In sostanza, sarebbe un’apocalisse: in centinaia di migliaia perderebbero l’assicurazione sanitaria; il debito per le spese mediche e le patologie non curate crescerebbero e ci sarebbe una esplosione della completa indigenza, incluse aperte condizioni di sotto alimentazione.

Inoltre, questo non dipenderebbe soltanto da sussidi fondamentali, dipenderebbe anche dai posti di lavoro. Il carbone non è destinato a tornare; di questi tempi la più grande risorsa di lavoro della Virginia Occidentale è l’assistenza sanitaria e sociale. Quanti di questi posti di lavoro sopravviverebbero ai tagli selvaggi su Medicaid e sui sussidi di disabilità?

Ora, ad esser giusti, il bilancio di Trump proteggerebbe i virginiani dell’Occidente dalla devastazione delle tasse immobiliari, che ogni anno riguardano circa 20 – proprio così, 20 – residenti nello Stato.

Dunque, molte delle persone che hanno votato per Donald Trump, sono state vittime di un imbroglio colossale da parte di un uomo che sull’inganno ha costruito la sua vita. Nel caso dei virginiani del West, questo imbroglio potrebbe in pratica concludersi con la distruzione del loro Stato.

Lo capiranno mai, lo riconosceranno nella loro coscienza? Ancora più importante, sono pronti a punirlo nel solo modo che hanno – votando per i democratici?

 

 

 

[1] Ovvero, la tassazione sulle eredità.

[2] “Quella Gente”, nel linguaggio della destra americana, sono gli immigrati, le persone di colore. Gentaglia.

 

 

 

 

 

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