Paul Krugman MAY 8, 2017
There have been many bad laws in U.S. history. Some bills were poorly conceived; some were cruel and unjust; some were sold on false pretenses. Some were all of the above.
But has there ever been anything like Trumpcare, the health legislation Republicans rammed through the House last week? It’s a miserably designed law, full of unintended consequences. It’s a moral disaster, snatching health care from tens of millions mainly to give the very wealthy a near-trillion-dollar tax cut.
What really stands out, however, is the Orwell-level dishonesty of the whole effort. As far as I can tell, every word Republicans, from Trump on down, have said about their bill — about why they want to replace Obamacare, about what their replacement would do, and about how it would work — is a lie, including “a,” “and” and “the.”
And what does it say about the state of American politics that a majority of the representatives of one of our major political parties have gone along with this nightmarish process?
Before taking back the White House, Republicans attacked Obamacare for many things. For one thing, they claimed that it was rushed through without proper debate.
They also claimed that Americans were getting a raw deal. Deductibles were too high, they claimed; so were premiums. They promised to bring these costs down, to provide, as Donald Trump insisted he would, coverage that was “much less expensive and much better.”
And meanwhile, they promised to keep the things people liked about Obamacare (whether or not voters knew they were getting those good things because of Obamacare). Nobody would be thrown off Medicaid; nobody would be denied affordable coverage because of pre-existing conditions.
Then came the reality of Republican legislation. Obamacare was debated and analyzed for many months; Trumpcare was thrown together so fast it’s hard to believe any significant number of those voting for it even had time to read it. And it was, of course, pushed through the House without giving the Congressional Budget Office a chance to estimate its costs, its effects on coverage, or anything else.
Even without a proper analysis, however, it’s clear that Trumpcare breaks every promise Republicans ever made about health. Deductibles will rise, not fall, as insurers are set free to offer lower-quality coverage. Premiums may fall for a handful of young, healthy, affluent people, but will rise and in many cases soar for those who are older (because age spreads will rise), sicker (because protection against discrimination based on medical history will be taken away), and poorer (because subsidies will go down).
Many people with pre-existing conditions will find insurance either completely unavailable or totally out of their financial reach.
And Medicaid will be cut back, with the damage worsening over time.
The really important thing, however, is not just to realize that Republicans are breaking their promises, but to realize that they are doing so with intent. This isn’t one of those cases where people try to do what they said they would, but fall short in the execution. This is an act of deliberate betrayal: Everything about Trumpcare is specifically designed to do exactly the opposite of what Trump, Paul Ryan and other Republicans said it would.
Which raises two questions: Why are they doing this, and why do they think they can get away with it?
Part of the answer to the first question is, presumably, simple greed. Tens of millions would lose access to health coverage, but — according to independent estimates of an earlier version of Trumpcare — people with incomes over $1 million would save an average of more than $50,000 a year.
And there is a powerful faction within the G.O.P. for whom cutting taxes on the rich is more or less the only thing that matters.
And on a more subjective note, don’t you get the impression that Donald Trump gets some positive pleasure out of taking people who make the mistake of trusting him for a ride?
As for why they think they can get away with it: Well, isn’t recent history on their side? The general shape of what the G.O.P. would do to health care, for the white working class in particular, has long been obvious, yet many people who were sure to lose, bigly, voted Trump anyway.
Why shouldn’t Republicans believe they can convince those same voters that the terrible things that will happen if Trumpcare becomes law are somehow liberals’ fault?
And for that matter, how confident are you that mainstream media will resist the temptation of both-sides-ism, the urge to produce “balanced” reporting that blurs the awful reality of what Trumpcare will do if enacted?
In any case, let’s be clear: What just happened on health care shouldn’t be treated as just another case of cynical political deal making. This was a Freedom is Slavery, Ignorance is Strength moment. And it may be the shape of things to come.
Il Partito dei repubblicani, come si fosse nel racconto “1984” [1], di Paul Krugman
New York Times 8 maggio 2017
Nella storia degli Stati Uniti ci sono state molte cattive leggi. Alcune proposte furono poco riflettute; altre furono crudeli ed ingiuste; alcune furono fatte accettare con falsi pretesti. Alcune furono tutte e tre le cose assieme.
Ma c’è mai stato qualcosa come la legge sanitaria che i repubblicani hanno fatto approvare alla Camera dei Rappresentanti la settimana scorsa? È una legge concepita in modo miserabile, piena di conseguenze non dichiarate. Sul piano morale un disastro, che toglie l’assistenza sanitaria a decine di milioni di individui per consegnare un migliaio di miliardi di dollari di sgravi fiscali alle persone molto ricche.
Tuttavia, quello che realmente spicca è una disonestà di tutta quella fatica, di dimensioni orwelliane. Per quanto posso dire, ogni parola che i repubblicani, da Trump in giù, hanno utilizzato nel parlare della loro proposta – sulle ragioni per le quali volevano sostituire la riforma di Obama, su quello che tale sostituzione avrebbe provocato, su come avrebbe funzionato – è una menzogna, inclusi gli articoli e le congiunzioni.
E cosa ci dice sulle condizioni della politica americana il fatto che una maggioranza dei Rappresentanti di uno dei nostri principali partiti politici abbia acconsentito a questa procedura da incubo?
Prima di riconquistare la Casa Bianca, i repubblicani attaccavano la riforma di Obama su molti aspetti. Anzitutto, sostenevano che fosse stata approvata in furia, senza un dibattito appropriato.
Sostenevano anche che gli americani stavano avendo una fregatura. Le prestazioni ‘deducibili’ [2] erano troppo elevate, così come i premi assicurativi. Avevano promesso di abbassare questi costi, di fornire, come Donald Trump ribadì più volte che avrebbe fatto, una copertura assicurativa che fosse “molto meno costosa e molto migliore”.
E assieme avevano promesso di conservare le cose che la gente aveva gradito della riforma di Obama (che gli elettori sapessero o meno che stavano ricevendo quelle cose positive per effetto della riforma di Obama). Nessuno sarebbe stato messo fuori da Medicaid; a nessuno sarebbe stata negata una assistenza sostenibile in conseguenza delle sue precedenti patologie.
Poi è arrivata la realtà della legislazione repubblicana. La riforma di Obama è stata discussa e analizzata per molti mesi; la riforma di Trump è stata raffazzonata così alla svelta che si fatica a credere che un numero significativo di coloro che l’hanno votata abbiano persino avuto il tempo di leggerla. E naturalmente è stata fatta approvare dalla Camera senza dare all’Ufficio Congressuale del Bilancio il tempo di stimare i suoi costi, i suoi effetti sulla copertura assicurativa, o qualsiasi altra cosa.
Anche senza una analisi adeguata, tuttavia, è chiaro che la riforma di Trump fa a pezzi tutte le promesse che i repubblicani hanno sempre fatto sulla sanità. Le prestazioni ‘deducibili’ saliranno, non si ridurranno, dal momento che gli assicuratori sono stati resi liberi di offrire coperture di bassa qualità. Le polizze potranno calare per una manciata di persone giovani, di buona salute e benestanti, ma saliranno e in molto casi schizzeranno alle stelle per i più anziani (giacché le differenze sulla base dell’età cresceranno), per i più ammalati (perché verrà eliminata la protezione contro la discriminazione basata sulla storia clinica degli utenti), e per i più poveri (perché i sussidi diminuiranno).
Molte persone con patologie preesistenti scopriranno che l’assicurazione è o completamente indisponibile o totalmente fuori dalle loro possibilità finanziarie.
E Medicaid subirà tagli, con un danno che peggiorerà nel corso del tempo.
La cosa realmente importante, tuttavia, non è solo comprendere che i repubblicani hanno fatto a pezzi le loro promesse, ma comprendere che l’hanno fatto intenzionalmente. Questo non è uno di quei casi nei quali gli individui cercano di fare quello che avevano detto di voler fare, ma non riescono a metterlo in pratica. È un atto deliberato di tradimento: ogni aspetto della riforma di Trump è precisamente rivolto a fare esattamente l’opposto di quello che Trump, Paul Ryan e gli altri repubblicani avevano detto di voler fare.
Il che solleva due domande: perché lo stanno facendo e perché pensano di poter farla franca?
In parte la risposta alla prima domanda è, presumibilmente, la pura e semplice avidità. Decine di milioni di persone potranno perdere l’accesso alla copertura sanitaria, ma – secondo stime indipendenti di una originaria versione della riforma di Trump – le persone con redditi superiori a 1 milione di dollari risparmieranno, in media, più di 50 mila dollari all’anno.
E c’è un potente fazione all’interno del Partito Repubblicano per la quale tagliare le tasse sui ricchi è praticamente l’unica cosa che conta.
Aggiungo: da un punto di vista più soggettivo, non avete l’impressione che Donald Trump tragga un qualche piacere dall’imbrogliare la gente che fa l’errore di dargli fiducia?
È per questa ragione che pensano di cavarsela: in fondo, la storia recente non è dalla loro parte? Le linee generali di quello che il Partito Repubblicano avrebbe fatto in materia di assistenza sanitaria, in particolare per i lavoratori bianchi, sono sempre state evidenti, tuttavia molte persone che erano sicure di rimetterci alla grande, hanno votato comunque per Trump.
Perché i repubblicani non dovrebbero credere di poter convincere quegli stessi elettori che le cose terribili che accadranno se la proposta di Trump sulla assistenza diventa legge, sono in qualche modo colpa dei progressisti?
E del resto, quanta fiducia si può avere che i principali media resisteranno alla tentazione del “sono-tutti-uguali”, al bisogno di produrre resoconti “equilibrati” che confondano l’impressionante realtà di quello che la riforma di Trump provocherebbe se fosse approvata?
In ogni caso, siamo chiari: quello che è appena successo per l’assistenza sanitaria non dovrebbe essere trattato semplicemente come un altro caso di un fare politica con cinismo. Questo è un momento nel quale la “libertà è lo schiavismo, l’ignoranza è forza”. E questa può essere la forma di ciò che è in arrivo.
[1] “1984” è uno dei racconti più importanti di George Orwell. Venne scritto nel 1948 e l’inversione dei due ultimi numeri serviva a collocarlo in un possibile futuro da incubo.
[2] Per “deductibles” in questo caso si intende la possibilità per le assicurazioni di escludere di loro contratti alcune prestazioni più frequenti, seppure non fondamentali per la vita degli assistiti. La assicurazione si concentra su necessità ed eventi di maggiore rilievo, e così risparmia. Sono deducibili non nel nostro senso fiscale del termine, ma semplicemente nel senso che sono prestazioni dedotte, escluse dalla copertura assicurativa.
By mm
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