Paul Krugman JULY 17, 2017
Sometime in the next few days the Congressional Budget Office will release its analysis of the latest version of the Republican health care plan. Senator Mitch McConnell is doing all he can to prevent a full assessment, for example by trying to keep the C.B.O. from scoring the Cruz provision, which would let insurers discriminate against people with pre-existing conditions. Nonetheless, everyone expects a grim prognosis.
As a result, White House aides are already attacking the C.B.O.’s credibility, announcing in advance that whatever it says will be “fake news.” So why should we believe the budget office, not the Trump administration? Let me count the ways.
First, this White House already has a record of constant, blatant lying about health care that is, as far as I can tell, without precedent in modern history. Just a few days ago, for example, Vice President Mike Pence made the completely false assertion that Ohio’s expansion of Medicaid led to a cutback in aid for the disabled — a lie that the state’s government had already refuted. On Sunday, Tom Price, the secretary of Health and Human Services, claimed that the Senate bill would cover more people than current law — another blatant lie. (You can’t cut hundreds of billions from Medicaid and insurance subsidies and expect coverage to grow!)
The point is that on this issue (and others, of course), the Trump administration and its allies have negative credibility: If they say something, the default assumption should be that they’re lying.
Second, the C.B.O. is hardly alone in its negative assessments of Republican health care plans. In fact, just about every group with knowledge of the issue has reached similar conclusions. In a joint letter, the two major insurance industry trade groups blasted the Cruz provision as “simply unworkable.” The American Academy of Actuaries says basically the same thing. AARP has condemned the bill, as has the American Medical Association.
Third, contrary to White House disinformation, the C.B.O. actually did a pretty good job of predicting the effects of the Affordable Care Act, especially when you bear in mind that the act was a leap into the unknown: We had very little experience of how an A.C.A.-type system would work.
True, the C.B.O. overestimated the number of people who would buy insurance on the exchanges the act created; but that was partly because it overestimated the number of employers who would drop coverage and send their workers to those exchanges. Overall gains in coverage have been reasonably well in line with what the C.B.O. projected — especially in states that expanded Medicaid and did their best to make the law work.
Finally — and this seems to me to be the most compelling argument of all — predicting the effects of destroying the A.C.A. is much easier than predicting the consequences when it was enacted, because what the Senate bill would do, pretty much, is return us to the bad old days. Or to put it another way, what McConnell and Senator Ted Cruz are selling is a giant leap into the known, taking us back to a system whose flaws are all too familiar from recent experience.
After all, before Obamacare, most states had more or less unregulated insurance markets, similar to those the Senate bill would create. Many of these states also had skimpy, underfunded Medicaid programs, which would be the effect of the bill’s brutal Medicaid cuts.
So while careful, nonpartisan modeling, the kind the C.B.O. excels in, is important, you don’t need a detailed analysis to know what American health care would look like if this bill passes. Basically, it would look like pre-A.C.A. Texas, where 26 percent of the nonelderly population was uninsured.
And lack of insurance wouldn’t be the only problem: Many people would have “junk insurance” — insurance with deductibles so large or coverage limitations so extensive as to be effectively useless when needed.
Now, some people might be satisfied with that outcome. Hard-core libertarians, for example, don’t believe making health care available to those who need it is a legitimate role of government; letting some citizens go bankrupt and/or die if they get sick is the price of freedom as they define it.
But Republicans have never made that case. Instead, at every stage of this political fight they have claimed to be doing exactly the opposite of what they’re actually doing: covering more people, making health care cheaper, protecting Americans with pre-existing conditions. We’re not talking about run-of-the-mill spin here; we’re talking about black is white, up is down, dishonesty so raw it’s practically surreal. This isn’t just an assault on health care, it’s an assault on truth itself.
Will this vileness prevail? Your guess is as good as mine about whether Mitch McConnell will hold on to the 50 senators he needs. But the mere possibility that this much cruelty, wrapped in this much fraudulence, might pass is a horrifying indictment of his party.
I repubblicani fanno un salto in una tragedia già conosciuta, di Paul Krugman
New York Times 17 luglio 2017
Ad un certo punto, nei prossimi giorni, l’Ufficio Congressuale del Bilancio pubblicherà la sua analisi dell’ultima versione del progetto repubblicano di assistenza sanitaria. Il Senatore Mitch McConnell sta facendo tutto il possibile per impedire un giudizio compiuto, ad esempio cercando di evitare che il CBO dia un punteggio sulla misura proposta da Cruz, che consentirebbe agli assicuratori di discriminare ai danni delle persone con patologie preesistenti. Ciononostante, tutti si aspettano una prognosi infausta.
Di conseguenza, gli assistenti della Casa Bianca sono già all’attacco della credibilità del CBO, annunciando in anticipo che qualsiasi cosa dirà, saranno “false notizie”. Perché dunque dovremmo credere all’Ufficio del Bilancio, anziché all’Amministrazione Trump? Fatemi elencare le ragioni.
In primo luogo, questa Casa Bianca ha un record di costanti, sfacciate menzogne sulla assistenza sanitaria che, per quello che posso dire, è senza precedenti nella storia moderna. Solo pochi giorni fa, ad esempio, il Vice Presidente Mike Pence ha rilasciato un giudizio completamente falso secondo il quale l’ampliamento di Medicaid avrebbe provocato una contrazione negli aiuti ai disabili – una menzogna che il Governo dello Stato ha già smentito. Sabato, Tom Price, il Segretario alla Salute ed ai Servizi alla Persona, ha sostenuto che il progetto di legge del Senato proteggerà più persone che la legge attuale – un’altra sfacciata bugia (non si possono tagliare centinaia di miliardi da Medicaid e dai sussidi assicurativi e aspettarsi che l’assistenza cresca).
Il punto è che su questa materia (e su altre, ovviamente) l’Amministrazione Trump e i suoi sostenitori hanno una credibilità sotto lo zero: quando dicono qualcosa, si dovrebbe supporre in partenza che stiano mentendo).
Il secondo luogo, il CBO non è certo isolato nei suoi giudizi negativi sui progetti repubblicani di assistenza sanitaria. Di fatto, più o meno tutti i centri che conoscono la materia sono arrivati alle stesse conclusioni. In una lettera congiunta, i due principali gruppi commerciali del settore amministrativo hanno stroncato il provvedimento di Cruz come “semplicemente impraticabile”. L’Accademia Americana degli Ufficiali Assicurativi dice fondamentalmente la stessa cosa. L’Associazione Americana dei Pensionati ha condannato la proposta di legge, come la Associazione Medica Americana.
In terzo luogo, contrariamente alla disinformazione della Casa Bianca, il CBO ha effettivamente fatto un lavoro piuttosto buono nella previsione degli effetti della Legge sulla Assistenza Sostenibile, particolarmente se si considera che quella legge era un salto nell’ignoto: avevamo pochissima esperienza di come può funzionare un sistema di quel genere.
È vero, il CBO sovrastimò il numero di persone che avrebbero acquistato l’assicurazione nelle ‘borse della sanità’ [1] create dalla legge; ma ciò in parte dipese il numero dei datori di lavoro che avrebbero lasciato cadere la copertura e inviato i propri lavoratori a quelle ‘borse’. I miglioramenti complessivi nel numero degli assistiti sono stati ragionevolmente in accordo con quello che il CBO aveva previsto – particolarmente negli Stati che hanno ampliato Medicare e che hanno fatto tutto quello che potevano per far funzionare la legge.
Infine – e questo mi sembra l’argomento decisivo – prevedere gli effetti della distruzione della riforma di Obama è molto più facile che prevedere le conseguenze della sua entrata in vigore, perché quello che la proposta di legge del Senato farebbe, grosso modo, è riportarci ai vecchi tempi andati. O, per dirla diversamente, quello che McConnell e il Senatore Ted Cruz stanno rivendendo è un gigantesco salto nel già noto, riportandoci in un sistema i cui difetti sono anche troppo familiari, per l’esperienza recente.
Dopo tutto, prima della riforma di Obama, la maggioranza degli Stati avevano mercati assicurativi, chi più chi meno, senza regole, simili a quelli che la proposta di legge del Senato creerebbe. Molti di quegli Stati avevano anche programmi di Medicaid striminziti e sottofinanziati, che sarebbe l’effetto dei tagli brutali a Medicaid della proposta di legge.
Dunque, se una scrupolosa, indipendente modellazione, il genere di cose nelle quali il CBO eccelle, è importante, non avete bisogno di un’analisi dettagliata per sapere a che cosa l’assistenza sanitaria americana somiglierebbe se passa questa proposta. Fondamentalmente assomiglierebbe al Texas prima della riforma di Obama, dove il 26 per cento della popolazione non anziana era privo di assicurazione.
E la mancanza di assicurazione non sarebbe l’unico problema: molte persone avrebbero “assicurazioni spazzatura” – assicurazioni con esclusioni preventive di prestazioni così ampie o limitazioni nell’assistenza così estese da essere sostanzialmente inutili al momento del bisogno.
Ora, molta gente potrebbe essere soddisfatta di questo risultato. Libertariani [2] tutti d’un pezzo, ad esempio, non credono che rendere disponibile l’assistenza sanitaria per coloro che ne hanno bisogno sia un compito legittimo per un governo; lasciare che alcuni cittadini vadano in bancarotta o farli morire se si ammalano è il prezzo della libertà, per come essi la definiscono.
Ma i repubblicani non hanno mai usato quell’argomento. Piuttosto, ad ogni stadio di questa battaglia politica, hanno sostenuto di star facendo esattamente l’opposto di quello che facevano: assistere un numero maggiore di persone, rendere l’assistenza sanitaria più economica, proteggere gli americani con patologie preesistenti. In questo caso non stiamo parlando di ordinaria manipolazione: stiamo parlando di un modo di ragionare per il quale il nero è bianco, il sopra è il sotto, una disonestà così cruda da risultare praticamente surreale. Non è più soltanto un assalto alla assistenza sanitaria, è un assalto alla verità stessa.
Questa nefandezza l’avrà vinta? Sul fatto che Mitch McConnell riuscirà a tenere sotto controllo i 50 Senatori di cui ha bisogno, la vostra previsione vale quanto la mia. Ma la solo possibilità che tanta crudeltà, confezionata in tale inganno, possa prevalere è un terribile atto d’accusa per il suo Partito.
[1] Nelle traduzioni di questi mesi abbiamo più volte chiarito il significato particolare di questi “exchanges”, che traduciamo con ‘borse della sanità’. In sostanza sono dei siti informatici introdotti dalla riforma di Obama, nei quali gli utenti trovano le proposte dei progetti delle varie assicurazioni, i chiarimenti su eventuali diritti a sussidi, e dunque la possibilità di sceglierne una e di aderire al sistema.
Alla fine è risultato che il numero di persone che si sono iscritte in tal modo al sistema è stato minore del previsto; ma questo è fondamentalmente dipeso dal fatto che una forma di copertura degli assistiti – quella direttamente a carico dei datori di lavoro – diversamente da quello che si prevedeva, ha continuato ad essere molto utilizzata. Si consideri che tale forma di pagamento della assistenza è volontaria, dipende dalle decisioni dei datori di lavoro e dagli accordi salariali e contrattuali con i lavoratori.
[2] “Libertariano” è un termine che indica una ideologia storica dell’America – esiste anche un Partito libertariano, seppure con risultati modesti – che ha negli scritti di Ayn Rand il riferimento tuttora più seguito. In realtà la descrizione delle molteplici espressioni del ‘libertarianesimo’ sarebbe più complessa, ma l’aspetto tipicamente americano della componente principale di quel fenomeno è una sorta di anarcocapitalismo che considera ogni ruolo dello Stato come una deformazione sociale. L’uso del termine originale è preferibile, giacché quella ideologia non ha niente a che vedere con le versioni libertarie o anarchiche né tantomeno con quello che noi definiamo ‘liberismo’.
By mm
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