Paul Krugman JULY 13, 2017
A few days ago the tweeter in chief demanded that Congress enact “a beautiful new HealthCare bill” before it goes into recess. But now we’ve seen Mitch McConnell’s latest version of health “reform,” and “beautiful” is hardly the word for it. In fact, it’s surpassingly ugly, intellectually and morally. Previous iterations of Trumpcare were terrible, but this one is, incredibly, even worse.
Before I get to what makes it worse, let’s talk about the one piece of the new bill that may sound like a step in the right direction, and why it’s largely a scam.
The original Senate bill got a lot of justified bad press for slashing Medicaid while offering big tax cuts for the rich. So this version rolls back some though by no means all of those tax cuts, which sounds like a concession to moderates.
At the same time, however, the bill would allow people to use tax-favored health savings accounts to pay insurance premiums. This effectively creates a big new tax shelter that mostly helps people with high incomes who (a) can afford to put a lot of money into such accounts and (b) face high marginal tax rates, and hence get big tax savings.
So this is still a bill that takes from the poor to give to the rich; it just does so with extra stealth.
Still, this tax shuffle does give McConnell a bit more money to play with. So how does he address the two big problems with the original bill — savage cuts to Medicaid and soaring premiums for older, less affluent workers? He doesn’t.
Aside from a few tweaks, those brutal Medicaid cuts are still part of the plan — and yes, they are cuts, despite desperate Republican attempts to pretend that they aren’t. The subsidy cuts that would send premiums soaring for millions are also still there.
The good stuff, such as it is, involves some new money for the opioid crisis, some (but not nearly enough) money for patients at especially high risk, and some additional aid for insurers — you know, the same thing Republicans denounced as outrageous corporate welfare when Democrats did it.
The most important change in the bill, however, is the way it would effectively gut protection for people with pre-existing medical conditions. The Affordable Care Act put minimum standards on the kinds of policies insurers were allowed to offer; the new Senate bill gives in to demands by Ted Cruz that insurers be allowed to offer skimpy plans that cover very little, with very high deductibles that would make them useless to most people.
The effects of this change would be disastrous. Don’t take my word for it: It’s what the insurers themselves say. In a special memo, AHIP, the insurance industry trade group, warned against adopting the Cruz proposal, which would “fracture and segment insurance markets into separate risk pools,” leading to “unstable health insurance markets” in which people with pre-existing conditions would lose coverage or have plans that were “far more expensive” than under Obamacare.
Or to put it another way, this bill would send insurance markets into a classic death spiral. Republicans have been predicting such a spiral for years, but keep being wrong: All indications are that Obamacare, despite having some real problems, is stabilizing, and doing pretty well in states that support it. But this bill would effectively sabotage all that progress.
And let’s be clear: Many of the victims of this sabotage would be members of the white working class, people who voted for Donald Trump in the belief that he really meant it when he promised that there would be no cuts to Medicaid and that everyone would get better, cheaper insurance. So why are Republican leaders pushing this? Why is there even a chance that it might become law?
The main answer, I’d argue, is that what would happen if this bill passes — a big decline in the number of Americans with health insurance, a sharp reduction in the quality of coverage for those who keep it — is what Republicans have wanted all along.
During the eight-year jihad against the Affordable Care Act, of course, the G.O.P. pretended otherwise: denouncing Obamacare for failing to cover everyone, attacking the high out-of-pocket expenses associated with many of its policies, and so on. But conservative ideology always denied the proposition that people are entitled to health care; the Republican elite considered and still considers people on Medicaid, in particular, “takers” who are effectively stealing from the deserving rich.
And the conservative view has always been that Americans have health insurance that is too good, that they should pay more in deductibles and co-pays, giving them “skin in the game,” and thus an incentive to control costs.
So what we’re seeing here is supposed to be the last act in a long con, the moment when the fraudsters cash in, and their victims discover how completely they’ve been fooled. The only question is whether they’ll really get away with it. We’ll find out very soon.
La cattiveria e l’inganno della proposta di legge sulla sanità di Mitch McConnell, di Paul Krugman
New York Times 13 luglio 2017
Pochi giorni fa il ‘twittatore-in-capo’ aveva chiesto al Congresso di approvare una “bella legge sulla assistenza sanitaria” prima di andare in vacanza. Ma ora abbiamo visto l’ultima versione della “riforma” sanitaria di Mitch McConnell, e “bella” non sembra proprio la parola adatta. In sostanza, essa è incomparabilmente sconcia, da un punto di vista intellettuale e morale. Le versioni precedenti della proposta di Trump erano terribili, ma questa è incredibilmente persino peggiore.
Prima di venire a cosa la rende peggiore, vorrei parlare dell’unico punto della nuova proposta di legge che può apparire un passo nella direzione giusta, e del perché si tratti in gran parte di un imbroglio.
La proposta originaria al Senato aveva ricevuto molta giustificata cattiva stampa per i tagli su Medicaid a fronte dell’offerta di grandi sgravi fiscali sui ricchi. Così questa versione riduce alcuni, ma in nessun modo non tutti quegli sgravi fiscali, la qual cosa sembra una concessione ai moderati.
Contemporaneamente, tuttavia, la proposta di legge consentirebbe di utilizzare i conti dei risparmi sanitari delle tasse agevolate per pagare i premi delle assicurazioni. Questo in sostanza crea un nuovo rifugio fiscale, che soprattutto aiuta le persone con redditi elevati alle quali (a) è permesso di collocare molto denaro in tali contabilità e (b) di fronteggiare elevate aliquote fiscali marginali, e di conseguenza ottenere grandi risparmi col fisco.
Dunque, questa è ancora una legge che prende ai poveri per regalare ai ricchi; soltanto lo fa con l’aggiunta della segretezza.
Tuttavia, questo rimescolamento fiscale dà effettivamente a McConnell un po’ di soldi in più per operare. Dunque, come egli affronta i due grandi problemi della proposta di legge originaria – i tagli selvaggi su Medicaid e le polizze alle stelle per i lavoratori più anziani e meno benestanti? Non lo fa.
A parte pochi aggiustamenti, quei brutali tagli su Medicaid fanno ancora parte del progetto – e si tratta proprio di tagli, nonostante i tentativi dei repubblicani di pretendere che non lo siano. I tagli dei sussidi che porterebbero i premi assicurativi alle stelle per milioni di persone, ci sono ancora tutti.
Le cose positive, a quanto sembra, riguardano alcuni soldi in più per la crisi degli oppioidi, alcuni soldi in più (ma neanche lontanamente sufficienti) per i pazienti a rischio particolarmente elevato, e alcuni contributi aggiuntivi agli assicuratori – sapete, la stessa cosa che i repubblicani denunciarono come oltraggiosa assistenza alle società quando la fecero i democratici.
La più importante modifica nella proposta di legge, tuttavia, è il modo in cui essa sostanzialmente distruggerebbe la protezione per le persone con preesistenti patologie. La Legge sulla Assistenza Sostenibile stabiliva alcuni standard minimi per i tipi di polizze che si consentiva agli assicuratori di proporre; la nuova proposta di legge al Senato cede alle richieste venute da Ted Cruz, secondo le quali agli assicuratori viene consentito di proporre piani striminziti che coprono molto poco, con una deducibilità molto elevata [1] che li renderebbe inutili per la maggioranza delle persone.
Gli effetti di questa modifica sarebbero disastrosi. Non prendete le mie parole per oro colato; si tratta di quello che dicono gli assicuratori stessi. In una speciale nota, la AHIP, il gruppo commerciale del sistema assicurativo, aveva messo in guardia dalla adozione della proposta di Cruz, che “avrebbe fratturato e segmentato i mercati in distinti livelli di rischio assicurativo”, portando a “mercati di assicurazioni sanitarie instabili” nei quali le persone con preesistenti patologie perderebbero l’assicurazione o avrebbero piani che sarebbero “di gran lunga più costosi” che sotto la riforma di Obama.
Oppure, per dirla in un altro modo, questa proposta di legge spedirebbe i mercati assicurativi in una classica spirale fatale. I repubblicani hanno previsto per anni tale spirale, ma continuando a sbagliare: secondo tutte le indicazioni la riforma di Obama, pur avendo qualche problema reale, si sta stabilizzando e negli Stati che la sostengono sta operando abbastanza bene. Ma questa proposta di legge effettivamente sarebbe un sabotaggio a tutto quel progresso.
E siamo chiari: molte delle vittime di quel sabotaggio sarebbero componenti della classe operaia bianca, che avevano votato per Donald Trump nella convinzione che, quando prometteva che non ci sarebbero stati tagli a Medicaid, intendeva realmente quello e che ognuno avrebbe ricevuto una assicurazione migliore e più economica. Dunque, perché i repubblicani stanno spingendo per questa soluzione? Perché c’è persino una possibilità che essa possa diventare legge?
La principale risposta, direi, è che quello che accadrebbe se la proposta viene approvata – una grande diminuzione del numero degli americani con l’assicurazione sanitaria, un brusco declino della qualità della copertura per coloro che l’avranno – è quello che i repubblicani avevano voluto da sempre.
Durante gli otto anni della guerra santa contro la Legge sulla Assistenza Sostenibile, ovviamente, il Partito Repubblicano fingeva tutt’altro: denunciando la riforma di Obama per non essere stata capace di dare assistenza a tutti, attaccando le elevate spese di tasca propria associate con molte polizze, e così via. Ma l’ideologia conservatrice ha sempre negato il concetto che le persone hanno diritto alla assistenza sanitaria; l’elite considerava, e tuttora considera, in particolare le persone con Medicaid, “assistiti” che in sostanza rubano ai ricchi meritevoli.
E il punto di vista dei conservatori è sempre stato che gli americani hanno assicurazioni sanitarie troppo buone, che dovrebbero pagare di più attraverso la deducibilità di varie prestazioni [2] e la partecipazione ai costi, costringendoli a impegnarsi in prima persone e dando quindi un incentivo al controllo dei costi.
Dunque, quello a cui stiamo assistendo è probabilmente l’ultimo atto di un lungo inganno, il momento nel quale i truffatori vanno all’incasso, e le loro vittime scoprono quanto siano state completamente gabbate. La sola domanda è se ce la faranno realmente. Lo scopriremo molto presto.
[1] Ovvero, con prestazioni che vengono escluse in partenza dai piani assicurativi.
[2] Di nuovo, attenzione al significato di questi “deductibles”. Non si tratta affatto di deducibilità fiscale di spese sanitarie, ma della possibilità per le assicurazioni di proporre piani che escludono in partenza alcune prestazioni, che dunque sono “deducibili”.
By mm
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