Paul Krugman JUNE 30, 2017
The basics of Republican health legislation, which haven’t changed much in different iterations of Trumpcare, are easy to describe: Take health insurance away from tens of millions, make it much worse and far more expensive for millions more, and use the money thus saved to cut taxes on the wealthy.
Donald Trump may not get this — reporting by The Times and others, combined with his own tweets, suggests that he has no idea what’s in his party’s legislation. But everyone in Congress understands what it’s all about.
The puzzle — and it is a puzzle, even for those who have long since concluded that something is terribly wrong with the modern G.O.P. — is why the party is pushing this harsh, morally indefensible agenda.
Think about it. Losing health coverage is a nightmare, especially if you’re older, have health problems and/or lack the financial resources to cope if illness strikes. And since Americans with those characteristics are precisely the people this legislation effectively targets, tens of millions would soon find themselves living this nightmare.
Meanwhile, taxes that fall mainly on a tiny, wealthy minority would be reduced or eliminated. These cuts would be big in dollar terms, but because the rich are already so rich, the savings would make very little difference to their lives.
More than 40 percent of the Senate bill’s tax cuts would go to people with annual incomes over $1 million — but even these lucky few would see their after-tax income rise only by a barely noticeable 2 percent.
So it’s vast suffering — including, according to the best estimates, around 200,000 preventable deaths — imposed on many of our fellow citizens in order to give a handful of wealthy people what amounts to some extra pocket change. And the public hates the idea: Polling shows overwhelming popular opposition, even though many voters don’t realize just how cruel the bill really is. For example, only a minority of voters are aware of the plan to make savage cuts to Medicaid.
In fact, my guess is that the bill has low approval even among those who would get a significant tax cut. Warren Buffett has denounced the Senate bill as the “Relief for the Rich Act,” and he’s surely not the only billionaire who feels that way.
Which brings me back to my question: Why would anyone want to do this?
I won’t pretend to have a full answer, but I think there are two big drivers — actually, two big lies — behind Republican cruelty on health care and beyond.
First, the evils of the G.O.P. plan are the flip side of the virtues of Obamacare. Because Republicans spent almost the entire Obama administration railing against the imaginary horrors of the Affordable Care Act — death panels! — repealing Obamacare was bound to be their first priority.
Once the prospect of repeal became real, however, Republicans had to face the fact that Obamacare, far from being the failure they portrayed, has done what it was supposed to do: It used higher taxes on the rich to pay for a vast expansion of health coverage. Correspondingly, trying to reverse the A.C.A. means taking away health care from people who desperately need it in order to cut taxes on the rich.
So one way to understand this ugly health plan is that Republicans, through their political opportunism and dishonesty, boxed themselves into a position that makes them seem cruel and immoral — because they are.
Yet that’s surely not the whole story, because Obamacare isn’t the only social insurance program that does great good yet faces incessant right-wing attack. Food stamps, unemployment insurance, disability benefits all get the same treatment. Why?
As with Obamacare, this story began with a politically convenient lie — the pretense, going all the way back to Ronald Reagan, that social safety net programs just reward lazy people who don’t want to work. And we all know which people in particular were supposed to be on the take.
Now, this was never true, and in an era of rising inequality and declining traditional industries, some of the biggest beneficiaries of these safety net programs are members of the Trump-supporting white working class. But the modern G.O.P. basically consists of career apparatchiks who live in an intellectual bubble, and those Reagan-era stereotypes still dominate their picture of struggling Americans.
Or to put it another way, Republicans start from a sort of baseline of cruelty toward the less fortunate, of hostility toward anything that protects families against catastrophe.
In this sense there’s nothing new about their health plan. What it does — punish the poor and working class, cut taxes on the rich — is what every major G.O.P. policy proposal does. The only difference is that this time it’s all out in the open.
So what will happen to this monstrous bill? I have no idea. Whether it passes or not, however, remember this moment. For this is what modern Republicans do; this is who they are.
Per capire la cattiveria repubblicana, di Paul Krugman
New York Times 30 giugno 2017
Gli aspetti di fondo della legge repubblicana sulla salute, che non sono granché cambiati nelle diverse versioni del Trumpcare, sono facili da descrivere: si toglie l’assicurazione sanitaria a decine di milioni di persone, la si rende molto peggiore e di gran lunga più costosa per altri milioni e si usano i soldi così risparmiati per tagliare le tasse sui ricchi.
Può darsi che Donald Trump non lo capisca – i resoconti di The Times e di altri, assieme ai suoi tweet, indicano che egli non ha alcuna idea di cosa ci sia nella proposta di legge del suo partito. Ma tutti nel Congresso capiscono che il punto è quello.
Il mistero – ed è un mistero, persino per coloro che da tempo sono arrivati alla conclusione che c’è qualcosa di terribilmente sbagliato nel Partito Repubblicano odierno – è perché il partito stia spingendo per un programma così duro e moralmente indifendibile.
Ci si rifletta. La perdita della assistenza sanitaria è un incubo, specialmente per i più anziani, che hanno problemi di salute e/o non hanno i mezzi finanziari per misurarsi con le avversità delle malattie. E dal momento che gli americani con queste caratteristiche sono precisamente le persone che questa legge di fatto si propone come obbiettivi, in decine di milioni si ritroverebbero presto a vivere in questo incubo.
Nel frattempo, le tasse che ricadono su una minuscola minoranza di ricchi verrebbero ridotte o eliminate. In termini di dollari, questi sgravi sarebbero grandi, ma poiché i ricchi sono già così ricchi, i risparmi farebbero poca differenza nelle loro vite.
Più del 40 per cento degli sgravi fiscali della proposta di legge del Senato andrebbero a persone con redditi annuali superiori ad un milione di dollari – ma anche questi pochi fortunati vedrebbero i loro redditi dopo le tasse crescere di un appena apprezzabile 2 per cento.
Dunque si tratta di un’ampia sofferenza – incluse, secondo le stime più favorevoli, circa 200 milia morti evitabili – imposta su molti nostri concittadini allo scopo di dare ad una manciata di persone ricche quello che corrisponde a pochi soldi in più. E l’opinione pubblica aborrisce l’idea: i sondaggi indicano una schiacciante opposizione popolare, anche se molti elettori non si rendono proprio conto di quanto la proposta di legge sia crudele. Ad esempio, solo una minoranza di elettori è consapevole del progetto di realizzare tagli selvaggi su Medicaid.
Di fatto, la mia impressione è che la proposta di legge abbia un basso consenso persino tra coloro che otterrebbero significativi sgravi fiscali. Warren Buffet ha denunciato la proposta di legge del Senato come la “Legge del Soccorso ai Ricchi”, e non è certamente l’unico miliardario che la percepisce in tal modo.
Il che mi riporta alla mia domanda: perché chiunque dovrebbe volere una cosa del genere?
Non pretenderò di avere una risposta definitiva, ma penso ci siano due grandi fattori – effettivamente, due grandi bugie – dietro e oltre la crudeltà repubblicana sulla assistenza sanitaria.
Il primo, i mali del programma del Partito Repubblicano sono l’altra faccia delle virtù della riforma di Obama. Poiché i repubblicani avevano speso quasi l’intero periodo della Amministrazione Obama ad imprecare contro gli immaginari orrori della Legge sulla Assistenza Sostenibile – i “tribunali della morte” [1] – abrogare quella riforma era destinata ad essere la loro prima priorità.
Tuttavia, una volta che la prospettiva della abrogazione è diventata reale, i repubblicani si sono dovuti misurare con il fatto che la riforma dell’assistenza di Obama, lungi dall’essere il fallimento che loro descrivevano, aveva realizzato quello che si pensava facesse: aveva utilizzato tasse più elevate sui ricchi per una grande espansione della copertura assistenziale. Di converso, cercare di annullare quella legge significa togliere l’assistenza sanitaria a persone che ne hanno disperato bisogno allo scopo di tagliare le tasse sui ricchi.
Dunque, un modo per comprendere questo sconcio programma sanitario è che i repubblicani, con il loro opportunismo politico e la loro disonestà, si sono rinchiusi dentro una posizione che li fa apparire crudeli ed immorali – dato che sono tali.
Tuttavia certamente non è questa l’intera storia, dato che la riforma della assistenza di Obama non è l’unico programma sociale che comporta grandi benefici e tuttavia subisce l’attacco incessante della destra. Gli aiuti alimentari, l’assicurazione dalla disoccupazione, i sussidi alla disabilità ricevono tutti lo stesso trattamento. Perché?
Come per la riforma sanitaria, questa storia ebbe inizio con una bugia politicamente conveniente – la pretesa, che risale a Ronald Reagan, che i programmi sulle reti della sicurezza sociale siano solo un premio ai vagabondi che non hanno voglia di lavorare. E sappiamo tutti a quali persone in particolare ci si riferiva [2].
Ora, questo non è mai stato vero, e in un’epoca di crescente ineguaglianza e di declinanti attività produttive tradizionali, alcuni dei principali beneficiari di questi programmi sulle reti della sicurezza sociale sono i componenti della classe lavoratrice bianca che sostiene Trump. Ma l’odierno Partito Repubblicano fondamentalmente consiste di burocrati di carriera che vivono in una bolla intellettuale, e quegli stereotipi dell’epoca di Reagan dominano ancora la loro rappresentazione degli americani in difficoltà.
Oppure, per dirla altrimenti, i repubblicani prendono le mosse da una specie di ordinaria crudeltà verso i meno fortunati, da una ostilità verso tutto quello che protegge le famiglie dalle disgrazie.
In questo senso, non c’è niente di nuovo nel loro programma sanitario. Quello che esso realizza – punire i poveri e la classe lavoratrice, tagliare le tasse sui ricchi – è quello che fa ogni importante proposta politica repubblicana. La solo differenza è che questa volta è tutto manifesto.
Dunque cosa accadrà con questa mostruosa proposta di legge? Non ne ho idea. Tuttavia, che sia approvata o meno, si ricordi questo passaggio. Perché è questo che fanno i repubblicani di oggi; questo è quello che sono.
[1] “Legge sulla Assistenza Sostenibile” era la denominazione ufficiale della legge di Obama. La destra repubblicana la definiva la legge dei ‘tribunali della morte’ perché un aspetto minore della proposta prevedeva che commissioni di tecnici avrebbero deciso il limite tra le cure gratuite appropriate ammissibili e i casi di “accanimento terapeutico”. Secondo il Tea Party era un modo per affidare a commissioni di burocrati sanitari la decisione di “staccare la spina alla nonna”.
[2] In particolare le persone di colore.
By mm
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