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La Fondazione Heritage sulla salute, 1989 (dal blog di Krugman, 30 luglio 2017)

 

JUL 30 4:20 PM

Heritage On Health, 1989

Paul Krugman

Every once in a while people make the point that much of what eventually became Obamacare came from, of all places, the Heritage Foundation – that is, the ACA is basically what conservatives used to advocate on health care. So I recently reread Stuart Butler’s 1989 Heritage Foundation lecture, “Assuring Affordable Health Care For All Americans” – hmm, where have I seen similar language? — to see how true that is; and the answer is, it really is pretty much true.

First of all, this wasn’t just one guy at Heritage writing: Butler referred to his proposal as “the Heritage plan”, referring to a monograph that lays it out and does indeed present it as the institution’s policy, not just his opinion.

Second, while the Heritage plan wasn’t exactly the same as ObamaRomneycare, it was pretty close. Like the ACA, it imposed a mandate requiring that everyone buy an acceptable level of coverage. Also like the ACA, it proposed subsidies to make sure that everyone could in fact afford that coverage. That’s two legs of the three-legged stool.

Where the plan differed was in the handling of pre-existing conditions. Butler opposed community rating, viewing it as an indirect tax on the healthy – but called instead for big subsidized high-risk pools to cover those private insurers would otherwise shun.

I have real doubts about whether this would have been workable. But two things about it are notable. (1) The Heritage plan would have required bigger, not smaller, government spending; that is, on-budget outlays would have been larger. (2) The piece of the ACA Heritage didn’t want was the part that’s actually most popular with the public.

Overall, what’s striking about the Heritage plan is that it’s not notably more conservative than what Obama actually implemented: a bit less regulation, a substantial amount of additional spending. If Obamacare is an extreme leftist measure, as so many Republicans claim, the Heritage Foundation in the 1980s was a leftist institution.

 

La Fondazione Heritage sulla salute, 1989

Di tanto in tanto le persone avanzano l’argomento che la Fondazione Heritage, tra tutte le fonti, alla fine è diventata buona parte del fondamento della riforma sanitaria di Obama – vale a dire che la Legge sulla Assistenza Sostenibile corrisponde fondamentalmente a quello che i conservatori erano soliti sostenere sulla assistenza sanitaria. Così ho riletto di recente la conferenza di Stuart Butler del 1989 alla Fondazione Heritage “Garantire l’assistenza sanitaria sostenibile per tutti gli americani” – hm, dove ho trovato un linguaggio simile? – per vedere quanta verità c’era in quell’argomento; e la risposta è che esso è effettivamente assai vero.

Prima di tutto, non si trattava solo di un tizio che scriveva presso la Fondazione Heritage: Butler si riferiva alle sue proposte come al “progetto Heritage”, menzionando una monografia che esponeva quella proposta e la presentava effettivamente come la politica dell’Istituto, non solo come la sua opinione.

In secondo luogo, se il piano dell’Heritage non era esattamente la stessa cosa delle riforme dell’assistenza di Obama e di Romney, ci andava abbastanza vicino. Come la legge di Obama, imponeva un obbligo con il quale si richiedeva che ognuno acquistasse un livello accettabile di copertura assicurativa. Sempre come l’ACA, essa proponeva sussidi per garantire che ognuno potesse davvero permettersi tale copertura. Ovvero, due gambe dello sgabello con tre gambe.

Dove il piano differiva era nella gestione delle patologie preesistenti. Butler si opponeva al sistema della valutazione del costo sulla base dei valori della comunità, considerandola come una tassa indiretta sulle persone in salute – mentre si pronunciava per elevati sussidi sugli aggregati di rischio per dare copertura a quegli assicuratori privati che altrimenti avrebbero eluso l’assistenza.

Ho qualche dubbio reale sul fatto che avrebbe funzionato. Ma ci sono due aspetti notevoli. Il primo è che il progetto dell’Heritage avrebbe richiesto una spesa pubblica più elevata e non più piccola; il secondo che le spese a carico del Bilancio sarebbero state più ampie. La parte che la proposta di riforma sanitaria non voleva era quella che effettivamente è più popolare presso l’opinione pubblica.

Nel complesso, quello che è sorprendente nel progetto dell’Heritage è che esso non è particolarmente più conservatore di quello che effettivamente realizzò Obama: una regolamentazione un po’ minore, una quantità sostanziale di spesa aggiuntiva. Se l’Obamacare è una misura di estrema sinistra, come sostengono molti repubblicani, la Fondazione Heritage negli anni ’80 era una istituzione di sinistra.

 

 

 

 

 

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