Paul Krugman NOV. 27, 2017
Donald Trump likes to declare that every good thing that happens while he’s in office — job growth, rising stock prices, whatever — is the biggest, greatest, best ever. Then the fact-checkers weigh in and quickly determine that the claim is false.
But what’s happening in the Senate right now really does deserve Trumpian superlatives. The bill Republican leaders are trying to ram through this week without hearings, without time for even a basic analysis of its likely economic impact, is the biggest tax scam in history. It’s such a big scam that it’s not even clear who’s being scammed — middle-class taxpayers, people who care about budget deficits, or both.
One thing is clear, however: One way or another, the bill would hurt most Americans. The only big winners would be the wealthy — especially those who mainly collect income from their assets rather than working for a living — plus tax lawyers and accountants who would have a field day exploiting the many loopholes the legislation creates.
The core of the bill is a huge redistribution of income from lower- and middle-income families to corporations and business owners. Corporate tax rates go down sharply, while ordinary families are nickel-and-dimed by a series of tax changes, no one of which is that big a deal in itself, but which add up to significant tax increases on almost two-thirds of middle-class taxpayers.
Meanwhile, the bill would partially repeal Obamacare, in a way that would sharply reduce aid to lower-income families and raise the cost of insurance for many in the middle class.
You might wonder how such a thing could possibly pass the Senate. But that’s where the scamming comes in.
While the underlying structure of the bill involves raising taxes on the middle class, the bill also includes a number of temporary tax breaks that would, at first, offset these tax increases. As a result, in the first few years most middle-class families would see modest tax cuts.
But the operative word here is “temporary.” All of these tax breaks either dwindle over time or are scheduled to expire at some point; by 2027 the bill is, as I said, a tax increase on the middle class used to pay for tax cuts that mainly benefit the wealthy.
Why would anyone write a bill full of provisions that evaporate over time? There’s no economic or policy logic behind it. Instead, it’s all about trying to have it both ways, making a safe space for political double talk.
Here’s how it works: If you point out that the bill hugely favors the wealthy at the expense of ordinary families, Republicans will point to the next few years, when the class-war nature of the plan is obscured by those temporary tax breaks — and claim that whatever the language of the law says, those tax breaks will actually be made permanent by later Congresses.
But if you point out that the bill is fiscally irresponsible, they’ll say that it “only” raises the deficit by $1.5 trillion over the next decade and doesn’t raise deficits at all after that — because, you see, those tax breaks will expire by 2027, so the tax hikes will raise a lot of revenue. By the way, the claim that middle-class taxes will rise is crucial to passing the bill: Only bills that don’t raise deficits after 10 years can bypass the filibuster and be enacted by a simple Senate majority.
The point, of course, is that these claims can’t both be true. Either this bill is a big tax hike on the middle class, or it’s a huge budget-buster. Which is it? Nobody really knows; probably even the people who wrote this monstrosity don’t know. But someone is being scammed, bigly.
Oh, and ignore claims that tax cuts for corporations would jump-start the economy and pay for themselves. Of the 42 ideologically diverse economists surveyed by the University of Chicago on the impact of Republican tax plans, only one agreed that they would lead to substantial economic growth, while none disagreed with the proposition that they would substantially increase U.S. debt.
So it’s a giant scam. And while the exact nature of the scam may be unclear, ordinary American families would end up being the victims either way.
For suppose those temporary tax breaks did end up becoming permanent, so that the budget deficit soared on a long-term basis. Then what? You know the answer: Republicans would suddenly revert to the pretense that they’re deficit hawks, and demand “entitlement reform” — that is, cuts in Medicare, Medicaid and Social Security, programs that ordinary families depend on. In fact, they’re already talking about those cuts — they’ve started the switch even before getting the suckers to take the bait.
So will they manage to pull off this giant con job? The reason they’re rushing this to the Senate floor without a single hearing, without a full assessment from Congress’s own official scorekeepers, is their hope that they can pass the thing before people figure out what they’re up to.
And the question is whether there are enough Republican senators with principles, who believe that policies should not be sold with lies, to stop this bum’s rush.
L’imbroglio fiscale più grande nella storia, di Paul Krugman
New York Times 27 novembre 2017
A Donald Trump piace dichiarare che ogni cosa positiva che accade durante il suo mandato – crescita dei posti di lavoro, valori azionari che salgono, qualsiasi cosa – è la più grande, la più importante, la migliore di sempre. Poi i ‘controllori dei fatti” intervengono e stabiliscono rapidamente che la pretesa è falsa. Ma quello che sta accadendo in questo momento al Senato merita davvero i superlativi trumpiani. La proposta di legge che i leaders repubblicani stanno cercando di far approvare questa settimana senza audizioni, senza che si abbia il tempo neppure per una analisi generale del suo probabile impatto sull’economia, è il più grande imbroglio fiscale nella storia. È un imbroglio talmente grande che non è neanche chiaro chi viene ingannato – i contribuenti della classe media, le persone che si proccupano dei deficit di bilancio, o entrambi.
Tuttavia una cosa è chiara: in un modo o nell’altro, la proposta di legge colpirebbe la maggioranza degli americani. I soli grandi vincitori sarebbero i ricchi – specialmente coloro che raccolgono il reddito dai loro asset anziché lavorando per un vita – e in aggiunta i fiscalisti e i ragonieri che avrebbero campo aperto nello sfruttare le molte possibilità di elusione che la legislazione crea.
Il cuore della proposta di legge è una enorme redistribuzione di reddito dalle famiglie con risorse più basse e medie alle società ed ai proprietari di imprese. Le aliquote fiscali sulle società scenderanno bruscamente, mentre le famiglie comuni saranno tiranneggiate da una serie di modifiche fiscali, nessuna delle quali è in sé un grande affare, ma che si aggiungono a significativi incrementi delle tasse per quasi due terzi dei contribuenti della classe media.
Nel frattempo, la proposta di legge abrogherebbe in parte la riforma sanitaria di Obama, in modi che ridurrebbero bruscamente gli aiuti alle famiglie con redditi più bassi ed eleverebbero i costi delle assicurazioni per molti componenti della classe media.
Potreste chiedervi come una cosa del genere potrà essere approvata dal Senato. Ma è lì dove interviene l’inganno.
Se la struttura intrinseca alla proposta di legge riguarda gli aumenti delle tasse sulla classe media, tale proposta include anche un certo numero di provvisori sgravi fiscali che dovrebbero, a prima vista, bilanciare questi aumenti delle tasse. Di conseguenza, nei primi pochi anni la maggioranza delle famiglie di classe media vedrebbe modesti tagli alle tasse.
Ma la parola cruciale, in questo caso, è “provvisori”. Tutti questi sgravi fiscali o si riducono col tempo o è previsto che ad un certo punto si esauriscano; per il 2027 la proposta di legge, come ho detto, comporta un aumento delle tasse sulla classe media che serve a pagare i tagli alle tasse che vanno principalmente a beneficio dei ricchi.
Perchè mai scrivere una proposta di legge zeppa di disposizioni che evaporano col tempo? In questo non c’è nessuna logica economica o politica. Piuttosto, tutto dipende dal tentativo di avere la botte piena e la moglie ubriaca, creando un margine sicuro per un linguaggio politico duplice.
Ecco come funziona: se mettete in evidenza che la proposta di legge è largamente a favore dei ricchi ai danni delle famiglie comuni, i repubblicani si riferiranno ai prossimi pochi anni, quando il carattere di classe del piano è oscurato da quei provvisori sgravi fiscali – e sosterranno che qualsiasi cosa dica la legge, quegli sgravi saranno in realtà resi permanenti dai successivi Congressi.
Ma se mettete in evidenza che la proposta è irresponsabile dal punto di vista delle finanze pubbliche, essi diranno che il deficit sarà aumentato “soltanto” per 1.500 miliardi di dollari nel prossimo decennio, e i deficit non saliranno per niente oltre quel periodo – perché, sapete, quegli sgravi si esauriranno col 2027, allorché il rialzo delle tasse aumenterà di molto le entrate. Per inciso, l’argomento che le tasse sulla classe media aumenteranno è cruciale per l’approvazione della legge: soltanto proposte di legge che non aumentano i deficit dopo dieci anni possono aggirare l’ostruzionismo ed essere approvate da una maggioranza semplice del Senato.
Ovviamente, il punto è che non possono ssere vere entrambe queste pretese. O questa proposta di legge è un grande rialzo delle tasse sulla classe media, oppure è un gran colpo al bilancio. Che cosa è? Nessuno in realtà lo sa; probabilmente non lo sanno neppure le persone che hanno scritto questa mostruosità. Ma qualcuno sta imbrogliando alla grande.
Inoltre, si ignorino le pretese che i tagli alle tasse per le società faranno fare un balzo all’economia e si ripagheranno da sole. Dei 42 economisti di diverso orientamento ideologico sottoposti dall’Università di Chicago ad un sondaggio sull’impatto dei piani fiscali repubblicani, soltanto uno non si è detto d’accordo con l’idea che essi porteranno ad una sostanziale crescita economica, mentre nessuno non ha concordato con l’idea che aumenterebbero in modo sostanziale il debito degli Stati Uniti. Dunque è un gigantesco imbroglio. E mentre l’esatta natura di questo imbroglio può non essere chiara, le normali famiglie degli americani finiranno in ogni modo con l’esserne vittime.
Perché supponiamo che questi sgravi fiscali finiscano col diventare permanenti, in modo tale che nel lungo periodo il deficit del bilancio si alzerà in volo. Cosa accadrà allora? Conoscete la risposta: i repubblicani vorranno all’improvviso ritornare alla messinscena che li descrive come i falchi del deficit, e chiederanno una “riforma dei diritti sociali” – ovvero, tagli su Medicare, Medicaid e la Previdenza Sociale, i programmi dai quali dipendono le famiglie ordinarie. Di fatto, stanno già parlando di quei tagli – hanno cominciato prima ancora che i babbei abbiano abboccato all’esca.
Dunque, riusciranno a portare a termine questo gigantesco imbroglio? La ragione per la quale stanno portando di corsa il provvedimento all’aula del Senato senza una singola audizione, senza un giudizio compiuto da parte degli organismi congressuali ufficiali che assegnano i punteggi, è la loro speranza di poter far approvare il tutto prima che la gente comprenda cosa hanno in mente.
E la domanda è se c’è un numero sufficiente di Senatori repubblicani dotati di principi, che credono che le politiche non dovrebbero essere rivendute con le menzogne, per fermare questa corsa a levarsi dagli impicci.
By mm
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