dicembre 2017 Archive

La plutocrazia populista e il futuro dell’America, di Nouriel Roubini (da Project Syndicate, 11 dicembre 2017)

[1] L’espressione transfer pricing identifica il procedimento per determinare il prezzo appropriato, in gergo transfer price, nel trasferimento della proprietà di beni/servizi/intangibili attraverso operazioni infra-gruppo. Il transfer pricing ...

Due miti sull’automazione, di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 12 dicembre 2017)

[1] In economia la Total Factor Productivity (TFP) o produttività totale dei fattori è definibile come il rapporto tra un indice di output e un indice di input, media ponderata degli ...

L’America non è ancora perduta, di Paul Krugman (New York Times 25 dicembre 2017)

Krugman ripercorre le vicende americane dell'ultimo anno e dice di avere qualche speranza. Che ovviamente non deriva da Trump, che è solo irrimediabilmente se stesso, e neanche dal Partito Repubblicano, che semmai è peggio di quello che si poteva immaginare. Deriva dalla resistenza delle americane e degli americani, nelle manifestazioni, nelle iniziative politiche e nelle urne (come dimostrato di recente dai risultati elettorali in Virginia e in Alabama).

Competere con le macchine, di Robert Skidelsky (da Project Syndicate, 22 dicembre 2017)

         

San-Taglio-alle-tasse sta arrivando in paese, di Paul Krugman (New York Times 21 dicembre 2017)

Lo strano Babbo Natale rifilato agli americani quest'anno. I regali di "San Taglio-alle-tasse" vanno solo alle società ed ai ricchi, il carbone a tutti gli altri. Ma se i "cattivi" riceveranno i premi, dipenderà molto dal fatto che siano cattivi in forme appropriate. L'importante è che siano ricchi e vivano di rendita e di eredità; se vivono di lavoro nessuna grande novità. E la possibilità di eludere il fisco con queste nuove regole stravaganti aumenterà di molto.

Trump, Macron: stessa battaglia, di Thomas Piketty (dal blog di Piketty, 12 dicembre 2017)

[1] “Dumping” è precisamente una tecnica economica che consente di vendere un prodotto sul mercato estero a prezzi molto competitivi, anche inferiori a quelli con ...

Ricorrere alla corruzione, di Paul Krugman (New York Times 18 dicembre 2017)

L'interrogativo che resta al centro della vicenda della legge sulle tasse resta quello del perché i repubblicani siano ostinati ad approvarla. L'impopolarità della legge è assai vasta ed è probabile che essa finirà col provocare danni più grandi di quelli oggi riconoscibili. In realtà non si trovano risposte convincenti, se non mettendo nel conto che sta montando un'ondata a favore dei democratici e per molti congressisti è aperto il problema del prossimo posto di lavoro. Che normalmente viene dai finanziatori del Partito Repubblicano; è dunque il tempo di concentrarsi sui favori che si possono offrire in pegno. Oppure, è tempo di pensare ai vantaggi personali che si otterranno dalla legislazione, come sembra abbia fatto il Senatore repubblicano Bob Corker.

Il vantaggio di una banca centrale che non è ‘lungimirante’, di Simon Wren Lewis (dal blog Mainly Macro, 14 dicembre 2017)

         

Caporetto

In occasione del centenario della disfatta di Caporetto sono usciti tre libri tutti interessanti, diversi nello stile ma in fondo assai convergenti nei giudizi. Hanno tutti e tre lo stesso titolo: “Caporetto”, dal nome del paese che è la punta di un triangolo isoscele rovesciato sull’alto fronte dell’Isonzo, tra Tolmino e Plezzo. Gli autori sono: Alessandro Barbero (Laterza, ottobre 2017), Alfio Caruso (Longanesi, 2017) e Nicola Labanca (Il Mulino, 2017). Storici ma anche giornalisti e scrittori di romanzi i primi due, storico puro il terzo. Scrisse Von Clausewitz che “la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi”. Ma i mezzi della guerra spesso distruggono le fondamenta della politica e, se la proseguono, è anche vero che provocano novità straordinarie, al punto che modificano radicalmente le società per secoli interi, chiunque le vinca o le perda. Quando poi gli storici militari raccontano le guerre, questi stravolgimenti spesso si perdono, perché alle guerre è consentito il privilegio di distruggere le civiltà politiche senza doverne dar conto. Ovvero, per dirla in francese: “à la guerre comme à la guerre”. Rileggere, nell’anno del centenario, la storia della rotta di Caporetto è particolarmente interessante alla luce di questo pensiero, della cui banalità mi devo scusare. Anzitutto, prima della guerra fu necessario un colpo di Stato, di solito espunto dalla nostra storia, o almeno sottovalutato. Come è noto l’Italia entrò in guerra senza alcuna decisione del Parlamento e dopo che Salandra e Sonnino avevano segretamente sottoscritto a Londra gli accordi con i nuovi alleati. Ma il colpo di Stato si completò con un nuovo assetto del potere, che concesse per tre anni a Cadorna poteri che, come scriveva Angelo Del Boca in un suo libro del 2005, non avrebbe avuto neppure Mussolini. (continua)

I repubblicani disprezzano la classe lavoratrice, di Paul Krugman (New York Times 14 dicembre 2017)

Nel 2012 Eric Cantor, allora leader della maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti, fu autore di una gaffe: inviò un saluto nella occasione della Giornata del Lavoro, dimenticando di riferirsi ai lavoratori (per lui, chi lavora erano solo i proprietari di imprese). Ora la legge sul fisco dimostra che quella gaffe era in realtà il profondo inconscio del repubblicani. Perché questa legge non solo fa un regalo ai benestanti e affligge ulteriormente i redditi più bassi. Dentro essa c'è un nuovo spartiacque: a parità di redditi, tutti coloro che guadagnano dalla proprietà di qualcosa - imprese, immobili, asset finanziari - hanno forti sgravi, che invece non toccano a coloro che percepiscono uno stipendio. Coloro che sono semplicemente 'dipendenti', fossero anche chirurghi di un Ospedale, sono cittadini di seconda categoria.

Che succede se la legge fiscale è un disastro per le entrate? (dal blog di Krugman, 12 dicembre 2017)

         

Il pessimismo e la paralisi in seguito alla crisi finanziaria (dal blog di Paul Krugman, 9 dicembre 2017)

[1] La linea blu indica l’andamento del tasso di disoccupazione nella popolazione civile (eccetto l’esercito o le persone recluse per ragioni sanitarie o di giustizia). ...

Steve Mnuchin gioca la carta di Paul Ryan, di Paul Krugman (New York Times 11 dicembre 2017)

Dopo aver a lungo sostenuto di avere analisi del Dipartimento del Bilancio che confermavano l'idea che il taglio delle tasse si ripagava da solo, il Segretario al Tesoro finalmente rende note tali analisi: una paginetta di numeri basati sull'assunto di una crescita prodigiosa, assunto che è stato consigliato agli analisti dalla Amministrazione. Un imbroglio, in buona sostanza. Ma non peggiore di quelli ai quali ci aveva abituato Paul Ryan, che tutti i 'centristi' dipingevano come un Conservatore Serio ed Onesto, ala quale diedero pure un premio di politico responsabile.

I fatti hanno una ben nota tendenza progressista, di Paul Krugman (New York Times 8 dicembre 2017)

L'estremismo dei repubblicani e la pretesa dei media su una simmetria tra destra e sinistra, sono i due fattori principali di novità della politica americana. La tecnica del 'cerchiobottismo' tanto in uso nei gruppi dell'informazione, è una sfida aperta al buonsenso, in un'epoca nella quale i repubblicani pretendono di varare un enorme taglio delle tasse a vantaggio dei ricchi con l'argomento che 'si ripagherà da solo', oppure pretendono di negare il cambiamento climatico. E questo presunto 'centrismo' ha avuto un gran peso nel favorire l'ascesa di Trump alla Casa Bianca.

Il tradimento dei chierici, la versione degli economisti, (dal blog di Paul Krugman, 3 dicembre 2017)

[1] Da quanto capisco, è in tal modo che tali persone hanno firmato una lettera aperta. Maggiori dettagli si trovano sul blog di Brad DeLong ...

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