Paul Krugman DEC. 21, 2017
It’s that time of year again. Some of us will get nice gifts, while others will get lumps of coal.
But the rules have changed a bit this time, at least as far as the federal government is concerned. The St. Nick you knew is on vacation, possibly permanently. In his place we have Republican Tax-Cut Santa, who has different priorities.
You see, the new guy doesn’t care whether you’re naughty or nice. In fact, he’ll actually reward you if you’re naughty in the right ways. But mainly he cares whether you’re rich, especially if your wealth comes from property (preferably inherited property), not hard work. In that case, you get a really big gift. If you’re an ordinary working family, not so much — and eventually you get that lump.
So let’s talk about whose stockings will be stuffed by the tax bill Republicans just rammed through without a single hearing or a single Democratic vote.
The centerpiece of the legislation is a huge tax cut for corporations. Republicans claim that this tax cut will be passed on to workers in the form of higher wages, but most independent studies conclude that even in the long run only between one-fifth and one-quarter of the tax cut will trickle down to workers. And the fraction will be much lower in the short run — say, the next few years. So this is basically a tax cut for shareholders.
And who are these shareholders? About a third of the total benefits will go to foreigners. Among U.S. residents, while many people have some stock in their retirement accounts, those amounts are generally small. Even including indirect holdings through mutual funds, the top 1 percent of domestic households owns 40 percent of stocks, the bottom 80 percent just 7 percent. So when Tax-Cut Santa comes to town, it’s definitely good to be rich.
Meanwhile, complicated things will happen to individual taxes: Some deductions will increase, others will be cut. Next year, most people will probably see a small tax cut, although for the middle class it will be a smaller cut than the one they got from Barack Obama in 2009 — a tax cut almost nobody noticed.
Crucially, however, while the corporate tax cut is permanent, all these individual goodies are set to erode over time, then expire, so that when the law is fully implemented, most middle-class families will see their taxes rise.
Republicans claim that we shouldn’t take this prospect seriously, because future Congresses will extend the individual breaks — that is, they’re saying that their own law is so bad that it won’t be implemented as written. And remember, that’s supposed to be a defense of the bill.
Now comes the fun part — the part where it pays to be naughty.
You see, the second most important piece of this tax bill, after the corporate tax giveaway, is a drastic tax cut for business owners, who will end up paying much less in taxes than people with the same income who work as someone else’s employee.
It’s hard to come up with any good rationale for this move, which will discriminate among taxpayers in a way that bears no relationship to any coherent policy goal. It will, however, offer a big financial windfall to a number of elected officials, especially Donald Trump.
And it will also open the door to a lot of tax-system gaming.
The obvious trick is to keep doing exactly what you’re doing now, but redefine yourself as an independent contractor rather than an employee. The bill contains rules that would supposedly limit that kind of abuse, but tax experts have already found huge loopholes. And these experts were just a handful of people working pro bono for a couple of days. Over the months ahead, as thousands of top-dollar accountants and lawyers get to work, expect to see many more routes to tax avoidance emerge — but only for the rich and well connected.
Consider one example we already know about. Imagine a partnership involving several doctors. Under the new rules, such a service business won’t qualify for the tax break (although it would if they were architects. Why? Who knows?). But the doctors can get around the rule by buying the building they work in, then charging themselves an exorbitant rent. Voilà! They get to pay much lower taxes — because real estate investment trusts, strange to say, do get the big tax break.
Or suppose some of my colleagues form an economics consulting firm. Such a firm won’t qualify for tax breaks. But suppose they also start selling nerdy T-shirts (“Economists do it with models”). With a little hocus-pocus, as I understand it, they can basically define themselves as a T-shirt business, and pay much less in taxes.
The point is that there will be hundreds of tax-avoidance games like these, costing taxpayers billions if not hundreds of billions in lost revenue. But only those who are both affluent and sneaky will be able to play these games. As I said, Tax-Cut Santa actually rewards you if you’re naughty, as long as you’re naughty in the right way.
And what about those promises that rich people wouldn’t get a tax cut, that the tax system would get simpler, that you’d be able to file on a postcard, and all that? All I can say is, ho ho ho.
San-Taglio-alle-tasse sta arrivando in paese, di Paul Krugman
New York Times 21 dicembre 2017
Siamo di nuovo in quel periodo dell’anno. Alcuni di noi riceveranno bei regali, mentre altri avranno pezzi di carbone.
Ma questa volta le regole sono un po’ diverse, almeno per quello che riguarda il Governo Federale. Il Santa Claus [1] che si conosceva è in vacanza, forse per sempre. Al suo posto abbiamo il repubblicano San-Taglio-alle-tasse, che ha differenti priorità. Il punto è che il nuovo personaggio non si cura se siete buoni o cattivi. In pratica, lui in realtà vi premia se siete cattivi nei modi giusti. Ma soprattutto si preoccupa che siate ricchi, specialmente che la vostra ricchezza derivi da proprietà (preferibilmente proprietà ereditarie), non dal duro lavoro. In quel caso, avrete per davvero un bel regalo. Che si ridurrà a molto meno, se siete una normale famiglia di gente ch lavora – e alla fine vi toccherà il carbone.
Dunque parliamo di coloro le cui calze saranno riempite dalla proposta di legge che i repubblicani hanno appena fatto passare senza un’unica audizione e senza un voto di democratici.
L’aspetto centrale della legislazione è un ampio taglio delle tasse sulle società. I repubblicani sostengono che questo sgravio fiscale sarà trasferito ai lavoratori nella forma di più alti salari, ma la maggioranza degli studi indipendenti arriva alla conclusione che anche nel lungo periodo solo tra un terzo ed un quarto di quegli sgravi fiscali ricadrà a cascata sui lavoratori. E la frazione sarà molto più bassa nel breve periodo – diciamo, i prossimi anni. Dunque, si tratta fondamentalmente di uno sgravio fiscale per gli azionisti.
E chi sono questi azionisti? Circa un terzo dei benefici totali andranno a stranieri. Tra i residenti negli Stati Uniti, mentre molte persone hanno qualche riserva nei loro conti pensionistici, si tratta generalmente di quantità modeste. Persino includendo i possessi indiretti tramite fondi comuni, l’1 per cento delle famiglie più ricche nazionali possiede il 40 per cento delle riserve, l’80 per cento delle famiglie con redditi più bassi possiede soltanto il 7 per cento. Dunque, quando arriva San-Taglio-alle-tasse, è certamente una buona cosa essere ricchi.
Nel frattempo, alle tasse sulle persone fisiche accadranno cose complicate: alcune deduzioni aumenteranno, altre saranno tagliate. Il prossimo anno, la maggioranza delle persone probabilmente conosceranno una piccola riduzione delle tasse, sebbene per la classe media si tratterà di un taglio più piccolo di quello ottenuto con Obama nel 2009 – una taglio alle tasse di cui quasi nessuno si curò.
È decisivo, tuttavia, che mentre il taglio alle tasse sulle società è permanente, tutti questi contentini individuali è stabilito che col tempo vadano ad esaurimento, cosicché quando la legge sarà interamente in funzione, la maggioranza delle famiglie di classe media vedranno aumentare le loro tasse.
I republicani sostengono che non dovremmo prendere sul serio questa prospettiva, perché i futuri Congressi estenderanno gli sgravi individuali – ovvero, stanno dicendo che la loro stessa legge è così cattiva che non sarà messa in atto come è scritta. E si pensi che ritenevano che questa fosse una difesa della proposta di legge.
Passiamo adesso alla parte più spassosa – quella nella quale ci sono i compensi ai cattivi.
Vedete, il secondo più importante pezzo di questa proposta di legge, dopo il regalo fiscale alle società, è un radicale taglio delle tasse per i proprietari di imprese, che finiranno col pagare molto meno in tasse delle persone con lo stesso reddito che lavorano come come un qualsiasi occupato.
È difficile trovare una qualsiasi buona spiegazione per questa iniziativa, che discriminerà tra i contribuenti in un modo che non ha alcuna relazione con qualunque coerente obbiettivo politico. Essa, tuttavia, offrirà una grande manna finanziaria a un certo numero di detentori di cariche elettive, in particolare a Donald Trump. E aprirà anche la porta a un gran numero di elusioni del sistema fiscale.
Il trucco evidente è continuare a fare esattamente quello che state facendo adesso, ma ridefinirvi come un operatore indipendente anziché come un dipendente. La proposta contiene regole che si suppone limiterebbero quel tipo di abuso, ma esperti del fisco hanno già trovato ampie scappatoie. E queste esperti sono soltanto una manciata di individui che lavorano un paio di giorni non a scopo di lucro. Nei mesi che verranno, quando migliaia di commercialisti e di avvocati con costi elevatissimi si metteranno al lavoro, aspettatevi di vedere emergere molti itinereri in più di elusione fiscale – ma solo per i ricchi e i ben ammanigliati.
Si consideri un esempio che già conosciamo. Si immagini una associazione che comprende vari medici. Con le nuove regole, tale impresa di servizi non sarebbe idonea per gli sgravi fiscali (sebbene lo sarebbe se fossero architetti. Come mai? Qualcuno sa perché?). Ma i medici possono aggirare la norma acquistando l’edificio dove lavorano e poi mettendo a proprio carico una rendita esorbitante. Voilà! Arriveranno a pagare tasse molto più basse – perché le società di investimento sui patrimoni immolbiliari, strano a dirsi, possono per davvero ottenere grandi sgravi fiscali.
Oppure, supponete che alcuni miei colleghi diano vita ad una impresa di consulenza economica. Tale impresa non sarebbe idonea per gli sgravi fiscali. Ma supponiamo che essa cominci anche a vendere magliette (con su scritto “Gli economisti lo fanno con i modelli”). Con un piccolo gioco di magia, per quanto capisco, possono in sostanza definirsi come una impresa di magliette, e pagare tasse molto inferiori.
Il punto è che ci saranno centinaia di trucchi di elusione fiscale come questi, che faranno gravare sui contribuenti miliardi se non centinaia di miliardi di minore gettito fiscale. Ma soltanto coloro che sono sia benestanti che disonesti saranno capaci di usare questi trucchi. Come ho detto, San Taglio-delle-tasse effettivamente vi premia se non siete persone per bene, e finchè lo sarete in modi appropriati. E per quello che riguarda il fatto che i ricchi non avranno tagli sulle tasse, che il sistema fiscale diventerà più semplice, che sarà possibile archiviare tutto in una cartolina, e tutto il resto? Tutto quello che posso dire è che saranno dolori.
[1] St. Nick o Santa Klaus sono riduzioni per San Nicola e San Nicola non lo abbiamo importato noi dal Nord; sono i nordici ad averlo importato dal Mediterraneo. Era il Vescovo greco di Myra, oggi una località della Turchia, ed aveva una pelle piuttosto olivastra; divenne patrono della Russia, di Amsterdam e di Bari. Era considerato il Santo dei fanciulli, perché ne salvò alcuni da morte sicura (un ristoratore senza scrupoli li aveva destinati come cibo ad un banchetto); diventò nel Nord anche il Santo dei regali ai fanciulli espropriando un requisito che era, in epoca pagana, riservato al Dio Odino, che peraltro fu l’inventore autentico della tecnica di infilare i regali in speciali contenitori o “calze”. L’unica differenza che è rimasta tra Nord e Sud è che il giorno dei regali e del carbone da noi si è spostato agli inizi di Gennaio con l’Epifania, mentre nei paesi del Nord (inclusa la Germania e la parte più settentrionale dell’Italia) ricorre il 6 dicembre. In effetti, il nesso tra quella festività e il Natale è solo un equivoco, derivante dal fatto che noi traduciamo Santa Klaus con Babbo Natale, che sono due cose diverse. In sostanza, quell’equivoco ci consente di avere due ‘giorni dei regali’.
Infine, Santa Klaus non è, come si sa, una versione femminile del santo mediterraneo, ma deriva dall’olandese Sinterklaas – appunto San Nicola – che fu uno dei primi Babbo Natale ad essere adattati all’America dai primi coloni olandesi.
Comunque, tanti auguri!
By mm
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