Due eventi assolutamente minori recenti: un accordo commerciale senza alcuna sostanza con la Corea del Sud e la nomina del medico della Casa Bianca al Dipartimento che dà assistenza sanitaria a milioni di ex militari statunitensi. Nel primo caso, l'accordo è sembrato, nella sua inconsistenza, voler essere proprio un messaggio agli investitori che le guerre commerciali di Trump non sono una cosa seria. E gli investitori, dopo un iniziale crollo dei mercati azionari, hanno reagito con sollievo. Nel secondo, il medico - forse premiato per aver parlato con enfasi della salute del Presidente - dovrà gestire un settore cospicuo senza averne alcuna esperienza. Ma dunque: Trump si occupa di politica o considera il suo lavoro alla stregua di un semplice spettacolo da reality TV?
[1] È il Vicepresidente della Fed Bank di St. Luis. [2] In effetti, la connessione rimanda ad una polemica di Krugman nei confronti di Andolfatto ...
Crescono i casi di personaggi che si presentano alle primarie repubblicane per vari incarichi pubblici e che hanno avuto condanne o sono accusati di condotte corrotte. In fondo, Trump è solo uno di questi casi. All'origine una trasformazione del Partito Repubblicano, e la sua strategia politica fondata su un imbroglio. L'agenda repubblicana di premiare i ricchi e le società con grandi sgravi fiscali a spese dei programmi sociali è apertamente impopolare; si regge, o si è retta sinora,su un inganno degli elettori. Non è facile proseguire con tale inganno, a meno di metter nel conto una deriva più esplicitamente antidemocratica.
[1] Il termine monopsonio designa una particolare forma di mercato caratterizzata dalla presenza di un solo acquirente a fronte di una pluralità di venditori. Il monopsonista dà ...
[1] L’analisi della regressione è una tecnica usata per analizzare una serie di dati che consistono in una variabile dipendente e una o più variabili indipendenti. Lo ...
[1] Due giornalisti, i cui articoli si trovano nelle connessioni nel testo inglese. [2] Associazione che si occupa di sondaggi, con sede nel Regno Unito. ...
Il tira-e-molla sulle tariffe per l'acciaio - prima minacciate per tutti, poi condonate a Canada, Messico e Unione Europea - è stato indicativo dell'ignoranza con la quale la questione viene affrontata dalla Amministrazione Trump. Il tutto adesso si replica con la minaccia di tariffe pesanti su centinaia di prodotti cinesi. La Cina non è certo esente da 'cattive pratiche'; ma l'ossessione dl deficit con la Cina si basa sulla ignoranza di due particolari: quel deficit è in gran parte composto da prodotti che in Cina vengono assemblati (e dunque chiama in causa altre nazioni, spesso vicine agli USA come Corea del Sud e Giappone); il deficit con la Cina si è molto ridotto, mentre la disoccupazione negli Stati Uniti non è più quella di non molti anni fa.
Le 'idee zombi' sono un classico del giornalismo polemico di Krugman: idee mostratesi fallimentari più volte, che continuano a deambulare nella politica , morti che camminano e si ripresentano ad ogni occasione. La novità pare adesso la esistenza di due nuove fazioni di questi zombi, tra i principali consulenti economici di Trump. Non più soltanto coloro che sostengono la famigerata economia dal lato dell'offerta; ma i sostenitori di un neo protezionismo mercantilista ed i sostenitori del 'dollaro forte', come si è dichiarato il nuovo capo dei consulenti economici della Casa Bianca Larry Kudlow. Quest'ultima posizione, peraltro, all'opposto delle preoccupazioni di Trump sul deficit commerciale americano.
Nuove elezioni favorevoli ai democratici in America, in un distretto elettorale tradizionalmente a forte maggioranza repubblicana in Pennsylvania. Pare che le tecniche degli specchietti per allodole - ovvero i tentativi di distrarre gli elettori dalle politiche economiche reali - non funzionino più come un tempo. Il che è incoraggiante, ma si innervosisce al pensiero di quali maggiori distrazioni possano essere messe in atto, ad esempio in politica estera.
Nelle antiche città greche gli "sicofanti" erano spesso dei calunniatori, ovvero si prestavano a mentire in accuse e procedimenti pubblici. Il consulente commerciale di Trump - David Navarro - pare giochi un ruolo simile. Ha suggerito al Presidente una interpretazione delle regole fiscali europee in materia di imposta sul valore aggiunto che sono del tutto prive di senso. Ma lo ha fatto perché è convinto che in tali materie Trump abbia sempre ragione. Ovvero che il suo ruolo sia solo aiutarlo nella propaganda.
Un tempo le politiche tariffarie erano per antonomasia il terreno della corruzione della politica. I gruppi più influenti avevano grandi vantaggi, spesso alle spese degli interessi più vasti e diffusi. Il picco di questa storia si ebbe nel 1930, con la famigerata legge sulle Tariffe Smott Hawley. Anche in quel caso, la svolta venne con Roosevelt. Se si leggono in questa logica le mosse di Trump su acciaio e alluminio, la regressione non è sorprendente; si annuncia una nuova stagione di saccheggi.
Pare che gli stessi collaboratori di Trump siano rimasti stupiti dei suoi annunci sulla guerra commerciale sull'acciaio e l'alluminio. Usare come pretesto di tali iniziative presidenziali argomenti di 'sicurezza nazionale' - quando il primo fornitore estero degli Stati Uniti in tali settori è il Canada - già comporta mettersi su un terreno favorevole a ritorsioni. E le ritorsioni ci saranno, l'Europa le sta studiando. Ma è l'intero significato economico di una tale mossa che il Presidente semplicemente ignora. Le conseguenze sui tassi di interesse, ad esempio, o il rialzo del dollaro, con un grave impatto sulle esportazioni agricole. Come ascoltare un vecchietto in una trattoria che spiega perché il mondo va male, per gli stranieri che si approfittano dell'America. Solo che il vecchietto in questione comanda l'esercito più potente al mondo.
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