Una analisi dei recenti paradossi della politica commerciale di Trump: dal preannuncio di una estensione al settore delle automobili del sistema delle tariffe all'importazione già approvato per l'acciaio e l'alluminio, alla bizzarra vicenda dell'aiuto alla Cina sulle irregolarità di una sua società, la ZTE. Ovvero, quanto la prassi degli interessi affaristici di Trump e della sua famiglia, possa realisticamente prestarsi ad una interpretazione nella chiave del romanzo e dei film sul "candidato manciuriano" degli anni '50 e '60.
La crisi finanziaria in Turchia ci ricorda la natura di queste difficoltà nei mercati emergenti. Per quanto i Governi possano essere corrotti e autoritari, i loro difetti spesso non provocano da soli cataclismi; gli atteggiamenti dei gruppi dirigenti non precipitano facilmente le condizioni economiche di un paese. Finché le difficoltà non diventano evidenti, perché a quel punto la loro pessima qualità diventa un inconveniente considerevole. A quel punto, le cose precipitano rapidamente. La Turchia ha utilizzato con ampiezza il debito con l'estero ed oggi viene presentato il conto; è a quel punto che la non affidabilità dei regimi diventa un fattore rilevante. Nel caso di Trump non è probabile che il copione si svolga negli stesi termini: l'America si indebita ma lo fa nella sua valuta, ovvero non è vulnerabile come un qualsiasi mercato emergente. Ma se accadesse?
[1] L’esistenza non inverosimile di nastri di registrazioni appare una ipotesi sia nella vicenda a sfondo sessuale in Russia che in uno scambio di favori ...
Le elezioni di marzo finalmente portano Krugman a ragionare dell'Italia, in una analogia con i casi dell'Ungheria e della Polonia. L'errore disastroso di una moneta unica, non accompagnata da cambiamenti di politica economica ed anzi accompagnata dal disastro gemello della politica di austerità, hanno avuto un gran peso. Ma non tutto è spiegabile in questa crescita di un nazionalismo su basi etniche. La Polonia, ad esempio, ha mantenuto la propria valuta ed è rimasta quasi indenne dalla crisi economica. Forse perché il fascismo è rimasto un tema profondo nella politica europea, una volta che il prestigio delle classi dirigenti europee è stato sperperato in politiche sbagliate?
[1] Che recita: “Qualora il Vice Presidente e la maggioranza dei principali responsabili dei Dipartimenti esecutivi, o di qualsiasi altro organismo che il Congresso possa ...
Una azienda cinese - la ZTE, produzione di cellulari - era ripetutamente finita nei guai per aver usato illegalmente tecnologia statunitense. Ma i giorni scorsi Trump ha pubblicato un tweet per annunciare un suo impegno per toglierla dai guai. Sensazionale. Ma forse si è trattato di un ramoscello di olivo nel mezzo di una quasi guerra commerciale? Il problema è che da parte di aziende cinesi sono in atto iniziative di investimento che riguardano la Trump Organization. E il problema è che un simili investimenti nelle aziende del gruppo Trump si sono registrati anche in Indonesia. Se fosse capitato venti o trenta anni fa, il Congresso americano sarebbe probabilmente approdato a iniziative di impeachment. Ma per il Partito Repubblicano odierno questa è la regola, indicata come esempio a tutta la Amministrazione.
Nella campagna elettorale Trump aveva parlato di una iniziativa per abbassare i prezzi dei farmaci, ma nel suo discorso di pochi giorni fa non ha neanche ipotizzato di consentire a Medicare di contrattare i prezzi. Non è una grande notizia il venir meno da parte di Trump alle sue promesse, è un po' come pretendere di fare un titolo su un cane che ha morso una persona. Eppure sarebbe stato del tutto plausibile, considerando che l'America è il paese al mondo che consente alle industrie farmaceutiche di fare prezzi come monopoli. Il fatto è che le lobby non solo continuano ad essere potenti, oggi sono anche entrate a dirigere con i propri uomini il Dipartimento della Sanità.
[1] Il surplus (o rendita) del consumatore è la differenza positiva fra il prezzo che un individuo è disposto a pagare per ricevere un determinato bene o ...
L'offensiva dei repubblicani e di Trump sul programma dei sostegni alimentari non dipende dal desiderio di costringere i beneficiari a lavorare e neanche è una questione di soldi. I destinatari di quegli aiuti che non lavorano sono davvero pochi: anziani, bambini, disabili o persone che devono assistere altri componenti delle loro famiglie. I soldi che si risparmierebbero corrispondono all'1 per cento delle entrate che si perdono per i tagli fiscali ai ricchi. Può sembrare folle, ma in sostanza si tratta di meschina cattiveria sociale assunta a principio del governo. Pare che Trump consideri l'aiuto alla povera gente come un insulto.
I repubblicani avevano promesso di far saltare la riforma sanitaria con un solo colpo devastante; ma l'opinione pubblica non ha gradito e l'abrogazione della legge non è stata approvata. Anziché sguinzagliare un mostro marino, hanno mandato in scena le termiti, che hanno il compito di rosicchiarla un po' alla volta, tramite veri e propri sabotaggi. Un obbiettivo è colpire Medicaid, il programma sanitario per i poveri, che in buona misura ha ridotto il numero dei non assicurati. Un altro obbiettivo è spingere le persone in salute e giovani a non assicurarsi. In tal modo resteranno i più cagionevoli, che comporteranno per le assicurazioni costi più elevati, e dunque alla fine polizze più costose. E i repubblicani diranno che la riforma sanitaria è fallita, esattamente come avevano previsto. La strategia delle termiti provocherà danni reali, e bisognerà aiutare gli americani a capire chi ne porta la responsabilità.
[1] Per una maggiore spiegazione dei concetti della “curva di Phillips”, del cosiddetto Nairu (“tasso di disoccupazione che non accelera l’inflazione”) e altri temi connessi, ...
[1] ”L’economista neozelandese Alban William Phillips (1914 – 1975), nel suo contributo del 1958 ‘The relationship between unemployment and the rate of change of money wages in the UK 1861-1957′ ...
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