June 14, 2018
By Paul Krugman
Polls suggest that the public considers health care the most important issue in the midterm elections. This immediately raises the question: Do voters understand what’s at stake? In particular, do they realize that if Republicans hold Congress, they will strip away protections for the 52 million Americans— more than a quarter of nonelderly adults — who have pre-existing conditions that, before passage of the Affordable Care Act, could have led insurers to deny them coverage?
In fact, the Trump administration is already trying to take away those protections via the courts. It probably won’t succeed. But it might, in which case an estimated 17 million Americans would lose their health coverage.
And even if the lawsuit fails, the administration’s support for an incredibly flimsy legal challenge — one so indefensible that three career Justice Department lawyers withdrew from the case — is a clear signal of Republican priorities: G.O.P. to Americans with health problems: Drop dead.
By the way, some people seem surprised by the administration’s moves here, since Donald Trump has promised many times to protect people with pre-existing conditions. But remember: The campaign against the Affordable Care Act has been based on lies every step of the way.
First there were lies about what was actually in the act. Remember “death panels”?
Then there were lies about the law’s effects. For a while, the Koch brothers-financed group Americans for Prosperity was running ads featuring supposedly real stories of Americans facing terrible hardships because of the A.C.A. But none — none — of these stories stood up to fact-checking. So the ads became vaguer and vaguer, and eventually featured actors pretending to be A.C.A. victims rather than featuring real victims, who were apparently too hard to find.
But the most enduring lie from A.C.A. opponents — not just Trump, but all of them — is their claim that they want to protect Americans with pre-existing conditions. They don’t, and they never did.
You can see why they claim otherwise. A huge majority of voters, including 59 percent of Republicans, want to maintain rules that prohibit insurance companies from denying coverage based on someone’s medical history. So there is a powerful incentive to pretend that you’ll protect people with past health problems.
But the falseness of the pretense has always been obvious.
This falsity was obvious on sheer logical grounds even before Republicans began proposing supposed replacements for Obamacare. If you’re going to guarantee coverage regardless of medical history, you have to induce people to sign up for insurance while they’re still healthy, so that insurers have a manageable risk pool. That means some combination of subsidies to make insurance affordable and penalties for going uninsured — in other words, it requires a system that looks a lot like the Affordable Care Act.
So demands that the A.C.A. be scrapped always meant taking away coverage from the people who need it most; Obamacare opponents just hoped people wouldn’t notice that fact. And the truth is that they mostly got away with it until last year, when Republicans had to offer specific health care legislation.
At that point the game was up. It immediately became clear that every Republican alternative to Obamacare would, in fact, hang Americans with pre-existing conditions out to dry. And the public backlash against that revelation is basically the reason the G.O.P.’s repeal effort failed. But it only failed narrowly. And if Republicans still hold Congress next year, anyone who has a history of medical problems and doesn’t get health insurance from his or her employer will lose coverage.
In fact, even getting a job with insurance coverage might not be enough: If the Trump-supported lawsuit succeeds, employers could refuse to cover new employees’ pre-existing conditions.
What may seem puzzling about all this is the cruelty. O.K., Donald Trump is obviously a man utterly lacking in empathy. But don’t other Republicans feel a bit bad about the prospect of taking health care away from millions of Americans who have done nothing wrong besides having past medical problems?
Actually, no. Consider Rick Scott, the governor of Florida (and current Senate candidate), whose attorney general has joined the lawsuit to eliminate protection for pre-existing conditions. While refusing to say whether he supports the suit, Scott declared, “We’ve got to reward people for caring for themselves.” Right, because if you get cancer, or arthritis, or multiple sclerosis — all among the pre-existing conditions for which people used to be denied coverage — it must be your own fault.
By the way, a note to older Florida voters: You may think that none of this matters to you, because you’re covered by Medicare. If so, think again: If Republicans win in November, they’ll be coming after Medicare next, to offset the cost of their tax cut. Who says so? They do.
So, as I said, voters need to understand the stakes in these midterms. They will determine whether people with medical problems get the health care they need.
Il Partito Repubblicano agli americani che hanno patologie sanitarie: crepate. Di Paul Krugman
New York Times 14 giugno 2018
I sondaggi indicano che l’opinione pubblica considera l’assistenza sanitaria il tema più importante nelle elezioni di medio termine. Questo solleva immediatamente la domanda: gli elettori capiscono cosa è in gioco? In particolare, capiscono che se i repubblicani mantengono il controllo del Congresso, toglieranno la protezione a 52 milioni di americani – più di un quarto degli elettori adulti – che hanno patologie preesistenti che, prima della approvazione della Legge sulla Assistenza Sostenibile, avrebbero indotto gli assicuratori a negare loro la copertura assistenziale?
Di fatto, la Amministrazione Trump sta già cercando di eliminare quella protezione attraverso i Tribunali. Probabilmente non ci riuscirà. Ma potrebbe, nel qual caso una cifra stimata in 17 milioni di americani perderebbe la sua assicurazione sanitaria.
E persino se quella procedura non riuscisse, il sostegno della Amministrazione ad una sfida incredibilmente inconsistente – talmente indifendibile che tre legali di carriera del Dipartimento della Giustizia si sono ritirati dal caso – è il chiaro segnale delle priorità repubblicane. Il messaggio agli americani con patologie sanitarie è: levatevi di mezzo.
Per inciso, in questo caso alcuni sembrano sorpresi dalle mosse della Amministrazione, dal momento che Donald Trump aveva promesso molte volte di proteggere le persone con patologie preesistenti. Ma ricordate: la campagna contro la Legge sulla Assistenza Sostenibile si era basata su bugie ad ogni passaggio.
Dapprima ci furono le bugie su quello che stava effettivamente accadendo. Vi ricordate dei “collegi della morte”? [1]
Po ci furono le bugie sugli effetti della legge. Per un certo periodo, il gruppo ‘Americani per la Prosperità’ finanziato dai fratelli Koch [2] gestiva messaggi pubblicitari che mostravano racconti apparentemente veri di americani che si trovavano a sostenere tremende difficoltà a causa della legge di riforma. Ma nessuno di questi racconti – nemmeno uno – resse il confronto ad un controllo dei fatti. In tal modo la pubblicità divenne sempre più vaga, e alla fine si mostravano attori che fingevano di essere vittime della riforma anziché mostrare vittime reali, che parevano essere troppo difficili da trovare.
Ma la bugia più persistente da parte degli oppositori della riforma – non solo di Trump, ma di tutti loro – è la loro pretesa di voler proteggere gli americani con patologie preesistenti. Non era la loro volontà, non era mai stata tale.
Potete rendervi conto della ragione per la quale pretendevano che la realtà fosse un’altra. Una grande maggioranza di elettori, incluso il 59 per cento dei repubblicani, vogliono mantenere le regole che impediscono alle società assicuratrici di negare l’assistenza basandosi sulla storia sanitaria di qualcuno. Dunque c’è un incentivo potente a fingere che si proteggeranno le persone con problemi di salute preesistenti.
Ma la falsità della pretesa è stata sempre evidente.
Quella falsità era evidente sulla base della semplice logica anche prima che i repubblicani cominciassero a proporre presunte sostituzioni alla legge di Obama. Se siete orientati a garantire l’assistenza a prescindere dalla storia sanitaria, dovete indurre le persone ad iscriversi mentre sono ancora in salute, in modo che gli assicuratori abbiano un livello complessivo di rischio gestibile. Questo comporta una qualche combinazione di sussidi per rendere l’assicurazione sostenibile e di penalizzazioni per chi continua a non assicurarsi – in altre parole, richiede un sistema che assomiglia molto alla Legge sulla Assistenza Sostenibile.
Dunque le richieste di una rottamazione della riforma hanno sempre comportato che si togliesse l’assicurazione alle persone che ne avevano il massimo bisogno: gli oppositori della legge di Obama speravano soltanto che la gente non se ne accorgesse. E la verità è che essi se la sono cavata sino all’anno passato, allorché i repubblicani dovevano presentare una specifica legge sulla assistenza sanitaria.
A quel punto il gioco si è scoperto. È diventato immediatamente chiaro che ogni alternativa repubblicana alla riforma di Obama avrebbe lasciato gli americani con patologie preesistenti all’asciutto. E il contraccolpo sull’opinione pubblica di quella rivelazione è fondamentalmente la ragione per la quale il tentativo di abrogazione del Partito Repubblicano è fallito. Ma è fallito soltanto di misura. E se i repubblicani manterranno il controllo sul Congresso l’anno prossimo, chiunque, maschio o femmina, abbia una storia di patologie preesistenti e non ottiene l’assicurazione sanitaria dal suo datore di lavoro, perderà l’assistenza.
Di fatto, persino avere un posto di lavoro con la copertura assicurativa potrebbe non essere sufficiente: se la causa civile sostenuta da Trump avesse successo, i datori di lavoro potrebbero rifiutare di coprire i costi assicurativi per le patologie preesistenti dei nuovi occupati.
Quello che può apparire incomprensibili di tutto questo è la crudeltà. È evidente che Donald Trump è un individuo completamente sprovvisto di empatia. Ma gli altri repubblicani non si sentono un po’ a disagio per la prospettiva di togliere l’assistenza sanitaria a milioni di americani che non hanno nessuna colpa ad eccezione di avere malattie preesistenti?
In realtà, no. Si consideri Rick Scott, il Governatore della Florida (e attuale candidato al Senato), il cui procuratore generale partecipa alla causa civile per eliminare la protezione di chi ha patologie preesistenti. Mentre si rifiuta di dire se egli sostenga quel procedimento, Scott ha dichiarato: “La nostra idea è dare un premio alle persone che prendono cura di sé stesse”. Giusto, perché se avete un cancro, o una artrite, o una sclerosi multipla – tutte situazioni che fanno parte delle patologie preesistenti per le quali era comune negare l’assicurazione assistenziale – deve essere colpa vostra.
Per inciso, una osservazione per gli elettori della Florida più anziani: potreste pensare che nel vostro caso niente del genere è importante, perché siete coperti da Medicare. Se è così, pensateci meglio: se a novembre vincono i repubblicani, dopo sarà la volta di Medicare, per bilanciare i costi del loro taglio delle tasse. Chi lo dice? Lo dicono loro stessi [3].
Dunque, come ho detto, gli elettori hanno bisogno di comprendere la posta in gioco in queste elezioni di medio termine. Esse decideranno se le persone con problemi sanitari avranno l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.
[1] I collegi, o tribunali, della morte era agli inizi l’argomento principale messo in campo dagli oppositori della destra alla riforma sanitaria, particolarmente di componenti del Tea Party. Quei collegi di sanitari avrebbero avuto il potere di stabilire la durata ammissibile della gratuità della assistenza in condizioni di ‘accanimento terapeutico’. La destra si opponeva sostenendo che era il potere di “staccare la spina alla nonna”. La qual cosa era una bugia, dato che eventualmente si trattava di partecipare ai costi di quei trattamenti.
[2] Gruppo principale dei finanziatori della destra, operante nel settore dell’energia del carbone e del petrolio.
[3] La connessione nel testo inglese è con una intervista a Paul Ryan.
By mm
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