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I repubblicani odiano sul serio l’assistenza sanitaria, di Paul Krugman (dal blog di Krugman, 26 marzo 2019)

 

March 26, 2019

Republicans Really Hate Healthcare

By Paul Krugman

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Of all the political issues that divide us, health care is the one with the greatest impact on ordinary Americans’ lives. If Democrats hadn’t managed to pass the Affordable Care Act, around 20 million fewer Americans would have health insurance than currently do. If Republican-controlled states hadn’t refused to expand Medicaid and generally done as little as possible to support the act, national progress might have tracked progress in, say, California – so another 7 or 8 million people might have coverage.

You obviously know where I stand on this political divide. But I’m starting to believe that I misjudged Republican motives.

You see, I thought their behavior was cynical and strategic: They opposed Obamacare because they thought there was political mileage in scaring people about change, and also in denying Obama any successes. Oh, and their donors really hated the taxes on the rich that pay for the ACA’s subsidies. And right up through 2016 they could hope to convince voters that they had a secret plan for something much better than Obamacare.

Indeed, all of these things surely played a role in GOP health care strategy. But at this point they’ve clearly lost the political argument. In 2017, Republican attempts to repeal Obamacare made it clear to everyone that their party didn’t have any better ideas, and never did; everything they proposed would have devastated the lives of millions.

Then health care became the top issue in the 2018 midterms, and voters who considered it the most important issue went Democratic by a three to one margin.

So you might have expected Republicans to cut their losses. Maybe Trump could have done what he did with NAFTA: keep Obamacare basically intact, but make a few minor changes, give it a new name – the Yuge Maga Care Awesomeness, or something – and claim that it was totally different and better.

But no. Most Republican-controlled states are still refusing to expand Medicaid, even though Washington would bear the vast majority of the costs. Utah held a direct referendum on Medicaid expansion, which passed easily – so the will of the voters was clear, even in a very conservative state. Yet GOP legislators are blocking the expansion anyway.

And now the Trump administration, having failed to repeal the ACA when Republicans controlled Congress, is suing to have the whole thing declared unconstitutional in court – because what could be a better way to start off the 2020 campaign than taking insurance away from 20 million Americans?

As an aside, this latest Trump move completes his utter betrayal of the people who put him in office. Consider a place like West Virginia, where a lot of people gained health insurance thanks to Obamacare’s Medicaid expansion. The state went overwhelmingly for Trump anyway, because he promised not to cut health care, and also promised to bring back those good jobs in coal. So I made a little chart to show what he’s actually offering West Virginians:

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Betraying the base. BLS, Kaiser Family Foundation

The point is that it’s no longer possible to see any of this as part of a clever political strategy, even a nefariously cynical one. It has entered the realm of pathology instead. It’s now clear that Republicans just have a deep, unreasoning hatred of the idea that government policy may help some people get health care.

Why? The truth is that I don’t fully get it. Maybe it’s anger at the thought of anyone getting something they didn’t earn themselves, unless it’s an inheritance from daddy. Maybe it’s a sense that a lot of gratuitous suffering is or should be part of the human condition, or God’s plan, or something. I try to understand how others think, but in this case I really do find it hard.

Whatever the reason, however, the fact is that whatever they may claim, today’s Republicans hate the idea of poor and working-class Americans getting the health care they need.

 

I repubblicani odiano sul serio l’assistenza sanitaria,

di Paul Krugman

Di tutti i temi politici che ci dividono, l’assistenza sanitaria è quella con l’impatto più grande sulla vita degli americani comuni. Se i democratici non fossero riusciti ad approvare la Legge sulla Assistenza Sostenibile (ACA), circa 20 milioni di americani in meno avrebbero avuto l’assicurazione sanitaria che hanno attualmente. Se gli Stati controllati dai repubblicani non avessero rifiutato di espandere Medicaid [1] e in generale non avessero fatto il meno possibile per sostenere la legge, il progresso nazionale avrebbe seguito il progresso, ad esempio, della California – in tal modo 7 o 8 altri milioni di persone potrebbero avere l’assicurazione.

Ovviamente voi sapete da che parte io mi collochi in questa divisione politica. Ma sto cominciando a credere di aver frainteso le motivazioni dei repubblicani.

Vedete, io pensavo che il loro comportamento fosse cinico e strategico: si opponevano alla riforma di Obama perché pensavano che ci fosse una resa politica nello spaventare la gente sul cambiamento, ed anche nel negare ogni successo ad Obama. Inoltre, i loro finanziatori odiavano davvero le tasse sui ricchi che coprono la spesa per i sussidi della legge. E una volta superate le elezioni del 2016 potevano sperare di convincere gli elettori di avere un piano segreto per qualcosa di molto meglio della riforma di Obama.

In effetti, tutte queste cose hanno sicuramente avuto un ruolo nella strategia sulla assistenza sanitaria del Partito Repubblicano. Ma a questo punto essi hanno chiaramente perso l’argomentazione politica. Nel 2017, i tentativi repubblicani di abrogare la riforma di Obama hanno reso chiaro a tutti che il loro partito non aveva nessuna idea migliore, né l’aveva mai avuta; tutto quello che proposero avrebbe devastato l’esistenza di milioni di persone.

A quel punto, l’assistenza sanitaria divenne il tema più importante nelle elezioni di medio termine, e gli elettori che la consideravano la questione più importante passarono ai democratici con un margine di tre a uno.

Dunque ci si poteva aspettare che i repubblicani riducessero i loro danni. Forse Trump avrebbe potuto fare quello che fece con il NAFTA: lasciare fondamentalmente intatta la riforma di Obama, ma fare pochi cambiamenti minori, chiamarla in altro modo – l’Enorme Magico Splendore di Assistenza, o qualcosa del genere – e sostenere che essa era completamente diversa e migliore.

Ma no. La maggioranza degli Stati controllati dai repubblicani stanno ancora rifiutandosi di espandere Medicaid, anche se Washington si accollerebbe la grande maggioranza dei costi. Lo Utah ha tenuto direttamente un referendum sulla espansione di Medicaid, che è passato facilmente – dunque la volontà degli elettori era chiara, persino in uno Stato molto conservatore. Tuttavia, i legislatori del Partito Repubblicano stanno comunque bloccando l’espansione.

E adesso l’Amministrazione Trump, non essendo riuscita ad abrogare l’ACA quando i repubblicani controllavano il Congresso, sta intentando una causa perché tutta la faccenda sia dichiarata incostituzionale in tribunale – perché quale sarebbe un miglior modo di avviare la campagna elettorale del 2020 se non togliere l’assicurazione a 20 milioni di americani?

Per inciso, quest’ultima mossa di Trump porta a termine il suo completo tradimento della gente che lo ha messo in carica. Si consideri un posto come la Virginia Occidentale, dove una gran quantità di persone ha ottenuto l’assicurazione sanitaria grazie all’espansione di Medicaid prevista dalla riforma di Obama. Lo Stato si era espresso comunque in modo schiacciante a favore di Trump, giacché egli aveva promesso di non tagliare l’assistenza sanitaria, e aveva anche promesso di ripristinare quei buoni posti di lavoro nel carbone. Così io ho elaborato un piccolo diagramma che mostra cosa egli stia effettivamente offrendo ai virginiani del West:

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Il tradimento della base. BLS, Kaiser Family Foundation.

[2]

Il punto è che non è più possibile considerare tutto questo come una parte di una strategia politica intelligente, per quanto orribilmente cinica. Siamo invece entrati nel dominio di una patologia. Adesso è chiaro che i repubblicani hanno un odio profondo, irragionevole dell’idea che la politica pubblica possa aiutare alcune persone a ricevere assistenza sanitaria.

Perché? La verità è che non lo sanno esattamente. Forse è rabbia al pensiero che qualcuno stia ottenendo qualcosa che non si è guadagnato da solo, senza un’eredità da parte del paparino. Forse è la sensazione che molta sofferenza gratuita sia o debba essere parte della condizione umana, o di un piano divino, o qualcosa del genere. Mi sforzo di capire come ragionino gli altri, ma in questo caso lo trovo davvero difficile.

Qualsiasi sia la ragione, tuttavia, il fatto è che, comunque lo argomentino, i repubblicani odierni odiano l’idea che i poveri e la classe lavoratrice americana ottengano l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.

 

 

 

 

 

 

 

[1] L’espansione di Medicaid è stato uno strumento assai efficace nella attuazione della riforma di Obama. Come è noto essa si è basata su alcuni pilastri, tra i quali: il quasi-obbligo dell’acquisto di una assicurazione e i sussidi a chi non poteva permettersela. Ma a questa seconda possibilità se ne è aggiunta un’altra simile: la definizione di condizioni meno restrittive per avere accesso all’assistenza pubblica per i più bisognosi (Medicaid). In quel modo, molti americani non benestanti hanno potuto direttamente transitare ad un programma pubblico. Ma questo non è accaduto in molti Stati controllati dai repubblicani, che si sono rifiutati di ampliare Medicaid, nonostante che i costi fossero in gran parte a carico del Governo Federale.

[2] La tabella mostra (blu) i posti di lavoro nel settore del carbone da quando Trump è in carico e (rosso) le persone che perderebbero l’assistenza sanitaria se la causa giudiziaria eaperta da Trump avesse successo.

 

 

 

 

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