Si parla tanto di robot e sembra quasi che sia ovvio che la tecnologia minacci i posti di lavoro. Ma i robot sono macchine, ed è dall'inizio dell'800 che gli economisti studiano i loro effetti. I grandi cambiamenti che hanno modificato, per fare due esempi, l'attività mineraria nel caso del carbone o il trasporto delle merci, sono avvenuti decenni orsono. La vera differenza di oggi è che i salari dei lavoratori che restano calano anche se la loro produttività aumenta grandemente, mentre nel passato non era così. Perché? Una delle ragioni più evidente è il crollo della sindacalizzazione (dal 25% del 1973 al 6% nell'America di oggi). E così non è stato dappertutto; non in Canada, ad esempio, e tantomeno nei paesi del nord Europa. Dunque, la colpa non è dei robot, ma della dirigenza politica, che ha favorito un clima ostile al lavoro.
Un articolo insolito, che parla di cannucce di plastica, di hamburger, di detersivi per lavastoviglie e di una super eroina della serie di Capitan Marvel. Tutte cose tenute assieme dalla nevrosi rabbiosa per cose apparentemente insignificanti che dilaga nella destra americana. Sembrerebbe un problema marginale, ma la facilità con la quale a destra esplode la collera per piccoli doveri civici - che per un parlamentare repubblicano sino a ieri potente sono addirittura sinonimi di socialismo - non è un problema secondario. Se non altro perché persone del genere costituiscono la spina dorsale del trumpismo.
[1] Quantitativo di carbonio emesso per unità di energia consumata. L’intensità di carbonio rientra tra gli indici per valutare l’efficienza ambientale di un sistema energetico ...
Per i repubblicani americani il tema distintivo era quello del pericolo del deficit di bilancio, per Trump quello del deficit commerciale. Adesso siamo a questo risultato: che entrambi i deficit sono in profondo rosso. Non che questo costituisca un problema gravissimo per l'economia americana. Ma è indicativo sia della disonestà che dell'ignoranza di quella classe dirigente. Il deficit di bilancio è sempre stato un pretesto, appena possibile i repubblicani hanno imposto tagli fiscali enormi a vantaggio delle società e dei più ricchi. Il deficit commerciale è aumentato nel complesso, nonostante le tariffe protezionistiche, semplicemente perché era assurda la teoria con la quale Trump pretendeva di spiegare le sue cause. Eppure l'America può sopravvivere ai deficit gemelli e alla disonestà e all'ignoranza dei suoi governanti.
[1] Da una discussione su Wordreference deel 23 febbraio 2007: “I Shareholders sono semplicemente gli azionisti, cioè coloro che detengono le quote di capitale sociale; gli Stakeholders sono più ...
Pare possibile che la guerra commerciale con la Cina volga al termine. L'accordo tre i due paesi verterebbe in sostanza su qualche favore da parte dei cinesi, del genere di alcuni acquisti di prodotti agricoli ed energetici. Forse anche qualche altro favore, non detto. Meglio non avere nessuna guerra commerciale che averne una. Ma tutta la vicenda non sarebbe stata innocua: l'America è apparsa inaffidabile ed ha messo in crisi il sistema delle relazioni commerciali internazionali.
[1] La tabella mostra le conseguenze su 12 mesi sui prezzi all’ìimportazione di quelle che definisce “ondate tariffarie” (forse in riferimento ai vari blocchi di ...
Di recente Ivanka Trump, la figlia del Presidente, ha liquidato la proposta dei progressisti d qualche forma di garanzia di posti di lavoro. Non è il massimo sentire una ramanzina sul contare sulle proprie forze da una ereditiera che fa affari nel nome del padre. Ma andiamo pure oltre gli aspetti personali, e chiediamoci in che condizione sia l'America dal punto di vista della mobilità sociale verso l'alto e della connessa ineguaglianza nei redditi. Un interessante diagramma - riportato nelle note - di questi giorni di Krugman illustra il posto in classifica degli Stati Uniti (assieme anche alla posizione in graduatoria dell'Italia).
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