April 4, 2019
By Paul Krugman
There’s a lot we don’t know about the legacy Donald Trump will leave behind. And it is, of course, hugely important what happens in the 2020 election. But one thing seems sure: Even if he’s a one-term president, Trump will have caused, directly or indirectly, the premature deaths of a large number of Americans.
Some of those deaths will come at the hands of right-wing, white nationalist extremists, who are a rapidly growing threat, partly because they feel empowered by a president who calls them “very fine people.”
Some will come from failures of governance, like the inadequate response to Hurricane Maria, which surely contributed to the high death toll in Puerto Rico. (Reminder: Puerto Ricans are U.S. citizens.)
Some will come from the administration’s continuing efforts to sabotage Obamacare, which have failed to kill health reform but have stalled the decline in the number of uninsured, meaning that many people still aren’t getting the health care they need. Of course, if Trump gets his way and eliminates Obamacare altogether, things on this front will get much, much worse.
But the biggest death toll is likely to come from Trump’s agenda of deregulation — or maybe we should call it “deregulation,” because his administration is curiously selective about which industries it wants to leave alone.
Consider two recent events that help capture the deadly strangeness of what’s going on.
One is the administration’s plan for hog plants to take over much of the federal responsibility for food safety inspections. And why not? It’s not as if we’ve seen safety problems arise from self-regulation in, say, the aircraft industry, have we? Or as if we ever experience major outbreaks of food-borne illness? Or as if there was a reason the U.S. government stepped in to regulate meatpacking in the first place?
Now, you could see the Trump administration’s willingness to trust the meat industry to keep our meat safe as part of an overall attack on government regulation, a willingness to trust profit-making businesses to do the right thing and let the market rule. And there’s something to that, but it’s not the whole story, as illustrated by another event: Trump’s declaration the other day that wind turbines cause cancer.
Now, you could put this down to personal derangement: Trump has had an irrational hatred for wind power ever since he failed to prevent construction of a wind farm near his Scottish golf course. And Trump seems deranged and irrational on so many issues that one more bizarre claim hardly seems to matter.
But there’s more to this than just another Trumpism. After all, we normally think of Republicans in general, and Trump in particular, as people who minimize or deny the “negative externalities” imposed by some business activities — the uncompensated costs they impose on other people or businesses.
For example, the Trump administration wants to roll back rules that limit emissions of mercury from power plants. And in pursuit of that goal, it wants to prevent the Environmental Protection Agency from taking account of many of the benefits from reduced mercury emissions, such as an associated reduction in nitrogen oxide.
But when it comes to renewable energy, Trump and company are suddenly very worried about supposed negative side effects, which generally exist only in their imagination. Last year the administration floated a proposal that would have forced the operators of electricity grids to subsidize coal and nuclear energy. The supposed rationale was that new sources were threatening to destabilize those grids — but the grid operators themselves denied that this was the case.
So it’s deregulation for some, but dire warnings about imaginary threats for others. What’s going on?
Part of the answer is, follow the money. Political contributions from the meat-processing industry overwhelmingly favor Republicans. Coal mining supports the G.O.P. almost exclusively. Alternative energy, on the other hand, generally favors Democrats.
There are probably other things, too. If you’re a party that wishes we could go back to the 1950s (but without the 91 percent top tax rate), you’re going to have a hard time accepting the reality that hippie-dippy, unmanly things like wind and solar power are becoming ever more cost-competitive.
Whatever the drivers of Trump policy, the fact, as I said, is that it will kill people. Wind turbines don’t cause cancer, but coal-burning power plants do — along with many other ailments. The Trump administration’s own estimates indicate that its relaxation of coal pollution rules will kill more than 1,000 Americans every year. If the administration gets to implement its full agenda — not just deregulation of many industries, but discrimination against industries it doesn’t like, such as renewable energy — the toll will be much higher.
So if you eat meat — or, for that matter, drink water or breathe air — there’s a real sense in which Donald Trump is trying to kill you. And even if he’s turned out of office next year, for many Americans it will be too late.
Donald Trump sta cercando di ammazzarvi,
di Paul Krugman
C’è molto che non sappiamo sull’eredità che Trump lascerà alle sue spalle. E, ovviamente, è molto importante quello che accadrà nelle elezioni del 2020. Ma una cosa sembra sicura: persino se egli fosse un Presidente con un solo mandato, Trump avrà provocato, direttamente o indirettamente, la morte prematura di un buon numero di americani. Alcune di quelle morti saranno a carico degli estremisti di destra, i nazionalisti bianchi, che sono una minaccia in rapida crescita, in parte perché si sentono appoggiati da un Presidente che li definisce “persone molto per bene”.
Alcuni verranno dall’incapacità di governare, come nel caso della risposta inadeguata all’uragano Maria, che certamente ha contribuito all’alto bilancio di vittime a Porto Rico (per memoria: i portoricani sono cittadini americani).
Alcuni verranno dai continui sforzi della Amministrazione di sabotare l’assistenza sanitaria di Obama, sforzi che non sono riusciti a liquidare la riforma ma hanno bloccato il declino del numero dei non assicurati, il che comporta che molte persone non stanno ottenendo l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno. Naturalmente, se Trump l’avesse vinta ed eliminasse completamente la riforma di Obama, le cose su questo fronte diverrebbero molto, molto peggiori.
Ma il più grande numero di vittime è probabile venga dalla agenda di deregolamentazione di Trump – o forse dovremmo chiamarla “deregolamentazione” tra virgolette, considerato che la sua Amministrazione è curiosamente selettiva rispetto a quali industrie intende lasciare in pace.
Si consideri due episodi recenti che contribuiscono a dare un quadro della letale stranezza di quello che sta accadendo.
Uno è il piano della Amministrazione per sostituire buona parte della responsabilità federale nelle ispezioni sulla sicurezza alimentare negli allevamenti di maiali [1]. E perché no? Forse che non abbiamo problemi di sicurezza crescenti dalla auto regolamentazione, ad esempio, nel settore degli aeroplani? O non stiamo sperimentando importanti esplosioni di malattie provocate dal cibo? C’è forse una ragione per la quale il Governo degli Stati Uniti è, prima di ogni altra cosa, intervenuto sulla regolamentazione dell’inscatolamento delle carni?
Ora, potreste considerare la disponibilità della Amministrazione Trump ad aver fiducia che l’industria delle carni preservi la sicurezza dei nostri alimenti come una componente dell’attacco più generale alle regolamentazioni governative, la volontà di aver fiducia che le imprese che fanno profitti facciano le cose giuste e consentano al mercato di regolarsi. C’è qualcosa del genere, ma non è tutta la storia, come è dimostrato da un altro episodio: la dichiarazione di Trump nei giorni scorsi secondo la quale le turbine eoliche provocano il cancro.
Ora, potreste mettere tutto questo nel conto di un personale squilibrio di Trump: egli ha un odio irrazionale per l’energia eolica sin da quando non riuscì ad impedire la costruzione di un impianto eolico nei pressi di un suo percorso di golf scozzese. E Trump sembra disturbato e irrazionale su così tante faccende che difficilmente può apparire importante una pretesa più bizzarra.
Ma c’è di più che non una semplice altra stranezza trumpiana. Dopo tutto, noi normalmente consideriamo i repubblicani in generale, e Trump in particolare, come individui che minimizzano o negano le “esternalità negative” di qualche attività di impresa – i costi senza compenso che queste ultime impongono ad altre persone o imprese.
Ad esempio, l’Amministrazione Trump vuole ridurre le regole che limitano le emissioni di mercurio dalle centrali elettriche. E nel perseguire questo obbiettivo, si vuole impedire che l’Agenzia della Protezione dell’Ambiente tenga conto di molti benefici derivanti dalle ridotte emissioni di mercurio, quali la connessa riduzione dell’ossido di azoto.
Ma quando si arriva alle energie rinnovabili, Trump e soci tutto a un tratto diventano preoccupati dei presunti effetti collaterali negativi, che in generale esistono solo nella loro immaginazione. L’anno scorso la Amministrazione ventilò una proposta che avrebbe costretto gli operatori delle reti elettriche a dare sussidi all’energia nucleare e del carbone. La logica presunta era che le nuove fonti stessero minacciando quelle reti – ma gli stessi operatori delle reti elettriche negarono che stesse avvenendo niente del genere.
Così abbiamo la deregolamentazione per alcuni, ma terribili ammonimenti su minacce immaginarie per altri. Cosa sta succedendo?
Parte della risposta la si trova seguendo i soldi. I contributi politici da parte dell’industria di lavorazione delle carni favoriscono in modo schiacciante i repubblicani. Le industrie estrattive del carbone sostengono quasi esclusivamente il Partito Repubblicano. D’altra parte, le energie alternative in generale premiano i democratici.
Probabilmente, ci sono anche altri fattori. Se siete un partito che vorrebbe tornare indietro agli anni ’50 (ma senza il 91 per cento di aliquota fiscale sui redditi più alti), siete destinati ad avere problemi nell’accettare la realtà per la quale cose da fricchettoni effeminati come l’energia eolica e solare stanno diventando sempre più competitive dal lato dei costi.
Qualsiasi siano i fattori che guidano la politica trumpiana, il fatto, come ho detto, è che essa ammazzerà la gente. Le turbine eoliche non provocano il cancro, ma le centrali elettriche alimentate a carbone lo provocano – così come molte altre malattie. Le stesse stime della Amministrazione Trump indicano che la sua attenuazione delle regole sull’inquinamento da carbone faranno più di mille morti all’anno tra gli americani. Se l’Amministrazione arriva a realizzare il suo intero programma – non solo la deregolamentazione per molte industrie, ma la discriminazione contro le industrie sgradite, come le energie rinnovabili – il tributo sarà molto più alto.
Dunque, se mangiate carne – oppure, del resto, se bevete acqua o respirate aria – è realistico affermare che Trump sta cercando di ammazzarvi. E persino se sarà allontanato dalla sua carica il prossimo anno, per molti americani sarà troppo tardi.
[1] Secondo la connessione (con un articolo del Wall Street Journal) l’Amministrazione intende tagliare per il 40% il numero degli ispettori alimentari federali e sostituirli con personale direttamente delegato dagli allevamenti.
By mm
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