C'è qualcosa che sembra accomunare i due candidati alla nomination democratica che attualmente sembrano più accreditati: Joe Biden e Bernie Sanders. Il primo pare persuaso di poter mettere a frutto le sue buone relazioni personali con alcuni repubblicani. Quella illusione fu quasi una tragedia per Obama: per sua fortuna l'idea di una collaborazione si infranse nella opposizione implacabile dei repubblicani. Sanders invece sembra persuaso che una sorta mi maremoto politico popolare gli consentirà di convincere 180 milioni di americani con assicurazioni sanitarie private a superarle, anche se in genere chi le ha non le disprezza. Dietro questi due uomini diversi, ma in apparenza non pronti ad affrontare con realismo la lotta politica in America, vari altri candidati, soprattutto donne, molto progressiste ma pragmatiche.
[1] Nella connessione nel testo inglese, un altro articolo di Kaketsky dal titolo “L’economia mondiale va ad Hollywood”, pubblicato il 18 gennaio 2019 su Project ...
Il metodo della destra è il seguente: si negano i fatti come il cambiamento del clima, poi si ammettono ma si sostiene che non dipendono da attività umane, poi si ammette anche questo ma si nega che si possa fare alcunché, perché distruggerebbe l'economia. Nel frattempo tutti gli argomenti sopravvivono, continuano a circolare come concetti zombi anche se sembravano defunti. Lo stesso avvenne in passato sul tema della crescente ineguaglianza nella società americana; lo stesso accade oggi sul tema delle interferenze russe a favore di Trump nelle elezioni del 2016. E' lo stile zombi nella politica americana, più precisamente lo stile della destra americana. Che seppellisce in un colpo solo il confronto democratico di idee rivali, la verosimiglianza dei programmi e il rispetto per la verità.
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