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Arriva Mar-a-Lago per la sanità inglese, di Paul Krugman (New York Times, 6 giugno 2019)

 

June 6, 2019

Mar-a-Lago Comes for British Health

By Paul Krugman

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Probably everyone who followed Donald Trump’s visit to Britain has a favorite scene of diplomatic debacle. But the moment that probably did the most to poison relations with our oldest ally — and undermine whatever chance there was for the “phenomenal” trade deal Trump claimed to be offering — was Trump’s apparent suggestion that such a deal would involve opening up Britain’s National Health Service to U.S. private companies.

It says something about the qualities of our current president that the best argument anyone has made in his defense is that he didn’t know what he was talking about. He does, however, know what the N.H.S. is — he just doesn’t understand its role in British life.

After all, last year he tweeted that Britons were marching in the streets to protest a health system that was “going broke and not working.” Actually, the demonstrations were in favor of the N.H.S., calling for more government funding.

But never mind what was going on in Trump’s mind. Let’s focus instead on the fact that no American politician, Trump least of all, has any business giving other countries advice on health care. For we have the worst-performing health care system in the advanced world — and Trump is doing all he can to degrade it further.

As it happens, the British and American health systems lie at opposite ends of a spectrum defined by the relative roles of the private and public sectors.

Although the Affordable Care Act expanded health coverage and increased the role of Medicaid, most Americans still get their insurance (if they get it at all) from private companies and get treated at for-profit hospitals and clinics. In other countries, like Canada, the government pays the bills, but health providers are private. Britain, however, has true socialized medicine: The government owns the hospitals and pays the doctors.

So how does that system work? Far better than is dreamed of in conservative philosophy.

First of all, medical bills simply aren’t an issue for British families. They don’t have to worry about being bankrupted by the cost of treatment, or having to forgo essential care because they can’t afford the deductibles.

You might think that providing this kind of universal coverage is prohibitively expensive. In reality, however, Britain spends less than half as much per person on health care as we do.

Is the health care any good? Judging from the results, yes. Britons have higher life expectancy than we do, much lower infant mortality, and much lower “mortality amenable to health care.”

Does this mean that America should adopt a British-type system? Not necessarily.

There are, it turns out, multiple ways to provide universal health care: Canadian-style single-payer also works, as do systems of competing private providers, as in Switzerland, as long as the government does a good job of regulation and provides adequate subsidies for lower-income families.

But the N.H.S. works. It has its problems — what system doesn’t? — but there’s a reason the British love it.

Now, my experience in dealing with U.S. conservatives on health care issues is that they simply refuse to believe that other countries’ systems work better than our own. Their ideology says that the private sector is always better than government, and this trumps any and all evidence.

Indeed, it leads them to reject the government-run pieces of our own system that work fairly well. Which brings me to the reason Donald Trump is the last person who should be criticizing the N.H.S.

You see, America does have its own miniature version of the N.H.S.: the Department of Veterans Affairs’ Veterans Health Administration, which runs a network of hospitals and clinics. And like the N.H.S., the V.H.A. works pretty well.

Some of you are probably shaking your heads, because you’ve heard terrible things about the V.H.A. — tales of vast inefficiency and long waits for treatment. But there’s a reason you’ve heard these tales: They’ve been systematically spread by politicians and right-wing organizations that seize on problem cases as part of a drive to dismantle and privatize the system.

 

Arriva Mar-a-Lago [1] per la sanità inglese,

di Paul Krugman

 

Probabilmente chiunque abbia seguito la visita di Donald Trump in Inghilterra ha una sua immagine preferita della debacle diplomatica. Ma il momento che probabilmente ha fatto il massimo per avvelenare le relazioni con il nostro più vecchio alleato – e per mettere a repentaglio qualsiasi possibilità per il “fenomenale” accordo commerciale che Trump ha sostenuto di essere venuto ad offrire – è stata quella che è apparsa come una proposta affinché tale accordo riguardi anche l’apertura al Servizio Sanitario Nazionale inglese delle società private americane.

Il fatto che il migliore argomento in sua difesa sia stato che non conosceva quello di cui stava parlando, la dice lunga sulle qualità del nostro attuale Presidente. Per quanto, lui conosce cosa sia il Servizio Sanitario Inglese (NHS) – solo non capisce il suo ruolo nella vita dei britannici.

Dopo tutto, l’anno passato egli twittò che i britannici stavano manifestando nelle strade per protestare contro un sistema sanitario “che stava andando in bancarotta e non funzionava”.  In realtà le manifestazioni erano a favore del sistema sanitario, chiedendo più finanziamenti da parte del Governo.

Ma non è importante cosa stava succedendo nella mente di Trump. Concentriamoci piuttosto sul fatto che nessun politico americano, Trump meno di tutti, ha qualche interesse a fornire ad altri paesi consigli sulla assistenza sanitaria. Giacché abbiamo il sistema assistenziale con le peggiori prestazioni nel mondo avanzato – e Trump sta facendo tutto quello che può per degradarlo ulteriormente.

Si dà il caso che i sistemi sanitari inglese ed americano si collochino agli estremi opposti di uno spettro rappresentato dai relativi ruoli dei settori privati e pubblici.

Sebbene la Legge sulla Assistenza Sostenibile abbia ampliato la copertura sanitaria e accresciuto il ruolo di Medicaid, la maggioranza degli americani ancora riceve la propria assicurazione (ammesso che ne riceva qualcuna) da società private e viene curata da ospedali e cliniche a scopo di lucro. In altri paesi come il Canada, il Governo paga le spese, ma i fornitori della assistenza sono privati. Tuttavia, l’Inghilterra ha una vera e propria medicina socializzata: il Governo è proprietario degli ospedali e paga i dottori.

Come funziona, dunque, quel sistema? Molto meglio di quanto può sognare una filosofia conservatrice.

Prima di tutto, i conti della sanità semplicemente non sono un problema per le famiglie britanniche. Esse non devono preoccuparsi di finire in bancarotta per i costi delle cure, o non devono rinunciare alle cure essenziali perché non possono permettersi le cosiddette prestazioni ‘deducibili’ [2].

Potreste pensare che fornire questo genere di copertura universale sia costoso in modo proibitivo. In realtà, tuttavia, l’Inghilterra spende meno della metà di assistenza sanitaria a persona di quanto spendiamo noi.

L’assistenza sanitaria è comunque buona? Sì, a giudicare dai risultati. I britannici hanno una aspettativa di vita superiore alla nostra, una mortalità infantile molto più bassa, ed una “mortalità riconducibile alla assistenza sanitaria” molto inferiore.

Questo significa che l’America dovrebbe adottare un sistema analogo a quello inglese? Non necessariamente.

Si scopre che ci sono molti modi per fornire una assistenza sanitaria universalistica: anche il sistema sul modello del Canada di un unico centro di pagamenti funziona, così come funzionano i sistemi con fornitori privati in competizione, come in Svizzera, a condizione che i governi facciano un buon lavoro di regolamentazione e forniscano sussidi adeguati per le famiglie con redditi più bassi.

Ma il sistema sanitario inglese funziona. Ha i suoi problemi – quale sistema non ne ha – ma c’è una ragione per la quale gli inglesi lo amano.

Ora, la mia esperienza nel trattare con i conservatori americani sui temi della assistenza sanitaria è che essi semplicemente si rifiutano di credere che i sistemi di altri paesi funzionino meglio del nostro. La loro ideologia dice che il settore privato è sempre meglio del Governo, e questo surclassa ogni prova.

Infatti, li porta a respingere le componenti gestite dal pubblico del nostro stesso sistema che funzionano abbastanza bene. La qual cosa mi riconduce alla ragione per la quale Donald Trump è l’ultima persona che dovrebbe criticare il sistema assistenziale inglese.

Vedete, l’America ha una sua versione in miniatura del NHS: la Amministrazione Sanitaria del Dipartimento degli Affari dei Veterani (VHA), che gestisce una rete di ospedali e di cliniche. E come il sistema inglese, la VHA funziona abbastanza bene.

Alcuni di voi probabilmente scuoteranno la testa, perché avete sentito cose terribili sul conto della VHA. Ma c’è una ragione per la quale avete sentito quei racconti: essi vengono diffusi in modo sistematico da uomini politici e organizzazioni della destra che sfruttano i casi problematici come parti di una spinta per smantellare e privatizzare il sistema.

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] È il nome di una località della Florida che ospita una villa e un possedimento di Trump. In questo caso, Mar-a-Lago è un termine che allude generalmente allo stile privatistico trumpiano.

[2] In questo caso, la deducibilità non si riferisce a sgravi fiscali. Nei contratti assicurativi privati, si definiscono ‘deducibili’ quei trattamenti, spesso tutt’altro che secondari, che vengono dedotti in partenza dalla responsabilità dell’impresa assicuratrice. L’unico modo per ricevere quelle forme di assistenza è pagarsele.

 

 

 

 

 

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